ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 184 del 06/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
FAMIGLIETTI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 11/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/03/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02295
presentato da
ROSTAN Michela
testo presentato
Giovedì 6 marzo 2014
modificato
Martedì 11 marzo 2014, seduta n. 187

   ROSTAN, SCANU, SALVATORE PICCOLO, GIORGIO PICCOLO, MANFREDI, FAMIGLIETTI, VALIANTE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
tutta l’«Area Metropolitana» di Napoli, con maggiore incidenza nella zona-nord, specificatamente nell'area sulla quale insistono i comuni di Melito di Napoli, Casandrino, Caivano, Afragola, Napoli – quartiere Scampia, Grumo Nevano e Giugliano in Campania, è interessata da anni dal dilagante fenomeno della camorra, ovvero dall'insieme delle attività criminali organizzate ed impegnate in vari traffici illeciti (stupefacenti, prostituzione, contraffazione, usura, estorsioni, ecc...), con particolare influenza sul territorio campano, nazionale e, negli ultimi decenni, con evidenti proiezioni anche a livello internazionale;
la camorra, come noto, è considerata una delle maggiori piaghe del Meridione d'Italia, al tempo stesso causa ed effetto di gran parte dei problemi socio-economici della Campania;
il suo potere, dovuto anche ad appoggi di vario titolo, le consente, attualmente, il controllo delle più rilevanti attività economiche locali, in particolare modo nella provincia di Napoli;
oggi la camorra conta migliaia di affiliati divisi in oltre 200 famiglie attive in tutta la Campania;
si tratta di gruppi che si dimostrano molto attivi sia nelle attività economiche (infiltrazione negli appalti pubblici, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio di denaro sporco, usura e traffico di droga) sia sul fronte delle alleanze e dei conflitti tra le sue articolazioni territoriali (clan) che si sono manifestati sin dalla nascita del fenomeno stesso della camorra ed ancora oggi si verificano e vengono comunemente definiti «faide»;
durante le cosiddette faide, diventano molto frequenti omicidi e agguati di stampo intimidatorio tra i vari affiliati dei clan in conflitto;
una delle faide più violente scoppiate nel primo decennio del 2000, si è sviluppata nel biennio 2004-2005 ed è stata denominata «faida di Scampia»;
si è trattato, a mero titolo esemplificativo, di una vera e propria guerra tra bande, scoppiata all'interno di uno dei clan più radicati dell'area a nord di Napoli, quando alcuni affiliati di quest'ultimo hanno deciso di mettersi in proprio nella gestione degli stupefacenti, rivendicando così una propria autonomia e negando di fatto gli introiti al clan originario di appartenenza;
questa faida non è stata l'unica contesa tra clan sul territorio napoletano;
altre e numerose sono state le frizioni e gli scontri tra le decine di gruppi che si contendono le aree di maggiore interesse;
a cavallo tra il 2005 e il 2006 ha destato scalpore nella cittadinanza e tra le forze dell'ordine la cosiddetta «faida della Sanità», una guerra di camorra scoppiata tra lo storico clan Misso del rione Sanità nel comune di Napoli ed alcuni scissionisti capeggiati dal boss Salvatore Torino, vicino ai clan di Secondigliano;
durante quest'ultima faida, vi sono stati una quindicina di morti e diversi feriti nel giro di due mesi;
per quanto riguarda l'area a nord della città (quella da sempre maggiormente oppressa dai gruppi criminali), tra i quartieri di Secondigliano, Scampia, Piscinola, Miano e Chiaiano, resta sempre forte l'influenza del cartello camorristico detto Alleanza di Secondigliano;
nella vasta area metropolitana ormai urbanisticamente saldata alla città, sono numerose le zone in mano ai gruppi camorristici, non solo per quanto riguarda i campi «classici» nei quali opera un clan mafioso-camorristico (estorsioni, usura, traffico di droga), ma anche per quanto riguarda le amministrazioni comunali e le decisioni politiche (si vedano i numerosi comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche);
