ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02756

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 225 del 08/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/05/2014
Stato iter:
25/06/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/05/2014

RITIRATO IL 25/06/2014

CONCLUSO IL 25/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02756
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Giovedì 8 maggio 2014, seduta n. 225

   DI VITA, CECCONI, RIZZETTO, LOREFICE, GRILLO, MANTERO, SILVIA GIORDANO, DALL'OSSO, BARONI e COMINARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   la procedura di accertamento dell'invalidità civile è stata radicalmente modificata dall'articolo 20 del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, titolato «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile», che attribuisce all'INPS nuove competenze per l'accertamento dell'invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità con l'intento di ottenere tempi più rapidi e modalità più chiare per il riconoscimento dei relativi benefici;
   in seguito alla riforma, con specifico riferimento al fenomeno dei cosiddetti «falsi invalidi», l'istituto previdenziale ha intrapreso un capillare piano di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari di invalidità civile volto a contrastare il fenomeno delle indebite riscossioni di prestazioni di invalidità;
   la Corte dei conti nel 2012 ha calcolato che dalla revoca di 39 mila invalidità sono conseguiti allo Stato risparmi per 170 milioni. Per far fronte ai piani straordinari di controllo in questi anni i 500 medici in forza all'ente non sono, tuttavia, risultati sufficienti. L'ente è pertanto corso ai ripari, impiegando nuove risorse: oltre un migliaio di ausiliari convenzionati che costeranno 110 milioni di euro in quattro anni. Il rapporto costi-benefici, sul piano dei conti, non è dunque così scontato e lineare. Il contenzioso, poi, aggiunge ulteriori margini d'incertezza: l'ultima relazione della Corte dei conti segnala che nel 2012 l'ente è stato soccombente nel 60 per cento delle controversie sulle invalidità revocate;
   già con interrogazione n. 4-01640 dell'8 agosto 2013, la prima firmataria del presente atto chiedeva al Ministro del lavoro e delle politiche sociali se non ritenesse opportuno avviare iniziative, anche di carattere normativo, più appropriate di quelle attualmente in atto, utili a garantire finalmente una concreta semplificazione dell'attuale iter amministrativo di riconoscimento dell'invalidità civile;
   seguiva in data 20 febbraio 2014 la risposta dell'allora vice ministro del lavoro e politiche sociali, l'onorevole Maria Cecilia Guerra, la quale, in merito al piano di verifiche straordinarie dell'INPS, affermava: «Tale attività si protrarrà fino al 2015 con contingenti di 150 mila verifiche annue. [...] Naturalmente (e come indicato dallo stesso interrogante) occorre agire nel prossimo futuro in modo da attivare adeguati meccanismi di controllo, ma senza intervenire in modo eccessivo (o, addirittura, vessatorio) nei confronti dei beneficiari delle prestazioni. Si assicura che l'istituto è comunque impegnato ad adottare azioni di potenziamento operative e procedurali mirate a raggiungere il migliore risultato, con il minor coinvolgimento delle categorie svantaggiate, assicurando la massima tempestività e trasparenza. Sulla questione peraltro il Ministero da me rappresentato ha avviato, sin dal febbraio 2012, un tavolo tecnico tra regioni, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute e Inps, diretto all'approfondimento delle diverse tematiche afferenti i diversi aspetti procedurali dell'accertamento dell'invalidità civile, al fine di assicurare la corretta gestione degli accertamenti socio sanitari, inclusi gli aspetti relativi alle visite straordinarie. A tale ultimo proposito va evidenziato che le principali federazioni delle associazioni delle persone con disabilità hanno costantemente rappresentato forti riserve in merito alla prosecuzione della effettuazione delle verifiche straordinarie, soprattutto in termini rapporto costi/benefici»;
   con sentenza 3851/14 del 9 aprile 2014, il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio si è pronunciato su un giudizio avviato dall'ANFFAS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), con l'intervento di supporto (ad adiuvandum) della FISH (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), contro una sene di messaggi e circolari con cui l'INPS, tra il 2011 e il 2012, aveva disciplinato proprio tali controlli dei Piani straordinari di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi» per 500.000 persone;
   il TAR è stato molto chiaro e netto nella sua pronuncia: «Le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sui cosiddetti “falsi invalidi” sono state illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e i dati forniti dall'istituto “gonfiati” e forieri solo di costi per l'Amministrazione»;
   la sentenza, si ribadisce, riconosce in ultima analisi che le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sono state «illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità» e sconfessa ancora una volta anche i dati forniti dall'istituto in materia;
   in un'intervista rilasciata il 1o marzo 2013, appena ricevuto l'incarico di sottosegretario alle politiche sociali, l'onorevole Franca Biondelli individuava come prima riforma attuabile subito e a «costo zero» quella dell'istituzione del certificato unico per il riconoscimento dell'invalidità civile e dell'indennità di accompagnamento, facendo esplicito riferimento alle prescrizioni del Piano d'azione biennale sulla disabilità adottato dal precedente governo e al quale, ha dichiarato, va ora data attuazione;
   l'interesse generale non è certo quello di contrastare l'individuazione dei «falsi invalidi», ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni –:
   se, alla luce della sentenza del TAR del Lazio citata in premessa, non intenda fornire ulteriori chiarimenti relativi al piano straordinario INPS di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi» e, consideratone l'esito attuale, se non ritenga doveroso sospenderne immediatamente il corso, avviando al contempo ogni attività, anche di carattere legislativo, volta a riformare l'intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità che risulta ormai obsoleto, farraginoso e inefficiente, secondo quanto previsto nello stesso Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità che il Governo si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità. (5-02756)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0078

EUROVOC :

assicurazione per invalidita'

frode

lotta contro la criminalita'

procedura amministrativa