ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 238 del 03/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/06/2014
Resoconto ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 04/06/2014
Resoconto ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/06/2014

SVOLTO IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02922
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   PESCO, ALBERTI, VILLAROSA, CANCELLERI, RUOCCO, PISANO e BARBANTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nel corso degli ultimi anni l'Agenzia delle entrate ha subito un processo di riorganizzazione finalizzato al miglioramento dell'azione nella lotta all'evasione; da ultimo, l'accorpamento all'Agenzia delle entrate dell'Agenzia del territorio disposto con il decreto legge n. 95 del 2012;
   in particolare, si è cercato di ottimizzare i controlli fiscali sia attraverso una redistribuzione dei ruoli e delle funzioni all'interno degli uffici dell'Ade (suddivisi in «Ufficio controlli», «Ufficio Territoriale» e «Ufficio Legale») sia mediante la differenziazione dell'attività di accertamento in base al tipo di contribuente, distinguendo a tal fine diverse macro tipologie di contribuenti (grandi contribuenti, medie e piccole imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali, persone fisiche);
   per la categoria dei «grandi contribuenti» (contribuenti con volume d'affari, ricavi o compensi superiori, per ciascun periodo d'imposta considerato, a cento milioni di euro), è stata creata una specifica struttura organizzativa, interna all'Agenzia delle Entrate ed articolata in unità centrali (il cosiddetto «Settore Grandi Contribuenti» istituito presso la direzione centrale accertamento e suddiviso in ufficio analisi, ufficio governo e ufficio controlli), ed unità regionali: queste ultime sono istituite presso le varie direzioni regionali e provinciali ubicate su tutto il territorio nazionale e sono competenti per le attività di liquidazione e di controllo, formale e sostanziale, nonché per il cosiddetto «tutoraggio», ovvero un'attività di monitoraggio dei comportamenti posti in essere dai grandi contribuenti al fine di calcolarne il rischio di evasione;
   i grandi contribuenti costituiscono una parte significativa dell'intera economia nazionale: dai dati offerti dall'Agenzia delle entrate relativi all'anno 2012, infatti, emerge che dell'ammontare complessivo delle somme riscosse a seguito di attività di accertamento e di controllo formale (pari a 5.345 milioni di euro), 1.749 milioni di euro derivano da versamenti eseguiti da grandi contribuenti (pari al 33 per cento dell'ammontare complessivo), cui seguono: le persone fisiche (24 per cento con 1.298 milioni di euro), le imprese di piccole dimensioni e i lavoratori autonomi (21 per cento con 1.134 milioni di euro), le imprese di medie dimensioni (14 per cento con 748 milioni di euro) e l'imposta di registro (8 per cento con 416 milioni di euro);
   in proporzione al numero di accertamenti eseguiti nei confronti di grandi contribuenti, le maggiori imposte accertate sembrerebbero di gran lunga superiori rispetto a quelle derivanti da accertamenti condotti sulle altre categorie di contribuenti: con soli 3.011 accertamenti condotti su grandi contribuenti, infatti, l'Agenzia ha accertato maggiori imposte per 4.987 milioni di euro; viceversa, per l'accertamento delle maggiori imposte di 13.424 milioni di euro (nei confronti di imprese di piccole dimensioni e lavoratori autonomi) è stato necessario eseguire ben 176.540 controlli;
   l'intensificazione dei controlli sui grandi contribuenti potrebbe garantire allo Stato un maggior gettito annuale;
   l'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2013-2015, firmato in data 24 aprile 2013 dal Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore, ha individuato tra le priorità politiche il rafforzamento della lotta all'evasione e all'elusione fiscale;
   come chiarito con la circolare dell'Agenzia delle entrate – direzione centrale accertamento, n. 25/E del 31 luglio 2013, le attività di controllo e verifica della categoria dei «Grandi contribuenti» «mireranno a proseguire nell'approccio sinora adottato, che ha consentito il raggiungimento e il consolidamento di risultati importanti sotto il profilo non soltanto dell'azione di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, ma anche dell'innalzamento del livello di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti»;
   l'Agenzia delle entrate fissa annualmente un determinato obiettivo di produzione in merito all'ammontare di entrate da riscuotere: al raggiungimento del budget fissato concorrono indistintamente tutte le entrate riscosse a seguito dei controlli previsti per le diverse categorie di contribuenti; il che di fatto potrebbe disincentivare i controlli verso l'una o l'altra categoria di contribuenti una volta raggiunto l'obiettivo programmato –:
   quali iniziative, anche normative, abbia adottato o intenda intraprendere il Governo per il miglioramento e l'intensificazione delle attività di controllo formale e sostanziale dei cosiddetti grandi contribuenti e se ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere obiettivi di produzione distinti per ciascuna categoria di contribuenti. (5-02922)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-02922

