ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/04/2014
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/04/2014
Stato iter:
14/05/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2014

RITIRATO IL 14/05/2014

CONCLUSO IL 14/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02525
presentato da
BORDO Franco
testo di
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   FRANCO BORDO, GIANCARLO GIORDANO e PALAZZOTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'Italia è tra i principali produttori ed esportatori mondiali di castagne (Castanea sativa Miller), è il primo esportatore mondiale per valore degli scambi e il secondo per quantità scambiate, dopo la Cina, ma la quota di mercato è in rapida decrescita. L'industria di trasformazione si fornisce spesso all'estero a causa del rilevante calo della produzione italiana sul mercato mondiale che è scesa in pochi anni dall'11 per cento al 4 per cento;
   il castagno ha un ruolo preminente tra le formazioni forestali italiane, non solo per l'elevata produttività, la qualità e la varietà degli assortimenti legnosi, ma soprattutto per la consistente presenza sul territorio nazionale. Nei 10,5 milioni di ettari occupati da boschi, la frazione investita a castagno rappresenta il 7,60 per cento di quella forestale, per un totale di circa 780.000 ettari. Si tratta di un patrimonio forestale, in gran parte di origine antropica, la cui ubicazione si concentra in diverse regioni, specificatamente il Piemonte, la Toscana e la Liguria detengono oltre il 50 per cento del patrimonio nazionale e, includendo la Lombardia, la Calabria, la Campania, l'Emilia Romagna e il Lazio, che hanno un patrimonio superiore a 30.000 ettari, si giunge al 90 per cento;
   il castagno rappresenta un presidio ecosistemico fondamentale per il territorio e svolge un ruolo strategico nella protezione del suolo dai dissesti idrogeologici occupando le pendici più acclivi e le parti più antropizzate del territorio, in particolar modo per quei territori a prevalenza collinare e montana, dove la secolare coltivazione della cupulifera ha consentito la preservazione di grandi aree paesaggistiche molto suggestive;
   la Conferenza Stato-regioni in data 18 novembre 2010 ha approvato il «Piano Castanicolo Nazionale», allegando uno specifico documento tecnico: «Riferimenti tecnici di attuazione della lotta biologica al cinipide calligeno (Dryocosmus kuriphilus) del castagno con il Torymus sinensis», redatto dall'università di Torino;
   il cinipide calligeno, o vespa cinese, è un insetto che produce ingenti danni al castagno con riduzione dello sviluppo vegetativo e della produzione (anche del 50/70 per cento), deperimento generale con crescita della vulnerabilità ad altre avversità biotiche ed abiotiche, morte nei casi rari di forti attacchi a piante giovani;
   il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il «Piano Castanicolo Nazionale» ha investito un milione di euro per la ricerca di forma di lotta al cinipide tra gli anni 2010 e 2013, a cui si aggiungono gli sforzi in termini di risorse e personale specializzato impiegato dalle regioni con il supporto delle università, del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, CRA, e del Consiglio nazionale delle ricerche, CNR;
   la lotta biologica, sviluppata in Giappone, prevede il lancio, la propagazione e la stabilizzazione dell'antagonista biologico del cinipide, Torymus sinensis;
   dopo alcuni anni di sperimentazione, la difesa basata esclusivamente sulla lotta biologica ha mostrato forti problemi e generato perplessità rispetto ai tempi troppo lunghi di risposta alle tecniche «propagative» e, per questi motivi, sarebbe opportuno introdurre nella castanicoltura specializzata, strategie di difesa integrata, in particolar modo nel territorio campano;
   il «Piano Castanicolo Nazionale», oltre gli aspetti fitopatologici ed alla riduzione dei costi, deve essere il volano per sviluppare una strategia commerciale forte, centrata sulla qualità riconosciuta delle produzioni nazionali, l'organizzazione dell'offerta, una promozione efficace e servizi adeguati per favorire la fidelizzazione dei consumatori;
   in Italia vi sono diverse indicazioni geografiche protette, IGP, e diverse denominazioni di origine controllate per le castagne, marroni ed alcuni prodotti derivati. La quantità controllata, certificata e commercializzata è assolutamente irrisoria. Occorre, pertanto, intervenire per selezionare le denominazioni suscettibili di sviluppo, costituire consorzi e distretti, trasformare le IGP in DOP e sviluppare, contestualmente, strategie commerciali che sostengano e valorizzino maggiormente le filiere regionali con un piano ad hoc di promozione sui mercati esteri della «castagna italiana». A tal riguardo, è opportuno segnalare che i maggiori competitor internazionali nella produzione, commercializzazione e trasformazione delle castagne, quali Cina e Corea del Sud, stanno aggredendo e conquistando spazi «italiani» in Nord America e in Nord Europa con massicce campagne pubblicitarie poste in essere dai rispettivi Ministeri dell'agricoltura;
   le ulteriori criticità della filiera castanicola italiana sono dovute alla esigua presenza di operatori che trasformano e commercializzano il prodotto sui mercati esteri e nazionali, da un'offerta frammentata costituita da aziende di piccole dimensioni e dalla presenza di numerosi intermediari. Tale struttura si riflette sia sul prezzo alla produzione (poco remunerativo) che su quello al consumo (troppo elevato) –:
   quali siano stati i risultati ottenuti dal «Piano nazionale castanicolo 2010-2013» e a quanto ammonti il suo plafond;
   se il Ministro non ritenga urgente finanziare con risorse adeguate per l'anno 2014 il piano del settore castanicolo;
   se non sia opportuno adeguare il «Piano nazionale castanicolo» con azioni realmente efficaci anche alla luce delle campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione poste in essere dai competitor internazionali che producono castagne che non posseggono le qualità organolettiche della «castagna italiana». (5-02525)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

denominazione di origine

prezzo alla produzione

frutticoltura

commercializzazione

consumatore