ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02454

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/03/2014
Stato iter:
31/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/07/2014
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/03/2014

DISCUSSIONE IL 31/07/2014

SVOLTO IL 31/07/2014

CONCLUSO IL 31/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02454
presentato da
IANNUZZI Tino
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   TINO IANNUZZI. — Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
   il direttore generale dell'azienda sanitaria locale (ASL) di Salerno ha approvato la deliberazione n. 106 del 4 febbraio 2014 – recante l'esecuzione del decreto n. 82 del 2013 del Commissario per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario cui è sottoposta la regione Campania – con la conseguente proposta di riconversione dei quattro presidi ospedalieri di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide;
   tale proposta comporta la drastica riduzione del 50 per cento circa dei posti letto riservati alla rianimazione ed alla terapia intensiva, nonché del 41 per cento circa dei posti letto assegnati alla Cardiologia – UTIC;
   né, tantomeno, a fronte di questa drastica riduzione dei posti letto, sono state previste adeguate e congrue soluzioni alternative e/o sostitutive e/o compensative, creando così nei fatti un grave e pesante deficit di assistenza sanitaria ed ospedaliera per i cittadini;
   ne discendono rischi molto forti e pericolosi per la tutela, per il rispetto e per la conservazione degli indispensabili e doverosi livelli minimi ed essenziali di assistenza (LEA) alle persone, fissati dalla legislazione vigente;
   il progetto di riconversione ospedaliera in parola aggrava la carenza dei posti letto attribuiti alle strutture ospedaliere, ubicate nell'area geografica a sud della città di Salerno; con una dotazione attuale di soli 328 posti letto per le patologie acute rispetto ad una popolazione pari a circa 300.000 abitanti nel bacino territoriale servito dai quattro ospedali. Ne discende un coefficiente assolutamente basso nel riparto fra popolazione residente/posti letto, pari a 1.32 posti letto per mille abitanti; mentre a livello nazionale, tenuto conto delle elaborazioni del Siveas (Servizio nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria, istituito con decreto 17 giugno 2006 presso il Ministero della salute) lo standard di riferimento è di 3,7 posti letto per mille abitanti, definito dal Patto per la Salute 2010-2012 e confermato dalla normativa fissata dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, che ha convertito il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 (la cosiddetta Legge Balduzzi), la cui disciplina risulta, quindi, violata nella fattispecie;
   fra l'altro, nella riunione congiunta fra il tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali ed il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) con la regione Campania, svoltasi il 27 novembre 2013, sono state espressamente poste alla struttura commissariale per la sanità in Campania diverse prescrizioni, alle quali è stata subordinata l'approvazione del Programma operativo 2103-2015. Fra tali prescrizioni rientra la necessità di procedere alla ridefinizione della rete ospedaliera pubblica e privata per acuti e post-acuti, con individuazione analitica del numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, DH e ordinari, unità operative;
   la medesima deliberazione della ASL Salerno n. 106/2014 contiene, per ognuno dei quattro presidi ospedalieri in oggetto, la modifica della dotazione organica, della quale peraltro sono indicati solo i dati finali e non quelli specifici di dettaglio per le singole unità operative; ne consegue la messa in mobilità di ben 287 dipendenti (pari al 23 per cento dell'attuale dotazione complessiva dei quattro presidi), senza alcuna valutazione di fabbisogni, carichi di lavoro, numero e qualità delle prestazioni e senza che sia stata attivata alcuna azione informativa verso le forze sindacali e le istituzioni locali;
   il provvedimento richiamato della direzione generale intende, quindi, fornire una attività di assistenza ospedaliera con la riduzione di circa il 6 per cento di posti letto e del 23 per cento di personale, nonostante che i predetti presidi ospedalieri, a causa del blocco del turnover in atto nella regione Campania, già registrano sensibili carenze di personale, con il ricorso quanto mai oneroso ad orario aggiuntivo;
   i sindaci di Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide ed il commissario prefettizio di Battipaglia, in piena sintonia con le forze sindacali, hanno proposto, alla unanimità, un progetto di riordino degli ospedali con il mantenimento quali-quantitativo di tutte le strutture destinate ad attività emergenza e con interventi comportanti la riduzione dei posti letto nelle strutture dedicate esclusivamente ad attività di elezione; alla luce di questa proposta, sarebbero raggiunti i medesimi obiettivi di risparmio economico e di razionalizzazione assistenziale, evitando la messa in mobilità del personale ed incidendo, invece, significativamente sui costi del lavoro aggiuntivo. Le medesime autorità hanno sollecitato un intervento dell'ASL di riequilibrio territoriale nella distribuzione dei posti letto a tutela dell'area collocata a sud della città di Salerno, tenendo conto, in particolare, del numero di abitanti che si registra nel bacino di utenza dei quattro Ospedali surrichiamati. Tali proposte non sono state prese in considerazione dalla ASL di Salerno;
   il progetto dell'ASL Salerno, fra l'altro, non elimina la duplicazione delle funzioni ospedaliere;
   tutti e quattro i presidi ospedalieri offrono sostanzialmente le medesime prestazioni sanitarie, senza interventi di caratterizzazione specialistica;
   il provvedimento in contestazione ha creato grave allarme sociale nelle comunità interessate, sia per i rischi di insostenibile carenza assistenziale nell'ambito delle attività di emergenza, sia per le ricadute occupazionali molto negative –:
   quali siano le iniziative che il Ministero della salute intende attivare – nell'esercizio delle sue competenze istituzionali e considerato che la Campania rientra fra le regioni sottoposte a commissariamento per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario – in merito alla vicenda sopra descritta, al fine di tutelare la salute dei cittadini ed in particolare di assicurare la doverosa ed imprescindibile salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e delle prioritarie prestazioni di emergenza nell'ambito del territorio vasto e densamente popolato, ubicato a sud della città di Salerno, nel rispetto del diritto alla salute, oggetto di prioritaria tutela costituzionale. (5-02454)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02454

