ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02500

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
24/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/04/2014
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 24/04/2014
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2014

DISCUSSIONE IL 24/04/2014

SVOLTO IL 24/04/2014

CONCLUSO IL 24/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02500
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   VACCA, LUIGI GALLO, MARZANA, CHIMIENTI, SIMONE VALENTE, BATTELLI e BRESCIA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente iniziative finalizzate all'innovazione metodologica-diattica, sancisce che Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, promuove progetti in ambito nazionale, regionale e locale, volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, l'integrazione fra sistemi formativi, i processi di continuità e orientamento. Riconosce altresì progetti d'iniziative innovative delle singole istituzioni scolastiche riguardanti gli ordinamenti degli studi;
   l'articolo il del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, stabilisce che i progetti devono avere una durata predefinita e devono indicare con chiarezza gli obiettivi; quelli attuati devono essere sottoposti a valutazione dei risultati, sulla base dei quali possono essere definiti nuovi curricoli e nuove scansioni degli ordinamenti degli studi;
   l'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, stabilisce una quota di flessibilità dei curricolo riservata alle istituzioni scolastiche;
   il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, concernente la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, stabilisce con l'articolo 2, che i percorsi liceali hanno durata quinquennale;
   il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, concernente il riordino degli istituti tecnici, stabilisce con l'articolo 2, che i percorsi degli istituti tecnici hanno durata quinquennale;
   l'atto di indirizzo del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in data 4 febbraio 2013 indica nella priorità n. 5, punto c), di adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei;
   nello stesso atto si afferma che «occorre superare la maggiore durata del corso di studi in Italia procedendo alla relativa riduzione di un anno in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento della qualità e della quantità dell'offerta formativa, ampliando anche i servizi di istruzione e formazione»;
   quanto affermato nell'atto di indirizzo non è supportato da alcuno studio o dato per quanto riguarda la durata del percorso formativo e non vi è traccia né richiamo ad alcun documento che indichi come il percorso formativo della scuola dell'obbligo possa essere ridotto di un anno;
   da quanto affermato nell'atto di indirizzo si evince chiaramente che l'obiettivo principale è la riduzione del numero di insegnanti necessari nella scuola dell'obbligo in una ottica di risparmio;
   in data 1o marzo 2013 l'IIS Majorana di Brindisi, l'ITE Tosi di Busto Arsizio, l'IS Anti di Verona hanno richiesto l'attivazione di un progetto di innovazione che prevede la riduzione di un anno del percorso formativo quinquennale della scuola secondaria di II grado;
   il Ministero dichiara il progetto idoneo a sperimentare la previsione della riduzione del percorso della scuola secondaria di II grado;
   non vi è traccia nel portale del Ministero del decreto ministeriale con cui il Ministro autorizza per un quadriennio l'attivazione in rete, per l'IIS Majorana di Brindisi, l'ITE Tosi di Busto Arsizio, l'IS Anti di Verona, di un progetto di innovazione didattica a decorrere dall'anno 2014/2015 che prevede l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità;
   non essendo disponibile il decreto, non vi è, quindi, alcuna possibilità di prendere in esame il progetto di sperimentazione;
   con decreto ministeriale del 5 novembre 2013 il Ministro autorizza per un quadriennio l'attivazione in rete, il liceo ginnasio statale «Quinto Orazio Flacco» di Bari, di un progetto di innovazione metodologico-didattica a decorrere dall'anno 2014/2015 che prevede l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità;
   il progetto del liceo ginnasio statale «Quinto Orazio Flacco» di Bari denominato «Liceo Classico Internazionale» prevede, secondo quanto dichiarato dal dirigente scolastico dell'istituto stesso, un modello di curricolo orientato alla interculturalità, sperimentando modalità di insegnamento simili a quelle dei partner internazionali e sostenute da una diffusa utilizzazione delle nuove tecnologie offrendo risposte culturali ed una proposta formativa in una area geografica aperta all'internazionalità, qualificando la polivalenza culturale delle scuole liceali;
   il Ministero dichiara il progetto idoneo a sperimentare la previsione della riduzione del percorso della scuola secondaria di II grado, mentre in realtà, il progetto è rivolto solo ad uno specifico ambito formativo e non può in alcun modo essere genericamente considerato come valente ai fini della riduzione del percorso della scuola secondaria di II grado da cinque a quattro annualità;
   il sottoscritto interrogante ha avuto non poche difficoltà a reperire il progetto allegato al decreto ministeriale del 5 novembre 2013;
   sul portale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca non sono reperibili i decreti ministeriali che riguardano la sperimentazione dei percorsi di studi per le scuole secondarie di II grado attraverso l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità –:
   quante autorizzazioni siano state rilasciate per l'attivazione in rete di progetti di innovazione metodologico-didattica che prevede l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità;
   per quale motivo sul portale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca non siano reperibili i decreti ministeriali che riguardano la sperimentazione dei percorsi di studi per le scuole secondarie di II grado attraverso l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, prima di avviare progetti di sperimentazione che prevedono l'abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità, che sia opportuno un coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti. (5-02500)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02500

  In relazione a quanto prospettato con l'atto parlamentare in discussione, desidero anzitutto assicurare che sulla materia dei progetti di innovazione metodologico-didattica che prevedono l'attivazione di percorsi quadriennali di scuola secondaria di secondo grado sperimentali, è in corso un approfondimento al fine sia di verificare l'affidabilità dell'innovazione in argomento, sia di garantire la trasparenza delle procedure anche mediante modalità che prevedano una maggiore apertura da parte dell'amministrazione.
  Ricordo che tali progetti sono realizzati ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche), il quale prevede in particolare che gli stessi sono volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, l'integrazione fra sistemi formativi, i processi di continuità e orientamento.
  Inoltre, con i decreti autorizzativi delle sperimentazioni i competenti Uffici scolastici regionali sono chiamati a costituire specifici comitati tecnico-scientifici che provvederanno annualmente a valutare gli esiti dei progetti di innovazione, di cui il Ministero potrà fornire puntuale documentazione.
  In ogni caso, la sperimentazione dovrà garantire agli alunni, anche mediante il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa consentita dall'autonomia scolastica, il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti per il quinto anno della scuola secondaria superiore.
  In merito al numero di progetti di innovazione relativi all'attivazione di percorsi quadriennali di scuola secondaria di secondo grado, informo che per il corrente anno scolastico sono state autorizzate tre sperimentazioni che riguardano gli istituti paritari «Olga Fiorini» di Busto Arsizio, «San Carlo» di Milano e «Guido Carli» di Brescia. Per l'anno scolastico 2014/2015 saranno attivati, oltre ai tre progetti segnalati dall'Onorevole interrogante, quelli relativi agli istituti statali «Orazio» di Bari, «Garibaldi» di Napoli e «Telesi@» di Telese Terme, e quelli proposti dagli istituti paritari «Esedra» di Lucca e «Visconti» di Roma.
  Inoltre, è in corso la fase istruttoria di valutazione per analoghe proposte presentate da altre istituzioni scolastiche, sia statali che paritarie.

Classificazione EUROVOC:
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