ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 193 del 19/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: COPPOLA PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/03/2014
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 19/03/2014
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 19/03/2014
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 19/03/2014
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/03/2014
Stato iter:
29/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2014
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/10/2014
Resoconto COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/03/2014

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2014

DISCUSSIONE IL 29/10/2014

SVOLTO IL 29/10/2014

CONCLUSO IL 29/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02407
presentato da
COPPOLA Paolo
testo di
Mercoledì 19 marzo 2014, seduta n. 193

   COPPOLA, CATALANO, ROTTA, CRIVELLARI, BONACCORSI e LIUZZI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel 2008, con delibera n. 244/08/CSP, ha avviato il progetto italiano di monitoraggio della qualità degli accessi ad internet da postazione fissa, con l'intento di comparare la qualità delle prestazioni offerte da ogni operatore, relativamente ai profili/piani tariffari ADSL più venduti; il progetto ha anche l'obiettivo di offrire all'utente l'opportunità di valutare autonomamente la qualità dell'accesso ad internet dalla propria postazione fissa mediante software gratuiti;
   come si rileva dal sito internet dell'Autorità il software offerto per la valutazione certifica la qualità della connessione e, nel caso in cui l'utente rilevi valori inferiori a quanto indicato dall'operatore in contratto, costituisce prova di inadempienza contrattuale e può essere utilizzato come strumento di tutela da allegare al reclamo per sollecitare quantomeno il ripristino degli standard minimi e per esercitare la facoltà di recesso senza oneri ove non vengano conseguiti – a seguito di sollecito – i livelli di qualità previsti da contratto, non solo in termini di velocità di navigazione su internet, ma di prestazioni complessive della rete gestita dall'operatore che fornisce l'accesso;
   gli operatori sono tenuti a rendere disponibili, con aggiornamenti periodici, i valori degli indicatori specifici per ciascuna offerta derivati e misurati con le modalità previste dalla delibera n. 244/08/CS relativi alle due tipologie più diffuse di connessione per ciascuna regione; ad oggi è possibile avere accesso ai dati statistici forniti dai vari operatori solo per undici regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto;
   sono state riscontrate – nelle diverse aree del paese – sulla base delle statistiche comparative così ricavate – significative differenze tra i livelli di servizio internet dedotti in contratto – remunerati sulla base dei piani tariffari – e quelli effettivamente forniti agli utenti;
   è necessario garantire piena corrispondenza tra lo standard di servizio di rete internet previsto dai contratti e quello fornito agli utenti finali dagli operatori presenti sul territorio, anche mediante sanzioni irrogate agli operatori, in proporzione al divario tra il livello di servizio contrattualmente stabilito e quello accessibile agli utenti –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, in relazione a quanto descritto in premessa e per assicurare il massimo efficiente e non oneroso accesso ad internet su tutto il territorio nazionale; per superare il digital divide tra le diverse aree del paese; per elevare la qualità delle offerte di base allo stato della tecnica; per facilitare la possibilità per l'utente finale di verificare – in tutta Italia – la banda minima a disposizione per il servizio di accesso a internet. (5-02407)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02407