  Ai fini della risposta all'atto ispettivo in esame, questo Ministero ha richiesto e sollecitato gli elementi di competenza delle Autorità sanitarie locali, peraltro non ancora pervenuti.
  L'interrogazione parlamentare in esame richiama la deliberazione n. 106 del 4 febbraio 2014 del direttore generale dell'ASL di Salerno, recante una «proposta/piano» di riconversione dei quattro presidi ospedalieri di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, in attuazione del decreto del commissario ad acta n. 82 del 2013.
  La proposta contenuta nella deliberazione n. 106 del 4 febbraio 2014 prevede, tra l'altro, la riduzione dei posti letto riservati alla rianimazione e alla terapia intensiva e dei posti letto assegnati alla cardiologia e, altresì, un accorpamento funzionale su quattro diversi presidi ospedalieri anziché su un'unica struttura.
  Tuttavia, ad oggi non risultano trasmessi ai Ministeri affiancanti, per il prescritto parere, gli atti del commissario ad acta concernenti l'accoglimento o meno della proposta in questione.
  Per quanto riguarda, più in generale, la tematica relativa alla riconversione dei presidi ospedalieri di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, il Ministero della salute ricorda che, in base a quanto disposto dalla delibera n. 49/2010, recante «Riassetto della rete ospedaliera e territoriale, con adeguati interventi per la dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza e di efficacia», e dalla delibera n. 73/2011, recante «Approvazione del Piano attuativo dell'Azienda sanitaria locale di Salerno con prescrizioni», i predetti presidi ospedalieri «confluiranno in un'unica struttura ospedaliera la cui realizzazione è da prevedersi nel programma di interventi per l'edilizia sanitaria (ex articolo 20 della legge n. 67 del 1988)».
  La struttura sarà denominata Presidio Ospedaliero Unico della Valle del Sele, previsto come struttura di II livello della rete dell'emergenza, e quale hub di 1o livello per l'emergenza cardiologica e per l'ictus cerebrale, con un numero di posti letto pari a 261 ordinari e 67 in regime di day hospital.
  Con la delibera n. 82/2013 è stato approvato il Programma Operativo (P.O.) 2013-2015, successivamente modificato ed integrato dalla delibera n. 18/2014, nel quale si precisa che, attraverso un percorso condiviso con le aziende sanitarie, si è effettuato il processo di identificazione degli obiettivi del programma degli investimenti in edilizia ed in tecnologie, con le risorse di cui all'articolo 20 della legge n. 67 del 1988.
  In conseguenza di ciò, la realizzazione dell'ospedale della Valle del Sele è stata programmata tra gli obiettivi non prioritari.
  Nel P.O. 2013-2015 si prevede, pertanto, che «l'Azienda Sanitaria Locale di Salerno dovrà proporre una nuova organizzazione delle strutture interessate dai processo di accorpamento, tenendo conto comunque della destinazione ad esse attribuita, come previsto nella programmazione approvata dalla delibera n. 49/2010, ed in particolare, per quanto concerne l'accorpamento dei presidi di Eboli e Battipaglia, che è previsto conservino il ruolo di presidi ospedalieri inseriti nella rete dell'emergenza-urgenza, di provvedere con tempestività a realizzare l'accorpamento delle funzioni».
  I tavoli di monitoraggio del piano di rientro della Regione Campania, nella riunione del 27 novembre 2013, hanno ritenuto adeguatamente impostato il programma operativo 2013-2015, subordinatamente alle prescrizioni di cui al medesimo verbale.
