ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02904

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 236 del 29/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02904
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Giovedì 29 maggio 2014, seduta n. 236

   MUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   con avviso di vendita immobiliare del 23 gennaio 2013, Equitalia dichiarava di voler sottoporre ad esecuzione forzata per espropriazione la prima ed unica casa di proprietà del signor Stefano Tassinari, sita in Ravenna, in via Borromini n. 17, dove questi vi risiede anagraficamente con il suo nucleo familiare, composto dalla nonna ultracentenaria, dalla madre in precarie condizioni di salute e dalla sorella con grave disabilità psichica ed invalida al 100 per cento;
   purtroppo, tale avviso di vendita veniva consegnato in data 28 gennaio 2013 nelle mani del signor Stefano Tassinari, padre del signor Stefano Tassinari e malato terminale di cancro, deceduto poco tempo dopo;
   il suddetto avviso di vendita non è stato poi consegnato al signor Stefano Tassinari e la casa, andata all'asta nella totale insaputa dello stesso, è stata acquistata alla metà del suo valore dall'immobiliarista ravennate Giovanni Ballardini;
   nelle more del procedimento esecutivo, tuttavia, con l'articolo 52, lettera g), del decreti-legge 21 giugno 2013, n. 69, che ha modificato l'articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, veniva promulgata la norma che sancisce l'impignorabilità della prima casa e che così dispone: «Ferma la facoltà di intervento ai sensi dell'articolo 563 del codice di procedure civile, l'agente della riscossione:
    a) non dà corso all'espropriazione se l'unico immobile di proprietà del debitore, con esclusione delle abitazioni di lusso aventi le caratteristiche individuate dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27 agosto 1969, e comunque dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/8 e A/9, è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente»;
   dal suo tenore letterale (l'articolo 12, preleggi), è evidente che la norma si riferisca anche ai procedimenti «in corso», come stabilito dal tribunale di Rovigo con sentenza del 21 novembre 2013, con la quale, nell'interpretare la suddetta norma, ha infatti ritenuto che la stessa fosse retroattiva ai procedimenti in corso, in quanto «norma di ordine pubblico e, pertanto, in un'ottica politica di salvaguardia del diritto all'abitazione», dal momento che «il legislatore ha infatti utilizzato – in relazione all'ipotesi di cui alla lettera a) del citato articolo 76 – la locuzione «dare corso all'espropriazione», non facendo riferimento all'impulso della procedura esecutiva, quanto piuttosto alla prosecuzione. Ciò giustifica la lettura offerta: la volontà legislativa di inibire l'inizio o la prosecuzione delle procedure esecutive esattoriali promosse nei confronti della «prima abitazione» solo se si ritenga il sostantivo «espropriazione» metonimia del concetto di «esecuzione»;
   nonostante l'avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del summenzionato decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013, che impone di «non dare corso all'esecuzione», il decreto di trasferimento del bene immobile, in data 10 luglio 2013, veniva trascritto presso l'Agenzia delle entrate, ufficio provinciale di Ravenna territorio il tribunale di Ravenna, ed in data 18 luglio 2013, allo stesso, la cancelleria del tribunale civile di Ravenna apponeva la formula esecutiva di rito;
   pertanto, il 23 aprile 2014, l'avvocato Luigi Piccarozzi, nell'interesse del signor Stefano Tassinari, all'udienza davanti al tribunale di Ravenna, ha presentato un ricorso in opposizione all'esecuzione, evidenziando i numerosi vizi intervenuti nell'esecuzione immobiliare, tra cui la violazione della norma sull'impignorabilità della prima casa e la grave assenza, all'interno del fascicolo, dei titoli esecutivi rappresentati dalle cartelle di pagamento, in base alle quali Equitalia ha proceduto all'esecuzione, circostanze che avrebbero dovuto bloccare il pignoramento;
   il giudice dell'esecuzione, preso atto di quanto sopra, non ha proceduto alla distribuzione delle somme ricavate dalla vendita della casa ed ha rinviato il procedimento all'udienza del 24 settembre 2014, per consentire l'esame dell'opposizione;
   inoltre, sempre il 23 aprile 2014, l'avvocato Luigi Piccarozzi ha anche presentato ricorso in opposizione allo sfratto intimato dal compratore dell'immobile Giovanni Ballardini ed il giudice ha fissato l'udienza per il giorno 4 giugno 2014;
   nel contempo, l'avvocato Luigi Piccarozzi, in presenza dei gravi motivi evidenziati nel ricorso e della vigenza della norma sull'impignorabilità della prima casa, che impone di «non dar corso all'esecuzione», ha proposto ad Equitalia di rinunciare al pignoramento sulla prima casa di Stefano Tassinari, dietro pagamento in 120 rate del debito (magari ridotto di aggio, compensi ed interessi moratori, che lo hanno notevolmente aggravato), ed al compratore Giovanni Ballardini di accettare la restituzione della somma pagata per l'acquisto dell'immobile, così da evitare lo sfratto fissato dall'ufficiale giudiziario per il 30 maggio 2014, come richiesto dall'acquirente Ballardini;
   purtroppo, Equitalia e Ballardini, pur dichiarandosi disponibili, non hanno ancora manifestato il loro formale assenso alla suddetta proposta;
   della grave e spiacevole vicenda si sono già occupati la trasmissione La Gabbia su La7 del 16 marzo 2014 e 7 maggio 2014, il Tg3 e altre testate giornalistiche nazionali e locali –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tale vicenda e quali iniziative si intendano assumere nei confronti di Equitalia spa per evitare il pignoramento della prima casa del signor Stefano Tassinari e lo sfratto fissato per il giorno 30 maggio 2014, anche a garanzia della nonna ultracentenaria, della sorella invalida al 100 per cento e dell'anziana madre gravemente malata. (5-02904)