  Seguo personalmente con attenzione gli sviluppi delle tematiche relative ad internet ed al suo accesso da parte dei cittadini e colgo l'occasione di questo atto di sindacato ispettivo per esporre quanto segue.
  Riferisco sul 1o punto concernente la «possibilità per l'utente finale di verificare – in tutta Italia – la banda minima a disposizione per il servizio di accesso a internet».
  Come già ben riportato nel testo dell'interrogazione parlamentare, la Direzione Tutela dei Consumatori dell'AGCOM ha avviato, con propria delibera (n. 244/08/CSP), il progetto Misura Internet, di cui si possono trovare tutti i dettagli, nonché i risultati delle misurazioni effettuate, sul sito www.misurainternet.it. Tra gli aspetti qualificanti di tale intervento regolamentare, occorre evidenziare sia l'attività di valutazione, sull'intero territorio nazionale, delle effettive prestazioni dell'accesso a Internet, sia l'introduzione di sistemi di valutazione delle prestazioni del servizio da parte della clientela finale.
  Il primo obiettivo dell'intervento consiste nel valutare, per i principali operatori del settore, a parità di condizioni operative, le prestazioni dell'infrastruttura che collega il terminale utente al nodo di accesso della rete, sulla base di indicatori standard definiti dall'Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni (ETSI). I risultati delle misurazioni ad esso associate, elaborate con approccio statistico, offrono uno strumento di confronto tra le prestazioni offerte dai diversi provider, consentendo all'utente di disporre di utili informazioni per comparare le offerte di mercato disponibili nell'area territoriale di interesse.
  Un secondo basilare obiettivo dell'intervento regolamentare è costituito dall'opportunità data all'utente, attraverso l'utilizzo di uno strumento software (Ne. Me.Sys.), di poter ottenere un certificato con valore legale che riporta tutte le informazioni dettagliate (key performance indicator) sulle prestazioni del proprio accesso alla rete Internet, e di verificare personalmente il rispetto degli impegni contrattuali del servizio da parte dell'operatore.
  I risultati delle misure effettuate con Ne.Me.Sys. possono essere confrontati con i valori indicati dal proprio operatore nella documentazione allegata all'offerta sottoscritta ed in una specifica tabella presente sul web (alla pagina https://www.misurainternet.it/ comparazione.php), dove vengono riportati per ogni operatore tutti i profili commerciali; per ogni profilo commerciale viene indicata la banda del profilo in download e la banda minima garantita in download, ovvero la «promessa» contrattuale relativa all'offerta sottoscritta.
  Ai sensi della precitata delibera (n. 244/08/CSP), è sufficiente che l'utente riscontri valori misurati peggiori rispetto a quelli oggetto di impegno contrattuale, pubblicati sui siti degli operatori e direttamente accessibili anche dal sito www.misurainternet.it, perché possa presentare un reclamo circostanziato all'operatore (entro 30 giorni dalla ricezione del risultato della misura ed altresì allegando il file pdf risultante). Tale reclamo può essere presentato, per i maggiori operatori, con un semplice click direttamente dall'area riservata dell'utente (con modifica regolamentare in corso di consultazione pubblica, tale meccanismo di invio del reclamo sarà presto reso obbligatorio per tutti gli operatori). Ove non riscontri, in seguito a una seconda misurazione tramite il software Ne.Me.Sys, il ripristino dei livelli di qualità del servizio, l'utente ha la facoltà di recedere gratuitamente dal contratto, evitando il pagamento di costi di recesso per la parte relativa al servizio di accesso a Internet da postazione fissa.
  Infine, con la delibera n. 414/14/CONS, l'AGCOM ha avviato una specifica consultazione pubblica al fine di introdurre ulteriori misure a tutela degli utenti nei casi di comprovata scarsa qualità della connessione ad internet, introducendo, accanto al diritto di recesso gratuito anche l'opzione del cambio gratuito dell'offerta sottoscritta, permettendo così di adeguare i costi alla qualità dell'offerta (downgrade gratuito).
  Per quanto concerne poi il piano nazionale banda larga per l'azzeramento delle differenze nell'accesso e fruizione delle infrastrutture digitali è in fase di completamento. Sono aperti cantieri e in avvio bandi di gara per 602 milioni di euro, al fine di abilitare 2 milioni di cittadini ancora esclusi dal servizio a banda larga di base. Si tratta di attività a completamento di un Piano iniziato nel 2009 per il quale Governo e Regioni hanno già finanziato 504,6 milioni di euro portando la banda larga già a 4 milioni di italiani.
  L'importanza strategica del Piano è ribadita a livello nazionale, locale e comunitario, e pertanto è massimo l'impegno di portarlo a termine. Il MiSE è al riguardo coinvolto nella gestione delle procedure e dei controlli di primo e secondo livello verso le Regioni e la Commissione Europea.
  Per quanto riguarda l'attuazione del Piano Strategico banda ultra larga, volto a garantire entro il 2020 almeno 30 Mbps al 100 per cento dei cittadini e favorire sottoscrizioni a servizi a 100 Mbps per il 50 per cento della popolazione, oltre ai bandi in essere con i fondi della programmazione 2007/2013 il Governo sta elaborando la strategia che si basa sull'uso di fondi 2014-2020 che ci consentirà di raggiungere gli obiettivi dell'Agenda Digitale europea.

Classificazione EUROVOC:
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divario digitale