ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 218 del 24/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/04/2014
NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/04/2014
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/04/2014
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/04/2014
Stato iter:
05/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2015
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 05/11/2015
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/04/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/11/2015

DISCUSSIONE IL 05/11/2015

SVOLTO IL 05/11/2015

CONCLUSO IL 05/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02698
presentato da
NICCHI Marisa
testo presentato
Giovedì 24 aprile 2014
modificato
Venerdì 6 novembre 2015, seduta n. 516

   NICCHI, AIRAUDO, NARDI, FERRARA, RICCIATTI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
nel momento in cui si scrive questo atto di sindacato ispettivo mancano poche ore allo spegnimento dell'altoforno delle acciaierie Lucchini di Piombino. Il gigante siderurgico della Toscana andrà in «riposo forzato»;
per un mese al massimo, sarà caricato solo con il coke e non con il minerale, passando a quello che è chiamato in gergo stato di «stand by», una procedura neutra che porterà l’«Afo», l'altoforno, verso la chiusura. Trascorsi 30 giorni, non sarà più possibile riattivarlo;
la regione Toscana e gli enti locali nell'incontro avuto il 22 aprile 2014 al Ministero dello sviluppo economico con il viceministro De Vincenti per discutere ricordo di programma sulla riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino, chiedono fondi per la bonifica del polo siderurgico e le infrastrutture, di impiegare i lavoratori nell'attività di bonifica, di utilizzare il porto di Piombino per la rottamazione delle navi militari;
la vertenza avviata al Ministero riguarda all'incirca 1.400 lavoratori: quelli dell'Afo e quelli dell'indotto, ma la chiusura dell'impianto riguarda circa 4.000 lavoratori. Per i primi il Ministero ha già autorizzato l'attivazione dei contratti di solidarietà per un anno, mentre per i secondi è prevista la cassa integrazione in deroga: ammortizzatori questi che saranno compresi nell'accordo di programma per la riconversione del polo da firmare nel giro di due settimane;
la speranza di sindacati e lavoratori, infatti, è quella di arrivare al 30 maggio, scadenza della procedura per l'acquisizione del gruppo Lucchini, avendo trovato un acquirente;
tramontata l'ipotesi dell'offerta araba della Smc, è stata prospettata l'ipotesi di acquisizione da parte della Jsw, società indiana che vorrebbe realizzare un forno elettrico;
a parere degli interroganti, il Governo fino ad oggi ha preso tempo, senza offrire alcun suo effettivo contributo alla risoluzione della crisi. Infatti, la possibilità di attrarre un investitore straniero, è condizionata dal fatto che il Governo assicuri la copertura dei costi per realizzare le bonifiche. In caso contrario, è facile presumere che nessun acquirente formulerà un'offerta impegnativa;
il Governo ha la responsabilità ineludibile di mantenere in vita la siderurgia italiana, punta di eccellenza dell'industria italiana e base di molti altri cicli produttivi, investendo sul tema più generale della siderurgia innovativa, rispettosa dell'ambiente, degli ecosistemi e della salute umana –:
quali iniziative intenda mettere in campo il Governo affinché, nell'ambito dell'accordo di programma, si possano realizzare le condizioni minime necessarie ad attrarre un investitore che formuli una concreta e impegnativa offerta di acquisto. (5-02698)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02698

  La Lucchini si pone tra i più grandi produttori europei di una vasta gamma di acciai di qualità e speciali e dei pochi produttori di rotaie lunghe. L'attività produttiva veniva svolta in quattro stabilimenti, tra cui, quello principale di Piombino, dedicato principalmente alla produzione dell'acciaio a ciclo integrale.
  In data 17 gennaio 2014, è stato autorizzato l'avvio del procedimento di vendita dei complessi aziendali facenti capo a Lucchini, che, in conformità al programma approvato (DM 6 novembre 2013), prevedeva per l'aerea di Piombino, più di uno scenario, con preferenza per la cessione del ciclo integrale e, in subordine, per la «riconversione in acciaieria elettrica», o ancora in subordine, per la cessione del «centro di laminazione» ed infine per la «vendita in parti».
  Con riferimento a tale procedimento, si evidenzia che, delle numerose manifestazioni di interesse pervenute, solo una, proveniente da una società nordafricana, riguardava il ciclo integrale e dunque il mantenimento dell'altoforno di Piombino, ma chiedeva una trattativa esclusiva. La proposta, della quale venne dato ampio risalto sulla stampa, non si è peraltro mai tramutata in una concreta offerta di acquisto.
  La mancanza di risposte del mercato per l'acquisto del ciclo integrale, ha reso necessario procedere alla chiusura dell'altoforno, in carenza di risorse per consentire il mantenimento dello stesso. L'Altoforno di Piombino non è, infatti, più in funzione dall'aprile del 2014.
  La procedura di vendita si è poi protratta per tutto il 2014, e il 2 dicembre dello stesso anno, all'esito della procedura di gara ad evidenza pubblica, il commissario è stato, infine, autorizzato ad accettare l'offerta per l'acquisto presentata da Cevital spa (società di diritto algerino), il cui piano industriale prevede oltre 500 milioni di investimenti per tre obiettivi: ristrutturazione dell'attività siderurgica con il passaggio della produzione di acciaio dall'Altoforno al Forno Elettrico, avvio di una produzione agroindustriale e sviluppo di una attività logistica legata sia alle attività industriali che alle attività commerciali.
  Cevital fa parte di un primario gruppo industriale che opera in diversi settori che spaziano dall'industria, all'agroalimentare, all'automotive, alla produzione e vendita di prodotti in vetro, alla grande distribuzione. La stipula definitiva dell'atto di cessione è intervenuta in data 30 giugno 2015 ed in tale sede l'acquirente «Aferpi»- società di nuova costituzione interamente controllata da Cevitaly S.r.l., a sua volta interamente controllata da Cevital spa, si è impegnata a proseguire l'attività ed a mantenere l'occupazione per un biennio dalle rispettive assunzioni.
  In particolare, nel quadro delle obbligazioni contrattuali, Aferpi si è impegnata ad assumere gradualmente tutti i lavoratori dipendenti (pari a circa 2. 183 unità) dei complessi Aziendali Lucchini di Piombino, di cui nell'immediato 1.080 lavoratori dipendenti ed il resto entro il 6 novembre 2016, in conformità a quanto convenuto nell'Accordo con le Organizzazioni Sindacali.
  L'operazione di vendita della Lucchini è stata compiuta parallelamente ed in coordinamento alla definizione di un Accordo di Programma siglato, nell'aprile 2014, tra la Presidenza del Consiglio, i Ministeri dello sviluppo economico, difesa, infrastrutture, ambiente, lavoro e politiche sociali, l'Agenzia del Demanio, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l'Autorità Portuale di Piombino e Invitalia.
  Tale Accordo di Programma delimita gli interventi di spettanza del privato incolpevole da quelli finanziati con risorse pubbliche. Le aree demaniali, infine, non utilizzate saranno oggetto di un progetto di messa in sicurezza ambientale, allo scopo di renderle disponibili per altre attività industriali.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PIOMBINO,LIVORNO - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

riconversione industriale

industria siderurgica

macchinari siderurgici

cassa integrazione