ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02723

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 221 del 30/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 30/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 30/04/2014
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 30/04/2014
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 10/09/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/04/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/09/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 13/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02723
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 30 aprile 2014, seduta n. 221

   ZOLEZZI, MASSIMILIANO BERNINI, TERZONI, DE ROSA, DAGA, BARONI, MICILLO, BUSTO e SEGONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   nella riserva regionale del Lago di Vico, (SIC IT6010023 e ZPS IT6010057) sono presenti alcune Faggete di non comune pregio naturalistico; esse sono riconosciute all'interno di «Habitat prioritario» nella scheda dei siti di Natura 2000 perché inquadrabili nelle faggete degli Appennini con Taxus e/o llex (cod 9210).
   gran parte di questi boschi sono dichiarati di notevole interesse vegetazionale e ritenuti meritevoli di conservazione come è già espresso ai sensi della Legge Regionale del Lazio n. 43 del 2 settembre 1974 che ne prevedeva il divieto del taglio;
   per tali ragioni il professor Gianluca Piovesan, Membro del comitato tecnico-scientifico del Ministero dell'ambiente tedesco per l'ampliamento delle faggete vetuste UNESCO, ritiene che questa particolare riserva naturale può aspirare ad essere inserita fra i siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO e/o nell'elenco delle Faggete Vetuste d'Europa per le sue caratteristiche biologiche e strutturali;
   la sua tutela è dichiarata nei punti specifici del SIC in cui «l'obiettivo di preservare il ruolo ecologico funzionale complessivo dei due siti (Fogliano, Venere) è di garantire la conservazione degli habitat e delle specie di flora e fauna di interesse comunitario in essi presenti e di individuare, se necessario, le azioni di gestione e gli interventi in grado di ripristinare/mantenere gli equilibri biologici in atto». Tale principio è testimoniato, anche, dallo stesso portale nazionale delle aree protette in cui viene riconosciuta l'unicità dell'ecosistema e la necessità di una sua tutela integrale; «per il suo notevole interesse naturalistico e scientifico la faggeta di Monte Venere è protetta nella sua integrità»;
   l'estensione di questa faggeta ha reso necessario la realizzazione di un piano di assestamento e gestione forestale (PGAF) il quale, tuttavia, in spregio alla riconosciuta necessità di garantire una tutela dell'area nella sua integrità e in conflitto con il principio di gestione mediante il ripristino e il mantenimento delle presenze arboree – come previsto negli obiettivi di preservazione del ruolo ecologico funzionale dei siti – si configura come un «piano di taglio» che prevede l'abbattimento e l'asporto di un numero considerevole di alberi vecchi, debilitati o morti;
   in siffatto habitat la conservazione integrale permette la sopravvivenza di varietà faunistiche peculiari ed uniche nel suo genere come la «Rosalia Alpina»; un coleottero della famiglia Cerambycidae, considerata specie rara e protetta che deve la sua presenza, nell'ambito della riserva naturale, al legame ecologico e biologico con i vecchi faggi morti o debilitati nei quali avviene lo sviluppo delle larve e l'accoppiamento degli adulti. Invero il Par 4.3.1.1 del piano di gestione dei siti natura 2000 del lago di Vico così si esprime per quanto concerne la «Rosalia Alpina»: «il carattere extrazonale è il suo isolamento rendono (...) estremamente vulnerabile e a rischio di estinzione»;
