ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02875

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 233 del 26/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/05/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/05/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02875
presentato da
DI STEFANO Manlio
testo di
Lunedì 26 maggio 2014, seduta n. 233

   MANLIO DI STEFANO, DELLA VALLE, SPADONI, SIBILIA, DI BATTISTA, SCAGLIUSI, DEL GROSSO e GRANDE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   nel dicembre 2013 la famiglia Selini, in merito al blocco imposto dal Governo kirghiso sul sistema delle adozioni internazionali, ha pubblicato online la seguente lettera aperta:
    «Nel giugno del 2012 siamo volati in Kirghizistan per incontrare nostro figlio Vladimir. Con lui abbiamo trascorso una settimana indimenticabile nella quale siamo diventati una famiglia. Come indicava la procedura, dopo sette giorni, siamo ripartiti lasciando il nostro bambino in orfanotrofio fino a quello che doveva essere il «secondo viaggio», quello che avrebbe permesso alla nostra famiglia di accogliere Vladimir in Italia e di iniziare una nuova meravigliosa avventura di vita insieme. A causa di uno gravissimo scandalo sulle adozioni internazionali in Kirghizistan, all'inizio del 2013, abbiamo ricevuto la notizia ufficiale che il Paese era stato «chiuso» dalla Commissione per le Adozioni Internazionali e che soprattutto il nostro Vladimir non sarebbe mai potuto diventare ufficialmente nostro figlio.
    Di lui, del suo destino, della sua vita non sappiamo più nulla da quel momento. Le istituzioni non hanno mai più comunicato alla nostra famiglia nessuna notizia sul destino di quello che sentiremo sempre come nostro figlio.
    Per quello che ci è dato sapere (ci piacerebbe tanto essere smentiti) lo Stato italiano non ha messo in atto alcuna azione volta a sincerarsi delle condizioni di Vladimir successivamente alla «chiusura» del Paese. La nostra famiglia ha chiesto alle istituzioni di aprire un canale di comunicazione con il Kirghizistan volto a comprendere la situazione di Vladimir.
    Per ora non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Eppure non vogliamo cedere all'idea che nulla venga fatto, che uno Stato che si dichiara «civile» come il nostro si disinteressi del destino di quel bambino. Non vi è alcuna vena polemica in queste nostre parole, vogliamo solo provare a capire.
    Sappiamo, ci siamo rassegnati al fatto, che Vladimir non diventerà mai nostro figlio (e ancora oggi scrivere questo concetto ci strappa il cuore), ma riteniamo assolutamente necessario che lo Stato italiano agisca al fine di permetterci di sapere le attuali condizioni di vita del bambino e se sarà possibile, aiutarci a creare una collaborazione con lo stato Kirghiso e con le organizzazioni umanitarie, volta a sostenere a distanza quel figlio che sentiamo e sentiremo sempre nostro.
    Lo Stato italiano ci aiuti ad aiutare Vladimir !
    Fam. Selini» –:
   come il Governo intenda intervenire per dare una risposta a questa e alle altre famiglie coinvolte in questa triste vicenda;
   quali iniziative diplomatiche intenda mettere in atto per riprendere i contatti con le autorità kirghise al fine di conoscere le attuali condizioni dei minori coinvolti e, laddove necessario, di prevedere un «sostegno a distanza» per gli stessi.
(5-02875)