Legislatura: 17Seduta di annuncio: 227 del 13/05/2014
Primo firmatario: MARCOLIN MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 13/05/2014
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/05/2014 Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 14/05/2014 Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 14/05/2014 Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 14/05/2014
SVOLTO IL 14/05/2014
CONCLUSO IL 14/05/2014
MARCOLIN. —
Al Ministro della difesa
. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito di un'intervista concessa ad un noto quotidiano nazionale il Ministro interrogato ha affermato, con riferimento alla crisi in atto in Ucraina: «la situazione è molto preoccupante e il Governo non la sottovaluta. Detto questo — e ne ho parlato anche con il Ministro degli affari esteri — non possiamo stare a guardare. Certo, senza agire da soli, ma attraverso l'Onu, la Nato e l'Unione europea»;
il coinvolgimento di Onu, Nato ed Unione europea sostanzia in realtà almeno due ipotesi differenti, se non tre. Non è in particolare chiaro se il Governo ritenga o meno precondizione necessaria allo schieramento di unità militari in Ucraina la sussistenza di un mandato delle Nazioni Unite;
né è evidente se il Governo italiano intenda o meno salvaguardare il diritto di tutti gli ucraini ad autodeterminare il proprio destino;
il Ministro ha altresì aggiunto: «parlare dell'invio di peacekeepers è prematuro, ma dobbiamo essere pronti»;
il Ministro non ha peraltro chiarito a cosa ci si debba preparare –:
se il Governo pensi effettivamente di mettere a disposizione truppe italiane per interporle tra le fazioni che si affrontano attualmente nell'Ucraina orientale e meridionale. (5-02787)
L'Italia ha sempre lavorato in questi mesi per una soluzione politica e diplomatica della crisi ucraina, basata su un dialogo inclusivo tra i diversi attori coinvolti, sia dentro il Paese che fuori il Paese.
Questo orientamento continua a guidare l'azione quotidiana del Governo, nella piena consapevolezza che non esiste alternativa al dialogo e che l'unica soluzione reale non può che essere una soluzione politica.
Pertanto, come sottolineato recentemente dal Ministro degli affari esteri, l'obiettivo fondamentale è quello di rivitalizzare gli Accordi di Ginevra, a cui l'Unione Europea ha confermato pieno sostegno in occasione del Consiglio Affari esteri del 12 maggio scorso.
In tale circostanza, la stessa UE ha, nel contempo, incoraggiato una rapida convocazione di una seconda sessione di negoziati nel formato già sperimentato il 17 aprile, per assicurare piena attuazione degli accordi con l'assistenza dell'OSCE, sulla base di un programma di lavoro presentato dalla stessa Presidenza svizzera dell'Organizzazione.
Nel delicatissimo processo di attuazione della piattaforma di compromesso di Ginevra è stato, altresì, riconosciuto il ruolo centrale dell'OSCE nel monitoraggio della situazione sul terreno, attraverso la missione già dispiegata (100 osservatori) ed in via di potenziamento (giungerà a 500 osservatori).
La missione dell'OSCE dovrebbe svolgere compiti di «facilitazione», fornendo assistenza nell'applicazione delle misure di de-escalation proposte, interagendo con le Autorità centrali e le comunità locali ucraine, nell'avvio del processo di riforma costituzionale inclusivo, trasparente ed effettivo, accompagnato dall'attivazione di un dialogo di riconciliazione nazionale e da correlate misure di outreach in tutte le regioni del Paese, con una speciale attenzione al rispetto delle minoranze.
Infine, all'OSCE è riconosciuto il ruolo centrale nell'attuazione di un programma di disarmo dei gruppi irregolari portato avanti dal Governo ucraino.
In tale quadro, il Ministro PINOTTI, nell'ambito della richiamata intervista, ha confermato, in linea di coerenza con le parole del Ministro degli affari esteri, che la linea politica e diplomatica del Governo è quella di garantire l'intesa di Ginevra sulla de-escalation.
Nel contempo, il Ministro della difesa ha inteso evidenziare che il nostro Paese è disponibile, evidentemente sempre nel quadro delle decisioni condivise all'interno delle nostre alleanze di riferimento, a fornire, ove richiesto, il proprio contributo.
Al momento, tuttavia, come confermato dal Ministro degli affari esteri, non è in discussione alcuna ipotesi di peacekeeping sotto egida ONU, tanto meno sono in discussione iniziative NATO in questo senso.
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