ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: TENTORI VERONICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 27/03/2014
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 27/03/2014
PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 27/03/2014
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/03/2014
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2014

SOLLECITO IL 16/04/2014

SOLLECITO IL 25/06/2014

SOLLECITO IL 09/09/2014

SOLLECITO IL 12/02/2015

SOLLECITO IL 02/07/2015

SOLLECITO IL 15/10/2015

SOLLECITO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02494
presentato da
TENTORI Veronica
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   TENTORI, TERROSI, FRAGOMELI, PASTORINO, MARIANI e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   i lavori di captazione delle acque, la loro canalizzazione in condotte forzate, la costruzione delle mini e micro centrali idroelettriche – di potenza inferiore ad 1 megawatt – insistono in gran parte su territori alpini di grande naturalità e di fragilità idrogeologica;
   la potenza complessiva generata dagli impianti mini e micro idroelettrici attualmente in essere incide in percentuale inferiore al 2 per cento della produzione energetica nazionale, nonostante questi rappresentino la grande maggioranza degli impianti esistenti, non producendo quindi vantaggi significativi dal punto di vista energetico;
   in particolare sui territori dei comuni della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera in provincia di Lecco si evidenzia un consistente numero di centrali idroelettriche di piccole dimensioni, in via di costruzione o richieste, la cui completa realizzazione potrebbe comportare come conseguenza che decine di chilometri di torrenti si troverebbero praticamente in secca con l'acqua che scorrerà all'interno di una tubazione, provocando alterazioni importanti nella vita del corso d'acqua e del suo bacino nei vari aspetti ambientali, naturalistici, idrogeologici, antropici e faunistici, paesaggistici, climatici, produttivi legati all'attività agro-silvo-pastorale e turistica;
   il consiglio provinciale del 17 marzo 2014 ha approvato all'unanimità una mozione congiunta sul rilascio delle concessioni di derivazioni idroelettriche per la costruzione di micro e mini centrali idroelettriche al fine di prevedere l'elaborazione di un piano di bilancio idrico provinciale e di dare indicazioni e mandato al competente ufficio provinciale circa lo studio e l'adozione di schemi rigorosi che disciplinino in modo unitario i criteri di istruzione delle pratiche, la verifica, i controlli, e tutti gli ulteriori aspetti sotto il profilo ambientale sul rilascio delle autorizzazioni per captazioni idriche ai fini di derivazioni idroelettriche;
   il previsto rilascio del solo «deflusso minimo vitale» (l'acqua residua lasciata all'interno dell'asta del torrente) ad oggi quantificato in 50 litri secondo non sembra sufficiente per i torrenti montani a risolvere il rapporto tra derivazioni idroelettriche e salvaguardia del paesaggio;
   torrenti privati del flusso naturale dell'acqua, nel tempo, possono incorrere in un'anomala sedimentazione di detriti, arbusti e melma all'interno dell'asta del torrente che vanno a creare situazioni di estremo pericolo nel caso di piene ed inoltre senza una corretta politica di regolamentazione delle portate d'acqua alcuni tratti dei fiumi potrebbero essere interessati da impatti sulle specie dell'ittiofauna, con il deterioramento degli habitat e la perdita di specie di fauna e flora tipiche degli ambienti ripariali;
   gli incentivi statali previsti sembrano generare convenienza economica esclusivamente per i soggetti privati che realizzano tali impianti che, data la produzione di energia estremamente modesta, sarebbero altrimenti poco sostenibili sia dal punto di vista tecnico che economico, generando invece per le comunità locali danni ambientali e depauperamento del paesaggio, in particolare una volta che tali impianti saranno dismessi conclusa la produzione redditizia;
   il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 ha recepito la direttiva acque 2000/60/CE che stabilisce che ogni corpo idrico superficiale debba conseguire l'obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato di «buono» entro il 22 dicembre 2015 e che debba essere mantenuto, dove già esistente, lo stato «elevato» attraverso una classificazione basata soprattutto sulle componenti ecosistemiche degli ambienti acquatici e privilegiando gli elementi biologici –:
   se ritenga opportuno condurre un'analisi in merito all'attuale utilità ed efficacia degli incentivi previsti per la costruzione e la gestione di micro e mini-impianti di produzione idroelettrica, valutando se mantenerli in essere, ridurli o non più rinnovarli, e considerando altresì la possibilità di introdurre incentivi economici maggiori per la costruzione e la gestione di mini e micro-centrali idroelettriche realizzate nell'ambito delle reti acquedottistiche, usando pertanto acque già canalizzate e/o intubate;
   se ritenga opportuno prevedere nuove norme di carattere generale e vincolante in merito alla realizzazione di micro e mini centrali idroelettriche, tenendo in considerazione gli aspetti di tutela paesaggistico-ambientale ed idrogeologica del territorio;
   se intenda valutare l'opportunità di promuovere una moratoria sui territori citati in premessa nel rilascio delle nuove concessioni e dei nuovi prelievi idrici finalizzati alla produzione di energia elettrica, per consentire ai competenti soggetti territoriali di costruire attraverso l'adozione di strumenti di propria competenza un equilibrio condiviso tra la necessità di utilizzo della risorsa idrica per produrre energia e la salvaguardia del territorio. (5-02494)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

produzione d'energia

inquinamento dei corsi d'acqua

industria elettrica

utilizzazione dell'acqua

energia idroelettrica

impianto idroelettrico

idrologia

gestione delle acque

protezione delle acque