Legislatura: 17Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2014
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 04/03/2014
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/03/2014
RITIRATO IL 11/03/2014
CONCLUSO IL 11/03/2014
SCOTTO. —
Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
la «scuola di gomme» del campo beduino di Khan Al Ahmar, nell'area C dei territori occupati palestinesi, è una scuola costruita con oltre duemila pneumatici grazie ad un progetto di «Arcò – Architettura e Cooperazione», in collaborazione con la ong «Vento di Terra»;
si tratta di una scuola progettata in architettura bioclimatica;
l'edificio, «non permanente» dal punto di vista strutturale, è stato realizzato con pneumatici, argilla e legno per non contravvenire ai regolamenti militari israeliani che vietano la costruzione non autorizzata di edifici in area C;
i muri sono fatti di pneumatici riempiti di terra e la copertura in lamiera sandwich sorretta da travi in lamellare; il tutto è stato realizzato in sole 2 settimane con un primo ridottissimo budget;
grazie ai fondi successivi la scuola è stata completata con tutte le finiture e dotata di un impianto fotovoltaico;
i lavori sono stati realizzati in autocostruzione dagli abitanti del villaggio, coordinati da «Arcò – Architettura e Cooperazione»;
costruita nel 2009, questa scuola mantiene una temperatura stabile nelle aule sia in inverno che in estate;
la scuola, che è stata dotata di un impianto fotovoltaico grazie al contributo della cooperazione italiana, ora ospita cinque classi elementari;
il progetto è stato realizzato con finanziamenti europei, e fondamentale è stato il ruolo della cooperazione italiana;
il campo beduino di Khan al Ahmar tra Gerusalemme e Gerico, ospita oggi cento bambini della comunità Jahalin, espulsa dal Negev nel 1950;
circa 250 persone hanno vissuto per decenni nel campo su un terreno appartenente al villaggio di Anata;
l'insediamento di Kfar Adumim si trova a soli due chilometri dal sito;
l'area in questione è parte dei territori palestinesi occupati dal 1967, dunque gli insediamenti sarebbero illegittimi;
circondati da insediamenti israeliani ed esclusi da ogni servizio di base, i beduini vivono in condizioni di estrema marginalità, tanto che molti bambini, prima della costruzione della «scuola di gomme», avevano abbandonato gli studi;
il progetto ha beneficiato di un'ampia copertura mediatica ed è apparso sui maggiori network internazionali, ma ciononostante la «scuola di gomme» è al centro di una complessa vicenda legale;
come per tutte le altre comunità beduine tra Gerusalemme Est e Gerico, infatti, l'amministrazione civile si rifiuta di permettere ai residenti di Khan Al Ahmar di costruire e connettere le infrastrutture in quanto l'area non ha un piano approvato;
il mancato rilascio di permessi di costruzione appare collegato alla volontà da parte della politica israeliana di evacuare la popolazione palestinese della zona per far spazio a nuovi insediamenti;
perciò la scuola, che attualmente ospita circa 128 alunni, di cui la maggioranza sono bambine tra i 6 ed i 13 anni, è stata costruita senza permesso;
l'amministrazione civile israeliana ha emesso ordini di demolizione contro di essa e contro decine di altre strutture;
i residenti di Kfar Adumim hanno presentato per tre volte petizioni all'Alta Corte di Giustizia chiedendo che gli ordini di demolizione non fossero effettuati: le prime due petizioni hanno ricevuto risposta negativa, e lo scorso novembre è stato presentato un altro ricorso;
il 27 febbraio 2014 è avvenuto un fatto di estrema gravità;
l'amministrazione civile israeliana ha infatti confiscato attrezzature di gioco donate quello stesso giorno dal Governo italiano alla scuola in questione;
un rappresentante del consolato italiano aveva accompagnato due camion, uno dei quali trasportante il cemento e l'altro un'altalena a tre posti ed uno scivolo con un tunnel e due scale;
gli ispettori dell'amministrazione civile, affermando che l'installazione era illegale, hanno sequestrato tutto il materiale;
il rappresentante del nostro consolato ha cercato inutilmente di ribaltare la decisione;
il tutto è avvenuto sotto lo sguardo disperato dei bambini e delle bambine della scuola, che avevano accolto il dono del Governo italiano con infinito entusiasmo;
un rapporto del «BIMKOM – Planners for Planning Rights» afferma che circa 300 strutture in liquidazione sono state costruite illegalmente;
l'amministrazione civile non ha voluto rispondere ad una richiesta di commento –:
quali iniziative siano già state assunte in merito e quali azioni si intendano intraprendere al riguardo;
se non ritenga doveroso intervenire presso le autorità israeliane per garantire la sopravvivenza della «scuola di gomme» e la possibilità di reinstallare le attrezzature ricreative regalate dal Governo italiano. (5-02257)
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