ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00678
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 27/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
14/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/03/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/03/2017
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2014

SOLLECITO IL 29/01/2015

DISCUSSIONE IL 14/03/2017

SVOLTO IL 14/03/2017

CONCLUSO IL 14/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02492
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   BINETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la Corte costituzionale ha recentemente «bocciato» la legge Fini-Giovanardi considerandola incostituzionale;
   la questione di legittimità della legge era stata sollevata dalla Cassazione per violazione dell'articolo 77 della Costituzione, perché nel 2006 nella norma di conversione, afferma la Corte, furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto;
   la legge Fini–Giovanardi equiparando droghe leggere e pesanti, prevedeva sanzioni analoghe per l'uso e lo spaccio di entrambe;
   questa decisione fa rivivere la legge Iervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993, che prevede invece pene più basse per le droghe leggere;
   la legge Iervolino–Vassalli punisce con l'arresto e il carcere sia lo spaccio di cannabis che quello di altri tipi di droghe, ma non precisa quale sia la quantità di sostanza che fa scattare la sanzione penale e prevede tabelle diverse per classificare le cosiddette droghe leggere e pesanti;
   Francis S. Collins, direttore del National Institutes of Health (Nih), una delle massime autorità di ricerca negli Stati Uniti, ha sollevato preoccupazioni verso la legalizzazione della marijuana che sta prendendo piede negli Stati Uniti dove due Stati, il Colorado e lo Stato di Washington, l'hanno già legalizzata; altri Stati stanno considerando la legalizzazione delle droghe leggere o la loro decriminalizzazione per uso medico o ricreazionale;
   Collins ha sottolineato che l'uso regolare di marijuana in adolescenti, in particolare in adolescenti sotto i 18 anni, ha un impatto significativo per tutta la vita sul cervello portando a una tossicità associata a una perdita media di circa 10 punti di quoziente di intelligenza (IQ), cioè una perdita di capacità cognitiva;
   Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell'istituto tumori di Aviano, citando uno studio del direttore dei Nih, Francis Collins, ha lanciato l'allarme sui pericoli derivanti dalla legalizzazione di queste sostanze, tra le altre ragioni perché «il fumo di cannabis può portare ad un maggiore rischio di cancro al polmone»;
   un lavoro statunitense pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, riporta danni neurologici delle cosiddette droghe leggere suggerendo un effetto neurotossico della cannabis nel cervello degli adolescenti, cervello che è in fase di sviluppo; un recente studio condotto dalla British Lung Foundation dimostra che il fumo della cannabis aumenta anche il rischio del tumore del polmone –:
   quali iniziative intenda assumere per intensificare le misure di prevenzione nei confronti degli adolescenti per evitare una possibile banalizzazione nell'uso e nel consumo delle cosiddette droghe leggere, che lascia pensare ad una presunta differenziazione di pericolosità dei vari tipi di sostanza. (5-02492)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 14 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02492

  Il Ministero della salute segue costantemente, e con la necessaria attenzione, le problematiche connesse alla diffusione ed all'uso delle sostanze indicate nell'interrogazione parlamentare in esame.
  Invero, questo Ministero pone la medesima attenzione, sotto il profilo delle strategie di prevenzione, alle droghe leggere e a quelle pesanti, poiché tutte le droghe, dal punto di vista chimico-farmacologico, hanno natura psicotropa: tale, cioè, da agire, per quanto con diversa intensità, sul sistema nervoso centrale, e da indurre in chi le assume stati di alterazione della percezione sensoriale e delle capacità cognitive.
  La intensità degli effetti, e di conseguenza, il danno e la pericolosità connessa alle droghe, dipende prima di tutto dal tipo di sostanza, nonché da una serie di altri fattori, come la concentrazione del principio attivo, le modalità di assunzione, la presenza concomitante di altre sostanze psico-attive, o di sostanze aggiunte nel confezionamento, che possono avere effetti negativi sulla salute. Inoltre, anche tenuto conto degli elementi sopra citati, non è facilmente quantificabile il potenziale di induzione alla dipendenza dei diversi preparati.
  Tutti questi elementi non sono controllabili nell'ambito delle attività illecite di diffusione delle droghe, indipendentemente dal tipo di sostanza.
  Si consideri, inoltre, la recente diffusione di nuovi derivati sintetici della Cannabis (tetraidrocannabinoidi), che hanno un effetto potenziato sul sistema nervoso e su altri organi e apparati, difficilmente quantificabile, con rischi molto gravi per la salute e l'equilibrio psico-fisico dei consumatori.
  Sul fronte della prevenzione dell'uso delle droghe, soprattutto nelle fasce giovanili, il Ministero della salute rivolge particolare attenzione allo sviluppo di adeguati interventi, anche attraverso gli atti di programmazione generale, come i Piani Nazionali di Prevenzione.
  Infatti, la prevenzione riveste un ruolo essenziale nell'arginare il fenomeno della dipendenza da sostanze d'abuso.
  In sintesi, viene raccomandato lo sviluppo di programmi di prevenzione delle sostanze d'abuso nelle scuole medie di primo e secondo grado e nei luoghi di aggregazione giovanile, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e le Agenzie educative.
  Si punta, inoltre, a definire strategie integrate focalizzate sia sulla potenzialità delle capacità personali (ad esempio competenze socio-emotive e relazionali) sia su azioni di conferma e di rinforzo dell'ambiente di vita, attraverso i metodi cosiddetti « life skills education» e « peer education», poste in essere dagli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle AASSLL e dai Sert.
  Si tratta cioè di diffondere un approccio educativo centrato sul potenziamento dei fattori positivi e sul protagonismo dei giovani, teso a sviluppare le capacità personali in termini di autostima, auto efficacia e resilienza.
  Per gli interventi sui fattori determinanti ambientali, le strategie indicate sono quelle che mirano alla «de-normalizzazione» dell'uso di sostanze nel quadro di un approccio complessivo di promozione della salute.
  Riguardo agli interventi di prevenzione selettiva l'obiettivo è di migliorare le capacità di identificazione precoce dei soggetti ad elevato rischio (cosiddetti vulnerabili), così da consentire la loro presa in carico per un percorso formativo specifico.
  Gli interventi di prevenzione indicata mirano ad interrompere il percorso di consumo individuale già intrapreso, nell’«area grigia» tra l'uso e l'abuso.
  In questo ambito può risultare di aiuto l'intervento e il « counselling breve», nei contesti della medicina di famiglia e nel settore lavorativo, a cura del medico del lavoro, a vantaggio dei lavoratori vulnerabili in quanto consumatori di sostanze stupefacenti o di alcolici, previa una specifica formazione degli operatori, nonché interventi appropriati nei luoghi di maggior consumo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rischio sanitario

stupefacente

sostanza psicotropa

giovane