ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 204 del 03/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 03/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 03/04/2014
Stato iter:
18/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2014
Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 18/12/2014
Resoconto RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/04/2014

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

SVOLTO IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02545
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Giovedì 3 aprile 2014, seduta n. 204

   RIZZO, BASILIO, PAOLO BERNINI, ARTINI, FRUSONE, TOFALO e CORDA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge n. 78 del 2010, in relazione alla «straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per il contenimento della spesa pubblica e per il contrasto all'evasione fiscale ai fini della stabilizzazione finanziaria, nonché per il rilancio della competitività economica», ha previsto che, per l'intero triennio 2011-2013, le retribuzioni del personale della pubblica amministrazione – tra cui rientra il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco – fossero escluse tanto dai meccanismi di adeguamento previsti per legge, quanto dall'applicazione degli aumenti retributivi (scatti e classi di stipendio) collegati all'anzianità di ruolo, nonché, addirittura, dal riconoscimento dei benefici economici correlati alle progressioni di carriera, senza possibilità successiva di recupero e senza possibilità di attivare comunque una procedura di concertazione;
   tali disposizioni sono state da ultimo prorogate fino al 31 dicembre 2014 dal decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2012, n. 122. Sul relativo schema di regolamento la Commissione difesa della Camera, in data 4 giugno 2013, ha espresso una valutazione negativa;
   il richiamato blocco ha pregiudicato la maturazione di alcuni istituti tipici specifici del comparto sicurezza, difesa e soccorso strettamente connessi alla valorizzazione dell'anzianità di servizio e alla correlata acquisizione di crescenti competenze professionali, nonché più impegnative responsabilità di servizio, quali l'omogeneizzazione, l'assegno funzionale e gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni. Inoltre, tale norma ha bloccato anche gli adeguamenti annuali indicizzati (classi, scatti stipendiali ed effetti economici) delle progressioni di carriera, tra l'altro in grande parte legate a rigide procedure di selezione e avanzamento, assolutamente definite dalla normativa vigente per le varie categorie di personale;
   secondo quanto riferito nel corso di diverse audizioni in Commissione difesa, tale normativa ha avuto incidenze negative in modo devastante sia sulla funzionalità sia sulla motivazione del personale. Si pensi, in particolare, a coloro che, promossi e magari anche trasferiti in relazione a nuove e ben più rilevanti funzioni da assumere, non sono poi stati remunerati con il previsto trattamento economico;
   al fine di mitigare gli effetti del richiamato blocco, il Governo, aveva previsto l'istituzione di un fondo di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011-2012, per il finanziamento di misure «perequative» per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso interessato alle suindicate penalizzazioni, con la volontà espressa di sterilizzarne gli effetti nel triennio in questione;
   con il decreto-legge n. 27 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 74 del 2011, il richiamato fondo è stato incrementato con 115 milioni di euro annui, sottraendoli peraltro alle disponibilità assegnate per il riordino dei ruoli dall'articolo 3, comma 350, n. 155 del 2003;
   con tale provvedimento peraltro sono state denominate «assegni una tantum» le misure perequative da concedere ed è stato legittimato il ricorso al fondo anche per compensare la mancata corresponsione, per effetto del tetto salariale di omogeneizzazione, di assegni funzionali e incrementi stipendiali e parametrali non connessi a promozioni;
   da ultimo, il richiamato fondo è stato incrementato, relativamente all'anno 2014, di 100 milioni di euro dall'articolo 1, comma 446, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014) –:
   quanto del sopracitato fondo sia già stato erogato ai militari e agli altri soggetti per il quale era stato creato e segnatamente in che misura e utilizzando quali criteri;
   al fine di lenire la gravosa situazione del blocco contrattuale per i soggetti più esposti alla crescita del costo della vita e all'erosione del potere di acquisto dei salari, se il Governo non reputi di dover privilegiare nella distribuzione del fondo quei soggetti che percepiscono i salari più bassi (normalmente militari di truppa in ferma breve o prolungata e categorie equiparate nel comparto sicurezza e soccorso) dando agli uffici preposti istruzioni in tal senso. (5-02545)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02545

   Come noto, il blocco delle retribuzioni è risultato particolarmente afflittivo per il comparto difesa, sicurezza e soccorso la chi struttura organizzativa è fondata su un sistema gerarchico-funzionale nel quale la progressione di carriera e l'anzianità di servizio sono fattori essenziali.
  Il Ministro della Difesa Pinotti, facendosi interprete dell'evidente disagio e delle forti aspettative del personale coinvolto, si è impegnata fin dall'inizio del mandato a trovare una soluzione per il ripristino integrale delle retribuzioni spettanti agli appartenenti alle Forze armate.
  Ovviamente, tale impegno è stato indirizzato, innanzitutto, a porre incisivamente la questione sul piano interministeriale.
  È stato quindi previsto nel disegno di legge di stabilità in corso di approvazione al Senato in seconda lettura che, a partire dal 1° gennaio 2015, siano definitivamente, sbloccate le dinamiche salariali del comparto difesa, sicurezza e soccorso con esclusione del rinnovo dei «contratti» e del corrispondente adeguamento indicizzato annuale per i dirigenti non contrattualizzati, nonché della progressione stipendiale biennale per classi e scatti ordinariamente spettante ai dirigenti, medesimi.
  Con riferimento, poi, al fondo istituito dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito in legge n. 122 del 2010 e dal decreto-legge n. 27 del 2011, convertito in legge n. 74 del 2011 per riconoscere misure perequative sotto forma di assegni una tantum al personale del comparto difesa sicurezza e soccorso nel periodo di blocco delle retribuzioni, si precisa che lo stesso ha consentito, finora, di corrispondere a tutti gli interessati, nel periodo 2011-2013, le seguenti percentuali emolumenti fissi e continuativi teoricamente dovuti perché soggetti a «blocco»:
   100 per cento per l'anno 2011;
   46 per cento per l'anno 2012;
   16,60 per cento per l'anno 2013.

  I criteri adottati per la ripartizione delle risorse disponibili hanno tenuto conto della necessità, imposta dalla legge, di garantire omogeneità di trattamento tra personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, evitando disallineamenti nell'ambito del comparto.
  La misura degli assegni una tantum, corrisposti in unica soluzione nel corso dell'anno successivo a quello di riferimento, è stata quindi «attagliata» alla situazione di ciascun individuo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2010 0078

EUROVOC :

polizia

sicurezza pubblica

assunzione

retribuzione del lavoro

qualificazione professionale