   recentemente le Associazioni ambientaliste e i comitati dei cittadini tra cui Legambiente, Lipu, Accademia Kronos, Amici della Faggeta e altre associazioni ambientaliste, hanno lanciato nei riguardi di tutti i livelli istituzionali (alla Commissione europea, al Ministero dell'ambiente, al presidente della regione Lazio, alla direzione ambiente della regione Lazio, all'assessore all'ambiente della regione Lazio, al dirigente regionale conservazione della natura, al dirigente regionale area foreste, al sindaco di Caprarola) una petizione online sul sito Change.org per scongiurare i tagli boschivi: «Una delle più significative faggete vetuste della penisola rischia di essere irrimediabilmente alterata nei suoi valori ecologici, paesaggistici e scientifici dai tagli boschivi previsti dal Piano di Assestamento e Gestione Forestale (PGAF) del comune di Caprarola, attualmente in corso di approvazione presso la regione Lazio. Il PGAF in oggetto interessa boschi di grandissimo pregio naturalistico, tra cui nello specifico le faggete di Monte Venere e di Monte Fogliano, incluse in aree che rientrano in forme di tutela di scala regionale e sovranazionale: Riserva Naturale Regionale Lago di Vico, SIC IT6010023 «Monte Fogliano e Monte Venere», ZPS IT6010057 «Lago di Vico – M. Venere – M. Fogliano»; tali faggete sono inoltre riconosciute come habitat di interesse comunitario prioritario («Faggete degli Appennini con Taxus e/o llex – cod. 9210*), ai sensi della Direttiva Habitat, come sancito dal Formulario Standard dei siti e confermato dal Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 in oggetto, approvato dal Comune di Caprarola. Recenti ricerche condotte dall'Università di Roma Tre sulla faggeta del Monte Venere (definita come foresta secondaria vetusta da Ziaco et al., 2012a) hanno messo in evidenza la presenza di significative popolazioni appartenenti a due specie di coleotteri forestali protetti dalla Direttiva Habitat: Osmoderma eremita (specie di interesse comunitario prioritaria) e Lucanus cervus (specie di interesse comunitario), la cui tutela non è compatibile con i piani di taglio attualmente previsti dal PGAF (per quanto riguarda il Monte Venere, su 17 particelle di faggeta solo 7 vengono destinate all'invecchiamento indefinito). Negli anni ‘70-‘90 questi boschi sono stati oggetto di indennizzi per il mancato taglio selvicolturale poiché dichiarati di «notevole interesse vegetazionale e ritenuti meritevoli di conservazione», ai sensi della legge regionale n. 43 del 2 settembre 1974 che ne prevedeva il divieto di taglio. Ulteriore particolarità che rende fragili queste faggete è la quota straordinariamente bassa a cui vegetano, fino a 550 metri sul livello del mare, vicino al loro limite ecologico altitudinale tanto da essere state definite «faggete depresse»; inoltre queste cenosi sono minacciate dai cambiamenti climatici in corso;
   in riferimento a quanto sopra esposto e richiamando al Principio di Precauzione di cui all'articolo 174, paragrafo 2 del Trattato CE, chiediamo che in un ecosistema così delicato, unico e insostituibile, non vengano effettuati i tagli forestali previsti dal PGAF a carico delle faggete e di escludere in ogni caso dal taglio tutte le piante, di qualsiasi specie, con diametro superiore a 70 centimetri (misurato a 1,30 metri dal terreno). Riteniamo inoltre che l'azione da intraprendere, scientificamente più rilevante e significativa, sia quella di prevedere un monitoraggio in continuo, riferito a tutte le componenti ecologico-forestali maggiormente rappresentative, al fine di assumere ulteriori informazioni utili per la gestione di queste foreste vetuste, come anche indicato nelle conclusioni di una recente pubblicazione scientifica, (Ziaco et al., 2012b)» –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati e quali iniziative intenda adottare per la conservazione e la tutela integrale di questo particolare ecosistema così unico, delicato e insostituibile;
   se il Governo non intenda promuovere le azioni utili per favorire l'inserimento di questa particolare riserva naturale fra i siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO e/o nell'elenco delle faggete vetuste d'Europa per le sue uniche caratteristiche biologiche e strutturali già riconosciute alle faggete vetuste ucraine, slovacche e tedesche, con l'impegno affidato dall'UNESCO a Germania, Ucraina e Slovacchia, di estendere il nucleo originario in modo da creare una rete di faggete a livello europeo entro il 2015/16. (5-02723)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

zona protetta

protezione dell'ambiente

riserva naturale

silvicoltura

specie protetta