ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02720

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 221 del 30/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORDO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 30/04/2014
Stato iter:
08/07/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/04/2014

RITIRATO IL 08/07/2016

CONCLUSO IL 08/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02720
presentato da
BORDO Michele
testo di
Mercoledì 30 aprile 2014, seduta n. 221

   MICHELE BORDO. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa apprendiamo che il Governo della Croazia ha varato un programma intensivo di sfruttamento dei bacini petroliferi individuati nel Mare Adriatico e per tale motivo ha emanato un bando per l'assegnazione delle concessioni relative a 29 blocchi di fondale, di estensione compresa tra 1.000 e 1.600 chilometri quadrati l'uno;
   a tale scopo sono già state avviate le attività di esplorazione effettuate con la tecnica degli air gun: grosse bolle d'acqua sparate da cannoni ad aria compressa per scandagliare le formazioni geologiche ed individuare le sacche di gas metano e petrolio;
   l'attività estrattiva è programmata nelle acque territoriali croate fino al limite di quelle italiane, non essendoci alcuna zona cuscinetto a causa della ridotta distanza tra le due coste;
   uno dei «blocchi» interessa l'area delle Isole Pelagosa distante meno di 30 miglia dal promontorio del Gargano, distanza inferiore a quella dalle italiane Isole Tremiti: riserva marina nazionale e luogo simbolo della battaglia istituzionale e civica condotta tra il 2010 e il 2012 per bloccare le autorizzazioni a sondare e perforare il fondale adriatico, conclusa positivamente il 2 ottobre 2012 con la sentenza del TAR del Lazio favorevole al ricorso presentato dal comune di Vieste, comune di Vico del Gargano, comune di Peschici, comune di Manfredonia, comune di Rodi Garganico con WWF Italia, Legambiente, LIPU e FAI sostenuti da regione Puglia e regione Molise contro il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Ministero dello sviluppo economico e la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale Via/Vas nei confronti di Petroceltic Italia s.r.L;
   il 3 aprile 2014, il Senato italiano ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno che impegna il Governo a sospendere tutte le attività concessorie riguardanti la ricerca e l'estrazione di idrocarburi liquidi che si sviluppano all'interno delle 12 miglia di linea marina rispetto alla costa adriatica;
   il 1o agosto 2013 l'interrogante ha presentato la proposta di legge di legge di istituzione della Zona di protezione ecologica del mare Adriatico con il duplice obiettivo di preservare il suo ecosistema dai rischi derivanti da attività industriali inquinanti, come quella estrattiva, e di promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile fondato sul turismo e la pesca –:
   se il Governo abbia ricevuto comunicazioni ufficiali dal Governo della Croazia in merito al programma di sfruttamento dei giacimenti petroliferi nel mare Adriatico;
   se e come il Governo intenda operare per evitare l'attività estrattiva nell'Adriatico e impedire che lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi nelle acque territoriali della Croazia abbiano effetti negativi sull'ecosistema marino e sulle attività economiche dei centri costieri italiani e soprattutto del Gargano. (5-02720)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PENISOLA DEL GARGANO

EUROVOC :

Croazia

acque territoriali

protezione dell'ambiente

ambiente marino

idrocarburo

impatto ambientale

Mar Adriatico