  Nell'ambito di tale verbale, non sono contenute prescrizioni in ordine all'azione concernente la «Dismissione e riconversione delle strutture ospedaliere di piccole dimensioni o con ridotta attività».
  In merito alla ridefinizione della rete ospedaliera destinata ad acuti e post acuti (azione 14.1.4), è stata formulata la seguente prescrizione: «è necessario procedere, entro tempi programmati, alla ridefinizione della rete pubblica e privata per acuti e post acuti, con individuazione analitica dei numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, DH e ordinari, unità operative (nel rispetto delle indicazioni degli standard nazionali). È necessario che al programma operativo venga allegato un quadro organico della situazione e di quanto previsto dalla normativa regionale vigente in materia, viste le numerose modifiche apportate alla delibera n. 49/2010».
  Nelle premesse della delibera n. 18 del 2014, con il quale sono state approvate le modifiche ed integrazioni al programma operativo 2013-2015, il commissario ad acta ha scritto di voler adempiere alle richieste presentate dai Ministeri competenti.
  Ciò premesso, in ordine allo stato di attuazione dell'azione 14.1.1, questo Ministero ha chiesto informazioni dettagliate alla struttura commissariale, la quale, lo scorso 16 giugno, ha comunicato la sospensione del progetto di accorpamento, a causa di problematiche tuttora in corso di istruttoria.
  Per completezza, si precisa che la rete ospedaliera dell'ASL di Salerno, delineata dalla programmazione regionale approvata dalle delibere n. 49/2010 e n. 73/2011, prevede un indice di 3,33 posti letto per mille abitanti, di cui 0,56 dedicati alla riabilitazione e lungodegenza, con una conseguente riduzione di 224 posti letto pubblici (da 2.936 a 2.712) e 127 privati provvisoriamente accreditati (da 1.102 a 975), per un totale di 351 posti letto.
  La dotazione regionale complessiva di posti letto, programmata dalla citata delibera n. 49/2010, è pari a 3,3 posti letto per 1000 abitanti, di cui 0,5 per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie.
  A tal riguardo, metto a disposizione dell'On.le interrogante la Tabella A, relativa ai posti letto pubblici e privati complessivi dell'ASL di Salerno, e l'indice di posti letto per 1.000 abitanti, per gli anni 2011-2013.
  Dalla Tabella A si evince che la riduzione dei posti letto è stata effettivamente pari a 253 (anni 2012-2013); il tasso si è stabilizzato su 3,41 posti letto per 1.000 abitanti.
  Del pari, metto a disposizione la Tabella 1, recante i dati relativi ai posti letto dal 2011 al 2013 in degenza ordinaria e in day hospital/day surgery dei 5 presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Agropoli, di cui era programmato l'accorpamento nel Presidio Ospedaliero Unico della Valle del Sele.
  Lascio anche la Tabella 2, recante la dotazione di posti letto relativamente alle discipline di cardiologia, terapia intensiva ed unità coronarica, dei presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli, Battipaglia, Agropoli, ed il totale complessivo dell'ASL di Salerno.
  Da ultimo, lascio la Tabella 3, recante il dettaglio della dotazione di posti letto, relativamente alle discipline di cardiologia, terapia intensiva ed unità coronarica, delle singole strutture ospedaliere che fanno capo all'ASL di Avellino, ed il totale complessivo relativamente alla stessa ASL di Avellino.

Tabella A

.

.

.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SALERNO,SALERNO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

Campania

diritto alla salute

debito

servizio sanitario

istituto ospedaliero

sanita' pubblica