in questo vasto territorio, si è dovuto prendere atto, recentemente, anche del ritorno al fenomeno del cosiddetto contrabbando di sigarette, dovuto ai cambiamenti avvenuti all'interno di alcuni gruppi di camorra;
in particolare l'attività è risorta nell'area nord di Napoli, dove opera il gruppo formato dai Sacco-Bocchetti-Lo Russo, che ha recuperato parecchio spazio e si sta adoperando in questo settore, visto che i canali della droga sono controllati da altri gruppi, in particolare quello degli Amato-Pagano;
nel mentre che vi è la diffusione di tali giri di affari, sta assumendo dimensione estremamente preoccupanti una delle tante faide di camorra che si sono aperte negli anni tra i vari clan, e precisamente la cosiddetta seconda faida di Scampia;
iniziata nel 2012 e tuttora in corso, conta già diverse decine di vittime;
dall'inizio del 2014 ad oggi, sono stati commessi numerosi delitti definiti di stampo camorristico, nei comuni di Grumo Nevano, Caivano, Casandrino, Giugliano in Campania;
alla normale efferatezza degli omicidi, si è aggiunta una particolare liturgia di «esecuzione» operata dai sicari, i quali hanno carbonizzato i cadaveri delle vittime nelle auto in cui le stesse poco prima erano state assassinate;
tale metodologia di esecuzione ha lasciato sgomenta l'intera opinione pubblica, ed ha fortemente scosso la società civile e le comunità residenti nei comuni prima indicati;
un metodo, quello sopra descritto, che evidenzia una ritualità fortemente simbolica e manifesta una spregiudicatezza dei sicari, mista ad un assoluto spregio per le leggi, lo Stato, le istituzioni;
un fenomeno che richiama, per certi versi, alla mente della collettività, l'altrettanto tristemente noto rituale dei roghi tossici nella cosiddetta terra dei fuochi, con la differenza che mentre chi appicca i fuochi nei campi lo fa per smaltire rifiuti, chi ammazza e carbonizza le auto, lo fa per bruciare le persone;
un fenomeno per il quale è indispensabile la predisposizione di una immediata ed efficace strategia di contrasto, che argini il dilagare degli omicidi, consenta l'arresto degli autori materiali e mandanti degli stessi e porti ad un graduale ritorno alla normalità delle comunità residenti;
una strategia, in altre parole, necessaria anche per ridare fiducia e senso della «sicurezza» alla popolazione, sempre più messa a disagio dalla diffusioni di tali atti criminali –:
quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative il Ministro dell'interno intenda adottare al fine di promuovere ogni utile e possibile forma di contrasto al diffuso fenomeno sopra descritto;
se non intenda inoltre, nel caso specifico dei comuni di Giugliano in Campania, Casandrino, Afragola, Grumo Nevano, Caivano, Melito di Napoli e della città di Napoli, con particolare riferimento all'area di Scampia, sollecitare tutte le istituzioni competenti a svolgere una più stringente attività di controllo e presidio del territorio, prevenzione e repressione delle condotte illecite sopra evidenziate, anche attraverso una intensificazione dell'attività delle forze dell'ordine e l'affiancamento delle stesse all'esercito, sulla falsariga di quanto già efficacemente fatto per il contrasto al fenomeno dei roghi tossici e degli sversamenti illeciti di rifiuti;
se non ritenga il Ministro della giustizia praticabile l'ipotesi di avviare una radicale revisione della normativa penale in materia di lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso e camorristico, con particolare riferimento alla possibilità di irrigidire le disposizioni vigenti in materia sanzionatoria e penitenziaria attualmente applicabili alle condotte illecite sopra evidenziate, con particolare riferimento all'attuale regime di cui al cosiddetto «41-bis». (5-02295)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

mafia

regolamento

eliminazione dei rifiuti

traffico illecito

protezione dell'ambiente