ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 195 del 21/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/03/2014
Stato iter:
07/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/05/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 07/05/2014
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/03/2014

DISCUSSIONE IL 07/05/2014

SVOLTO IL 07/05/2014

CONCLUSO IL 07/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02429
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195

   CENNI, OLIVERIO, TERROSI, CARRA, TENTORI, COVELLO, VENITTELLI e ANTEZZA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   nel mese di ottobre 2013 una delicata indagine condotta dalla Guardia di finanza presso i Centri di assistenza agricola sull'intero territorio nazionale, ha portato al sequestro di circa 50.000 fascicoli di aziende agricole vere o presunte riguardanti irregolarità nella percezione dei contributi politica agricola comune;
   fra le ipotesi di irregolarità riscontrate due sarebbero le più ricorrenti ovvero 8.000 aziende avrebbero dichiarato contratti di affitto o comodato d'uso con persone decedute, 7.000 casi si riferiscono a aziende che avrebbero denunciato terreni in realtà di proprietà di enti pubblici, per altri si tratterebbe solo di piccole irregolarità amministrative che non si configurerebbero come vere e proprie violazioni di legge (ad esempio, successioni prolungatesi nel corso degli anni prima della definizione);
   nella vicenda risultano coinvolti anche cinquecento soggetti che hanno inserito nella domanda per ottenere i contributi della politica agricola comune terreni confiscati alla criminalità organizzata;
   il sequestro ha portato come immediata conseguenza al congelamento dei contributi per tutte le aziende oggetto del sequestro dei fascicoli aziendali, ma a distanza di cinque mesi dall'avvenuto sequestro alle imprese interessate, a quanto consta agli interroganti, non sarebbe stato notificato alcun addebito o irregolarità dagli organi di polizia giudiziaria;
   le imprese agricole interessate stanno attualmente vivendo la pesante conseguenza del blocco dei pagamenti, quantizzato in oltre 290 milioni di euro, che va ad aggravare una situazione economica già molto pesante anche a seguito dei danni derivati da eventi atmosferici ripetuti che in molti casi ha distrutto oltre il 50 per cento della produzione;
   è indubbio che eventuali violazioni e abusi devono essere perseguiti, recuperando i contributi indebitamente percepiti ma è altrettanto necessario che si faccia chiarezza al più presto sulla vicenda per evitare che una sospensione così vasta e generalizzata di tutti i pagamenti rischi di penalizzare in modo grave e indiscriminato, e in qualche caso irreversibile, la condizione di imprese potenzialmente in regola o che risultino interessate da irregolarità non gravi;
   risulta all'interrogante che siano intercorse varie comunicazioni tra Agea e gli organi pagatori regionali al fine di concordare un unico metodo di verifica da effettuare nonché sulle decisioni necessarie al fine di giungere allo sblocco dei contributi, anche in virtù della vastità dei fascicoli sequestrati e degli organismi pagatori interessati;
   gli organismi pagatori di Emilia Romagna, Calabria, Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia, Trento e Bolzano, hanno trasmesso al direttore generale di Agea, al commissario straordinario della medesima Agenzia, al direttore delle politiche europee e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Blasi, al coordinatore delle regioni, ai CAA nazionali, una lettera, con la quale si richiamano le difficoltà e le proteste di molte imprese agricole segnalando la possibilità che buona parte delle proteste potrebbero evolvere «in contenziosi legali con l'accusa di abuso di potere e violazione delle norme sui procedimenti amministrativi, cui gli OP non avrebbero motivazioni per opporsi (a conferma si cita la recente ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria sezione misure di prevenzione, emanata il 21 gennaio 2014)»;
   al fine di scongiurare tale ipotesi, e fatte salve le situazioni di non conformità per le quali dovranno essere effettuati tutti i procedimenti dovuti attraverso sanzioni e recupero, gli organismi pagatori hanno chiesto di poter riprendere le attività di erogazione contestualmente alle verifiche documentali;
   la lettera chiede con forza di porre in essere ogni azione per poter stabilire definitivamente entro la data del 31 marzo 2014, se esistano i presupposti per proseguire il blocco (tramite comunicazione da parte degli organi giudiziari), oppure procedere allo sblocco dei pagamenti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda sopra esposta e delle determinazioni assunte da regioni ed organismi pagatori;
   se sia consapevole della gravità della situazione a seguito della quale le aziende agricole interessate rischiano il blocco delle proprie attività per effetto dei mancati pagamenti;
   quali siano, nel rispetto dell'autonomia delle autorità giudiziarie titolari dell'indagine, le indicazioni che intende assumere e fornire ad Agea in merito alla questione al fine di tutelare le imprese agricole che hanno agito correttamente o che sono interessate da irregolarità non gravi. (5-02429)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 maggio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02429

  L'interrogazione in titolo riguarda il blocco dei pagamenti di contributi di politica agricola comune disposto, nei confronti di talune aziende agricole, a seguito della cosiddetta «operazione bonifica», intrapresa dalla Guardia di finanza per verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura.
  Alla luce delle prime informazioni fatte pervenire al riguardo dalla predetta autorità nell'ottobre 2013 (prima del pagamento degli anticipi della domanda unica 2013 agli aventi diritto) sono state avviate le necessarie verifiche condotte sia dagli organismi pagatori, su un primo gruppo di produttori segnalati dalla Guardia di finanza, che direttamente dalla Guardia di finanza.
  Benché nel corso della riunione di coordinamento del Comitato dei direttori degli organismi pagatori tenutasi lo scorso 26 marzo, fosse già stata evidenziata la necessità di contemperare le esigenze cautelari scaturite dall’«operazione bonifica» nei confronti dei soggetti coinvolti, con il rispetto dei termini di pagamento fissati dalla normativa europea (in particolare quello del 30 giugno 2014 per la domanda unica), nonché ipotizzata la possibile ripresa delle erogazioni nei confronti delle aziende per le quali, entro una scadenza ragionevole, non fossero intervenuti nuovi e più circostanziati elementi atti a giustificare il mantenimento delle misure sospensive adottate, a seguito del recepimento dei primi esiti delle verifiche condotte dalla Guardia di finanza, è stato ritenuto opportuno privilegiare gli interessi finanziari pubblici.
  Tale decisione è scaturita tenendo altresì presente che i controlli, per il numero elevato dei soggetti interessati, avrebbero potuto trovare conclusione con ogni probabilità anche dopo la fine del corrente anno (con il rischio del mancato riconoscimento da parte dei servizi della Commissione europea degli importi dei relativi pagamenti in quanto effettuati oltre i termini comunitari), con la conseguenza di far gravare tali importi sul bilancio nazionale.
  Pertanto, ad oggi, può ritenersi superata la necessità di mantenere la sospensione cautelare delle erogazioni nei confronti dei soggetti interessati dall'indagine in oggetto, a meno che non siano emerse o non emergano notizie circostanziate, riscontrate direttamente dagli organismi pagatori nel corso delle verifiche da essi effettuate.
  Detti organismi sono comunque tenuti a proseguire i controlli delle posizioni segnalate e non ancora verificate, nonché a tenere in debita considerazione le eventuali successive comunicazioni della Guardia di finanza al fine di procedere, se del caso, al recupero degli importi erogati nelle more di dette verifiche.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA ( AGEA )

EUROVOC :

politica agricola comune

azienda agricola

amministrazione regionale

cessazione dei pagamenti

ente pubblico