ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 200 del 28/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 03/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/03/2014
Stato iter:
08/04/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/03/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/04/2014

RITIRATO IL 08/04/2014

CONCLUSO IL 08/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02503
presentato da
CATALANO Ivan
testo presentato
Venerdì 28 marzo 2014
modificato
Giovedì 3 aprile 2014, seduta n. 204

   CATALANO, BRUNO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
in data 12 giugno 2013 il Governo rispose all'interrogazione con risposta immediata in commissione n. 5-00305 avente come oggetto il caso della SEA Handling Spa, multata dalla Commissione Europea per aiuti di stato;
dalla data di risposta ad oggi sono innumerevoli le dichiarazioni stampa e i fatti succeduti nel tempo;
ultimo cronologicamente è l'accordo firmato il 4 novembre 2013 nel quale SEA H. dichiarava che: «[...] trovandosi nell'impossibilità di dare attuazione alla decisione del 19 dicembre 2012, attraverso il recupero monetario dei presunto aiuto di stato, è stata avviata dal Gruppo SEA un'interlocuzione con la commissione, con l'obbiettivo di individuare una modalità alternativa di adempimento della decisione idonea ad evitare, nel primo semestre del 2014, la liquidazione della società, rimanendo peraltro non pregiudicato, il mancato riconoscimento da parte di SEA H. della legittimità della decisione»;
con tale accordo SEA H. propone:
a) la nascita di una nuova azienda Airport Handling srl dotata di autonomia patrimoniale, funzionale ed amministrativa;
b) il licenziamento e la liquidazione delle spettanze per tutti i dipendenti di Sea H che poi sarebbero stati assunti da Airport Handling senza continuità del rapporto di lavoro;
c) la disdetta da parte di Sea H di tutti i contratti con i vettori che sarebbero finiti sul mercato;
d) la vendita di tutte le attrezzature da parte di Sea H che avrebbe dovuto dividerle in lotti e venderli sul mercato, inoltre prevedeva una pesante riorganizzazione che portasse Airport Handling ad avere costi compatibili con il mercato;
risulta all'interrogante che:
durante la riunione di Linate di lunedì 25 marzo 2014, la presidenza ha ufficializzato le notizie date dai media negli ultimi giorni circa la posizione della Commissione europea che approva la costituzione di una nuova società di handling per evitare il pagamento della multa da loro comminata causa presunti aiuti di stato;
la condizione da loro posta però sarebbe quella che la nuova società sia a maggioranza privata con Sea spa partecipante unicamente come socio di minoranza, questo, a detta loro, per garantire discontinuità;
tale soluzione è in totale disaccordo con gli impegni assunti dall'azienda il 4 novembre 2013 con le organizzazioni sindacali che prevedeva il controllo al 100 per cento di Airport Handling;
le organizzazioni sindacali firmatarie di quell'accordo hanno respinto l'ipotesi dell'uscita di Airport Handling dal perimetro Sea per evitare frantumazioni e precarizzazione del sistema di gestione del lavoro, cosa già avvenuta negli altri aeroporti italiani;
le organizzazioni sindacali hanno quindi attivato la seconda parte della procedura dello sciopero nel gruppo Sea coinvolgendo anche il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lupi e hanno sospeso le relazioni sindacali con Sea a tutti i livelli;
si è inoltre richiesto un incontro urgente con il sindaco di Milano Pisapia e azionista di maggioranza della Sea;
l'obiettivo della salvaguardia dell'unicità di questo grande gruppo imprenditoriale è l'unica reale tutela in un mercato senza regole;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dichiarava in risposta alla interrogazione, citata in precedenza, quanto segue: «Ad ogni modo assicuro, nei concludere, che il Governo continuerà a seguire con la massima attenzione il prosieguo della vicenda che ha coinvolto Sea Handling consapevole delle possibili ripercussioni sui profili occupazionali e di operatività dei servizi degli aeroporti milanesi» –:
di quali informazioni sia a conoscenza il Governo e in che modo il Ministero si stia adoperando per tutelare gli oltre 2.000 posti di lavoro a rischio con il fallimento della Società SEA Handling. (5-02503)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

impresa

licenziamento collettivo

sicurezza del posto di lavoro

aeroporto

soppressione di posti di lavoro