ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 205 del 04/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: COPPOLA PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 04/04/2014
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/04/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 04/04/2014
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/04/2014
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/04/2014
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/04/2014
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/04/2014
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 04/04/2014
TINAGLI IRENE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/04/2014
MELONI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/04/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 12/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/04/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 14/04/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02574
presentato da
COPPOLA Paolo
testo di
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205

   COPPOLA, CATALANO, QUINTARELLI, TENTORI, GADDA, MARCO DI MAIO, CAPUA, BERGAMINI, BONACCORSI, TINAGLI e MARCO MELONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   l'Agenda digitale italiana è definita e determinata dai decreti legge n. 83 del 2012, n. 179 del 2012 e n. 69 del 2013, i quali prevedono al proprio interno una serie di provvedimenti per una effettiva attuazione delle azioni dell'Agenda, quali regolamenti, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, decreti ministeriali, linee guida, regole tecniche;
   è consapevolezza comune, ribadita in più occasioni dal Governo precedente nonché da quello attuale, che l'Agenda digitale è una priorità strategica per il Paese, in fatto di competitività e crescita, sulla quale è necessario investire in maniera cospicua per non perdere il passo con gli altri Paesi europei;
   in questi anni si sono evidenziate grosse difficoltà a partire dalle responsabilità di governance e di gestione delle azioni per l'adempimento degli obiettivi stabiliti, con – ad esempio – la pubblicazione dello statuto dell'Agenzia per l'Italia digitale in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2014 con enorme ritardo rispetto a quanto previsto dall'articolo 21, comma 4, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e successive modifiche;
   la ricognizione effettuata dal servizio studi della Camera dei deputati aggiornata al 22 febbraio 2014, denominata «Monitoraggio dell'attuazione dell'Agenda digitale italiana», evidenzia che dei 55 adempimenti considerati ne sono stati adottati solamente 17. In 21 casi risulta già scaduto il termine per provvedere all'adempimento;
   l'articolo 13, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, prevede una delega di poteri al Presidente del Consiglio dei ministri nei casi in cui non si fosse provveduto ad un'attuazione dei provvedimenti nelle modalità e nei tempi stabiliti dai decreti legge sopra indicati, al fine di velocizzare le procedure di attuazione dell'Agenda digitale;
   in base al monitoraggio sopra citato in nessun caso risulta essere stata utilizzata la procedura prevista dall'articolo 13, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater, del decreto-legge n. 69 del 2013;
   l'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 179 del 2012 stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e l'ISTAT, previa intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono stabiliti i tempi di realizzazione del censimento della popolazione e delle abitazioni di cui all'articolo 15, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, effettuato dall'ISTAT con cadenza annuale, nel rispetto delle raccomandazioni internazionali e dei regolamenti europei;
   l'articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 179 del 2012 stabilisce che il decreto debba stabilire anche i contenuti dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), realizzato ed aggiornato dall'ISTAT e dall'Agenzia del territorio, gli obblighi e le modalità di conferimento degli indirizzari e stradari comunali tenuti dai singoli comuni ai sensi del regolamento anagrafico della popolazione residente, le modalità di accesso all'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane da parte dei soggetti autorizzati, nonché i criteri per l'interoperabilità dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale, nel rispetto delle regole tecniche del sistema pubblico di connettività di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82;
   il termine dell'atto previsto dall'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 179 del 2012 risulta essere scaduto al 17 marzo 2013 –:
   cosa intenda fare il Governo per adempiere al compito relativo alla scadenza succitata;
   se il Governo non ritenga che l'Agenzia per l'Italia digitale debba essere incaricata di definire lo standard dei dati dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane;
   se il Governo non ritenga che i dati dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane debbano essere resi in formato open data;
   in ottica di una sempre maggiore trasparenza nei procedimenti amministrativi, chi sia il dirigente responsabile incaricato di redigere l'atto e quali siano i motivi di quella che agli interroganti appare una mancata adempienza;
   quale sia inoltre l'obiettivo assegnato all'interno del piano degli obiettivi e delle performance, come previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al funzionario incaricato. (5-02574)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0083, DECRETO LEGGE 2012 0179, DL 2009 0150

EUROVOC :

rete stradale

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