  Con il question time in esame, gli onorevoli interroganti chiedono quale iniziative anche normative si intende intraprendere al fine di migliorare ed intensificare le attività di controllo formale e sostanziale in relazione ai cosiddetti «grandi contribuenti».
  Inoltre, gli onorevoli sollecitano ad assumere iniziative volte a prevedere che l'obiettivo di output in termini di ammontare complessivo di entrate da riscuotere venga stabilito dall'Agenzia del le entrate annualmente in maniera distinta per ciascuna categoria di contribuente, in maniera tale da evitare che, una volta raggiunto l'obiettivo programmato, l'Agenzia non venga disincentivata a ad effettuare controlli verso l'una o l'altra categoria di contribuenti.
  Al riguardo, sentita l'Agenzia delle entrate, si rappresenta quanto segue.
  Occorre premettere che l'Agenzia, sulla base della Convenzione triennale tra il Ministero e l'Agenzia stessa (ai sensi dell'articolo 59, commi 2, 3 e 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300), si impegna ad assicurare lo svolgimento delle finzioni istituzionali (articoli 62 e 64 del decreto legislativo 300/1999) ed il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell'Atto di indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze e che nel Piano dell'Agenzia, allegato a detta Convenzione, sono indicati gli obiettivi che la stessa si impegna a conseguire ed i risultati attesi dall'azione di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale con riferimento a tutte le macro categorie di contribuenti.
  Le entrate derivanti dall'attività di controllo sui grandi contribuenti contribuiscono, pertanto, al raggiungimento degli obiettivi complessivi di budget previsti nella citata Convenzione.
  Come richiamato nella interrogazione, l'Agenzia delle entrate è stata destinataria, negli ultimi anni, di un processo di riorganizzazione con l'obiettivo di focalizzare l'azione di controllo sulle diverse macro-tipologie di contribuenti (grandi contribuenti, medie e piccole imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali, persone fisiche) che ha consentito di adottare metodologie di intervento differenziate, coerenti con specifici sistemi di analisi e valutazione del rischio di evasione e/o di elusione.
  Gli importanti risultati in termini di entrate erariali segnalati nell'interrogazione in riferimento ai cosiddetti «grandi contribuenti» sono la conseguenza diretta del miglioramento della qualità dell'attività di controllo, anche in virtù del riassetto organizzativo delle strutture centrali e regionali e della ridefinizione delle modalità di intervento nei confronti di tali soggetti.
  L'approccio utilizzato nelle attività di contrasto dell'evasione fiscale, oltre ad aver contribuito a migliorare i risultati in termini di riscossione, è anche funzionale al progressivo e tendenziale innalzamento del grado di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti.
  In quest'ottica, con riferimento al comparto dei grandi contribuenti, l'Agenzia delle entrate, sulla scia delle esperienze internazionali ispirate ai principi della cooperative compliance declinati dall'OCSE ed in coerenza con le sopravvenute previsioni di cui all'articolo 6, comma 1, della legge di delegazione fiscale (legge 11 marzo 2014, n. 23), ha avviato nel luglio 2013 il progetto pilota sul «regime di adempimento collaborativo» che si propone, di analizzare, in concreto e in collaborazione con il mondo delle imprese, i sistemi di controllo interno del rischio fiscale (cosiddetto Tax Control Framework) il cui utilizzo costituisce presupposto per l'implementazione di programmi cooperativi per la compliance.
  Nel solco delle iniziative normative già intraprese si segnala, altresì, che nel citato articolo 6 della legge n. 23 del 2014 è prevista l'organizzazione di adeguate strutture dell'amministrazione finanziaria dedicate alle predette attività di comunicazione e cooperazione.
  Quanto all'opportunità di assumere iniziative per prevedere obiettivi di produzione distinti per ciascuna categoria di contribuenti, il Governo ritiene opportuno una più ampia riflessione sulla idoneità stessa degli attuali obiettivi di produzione, di tipo prevalentemente quantitativo di gettito, ad assicurare la migliore e più efficace gestione del rapporto tra Fisco e contribuente dal punto di vista del contrasto all'evasione fiscale.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA DELLE ENTRATE, DECRETO LEGGE 2012 0095

EUROVOC :

evasione fiscale

contribuente

controllo fiscale

lavoro autonomo

politica fiscale