ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02247

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02247
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

   PRODANI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il quotidiano Il Piccolo di Trieste il 6 febbraio 2014 ha pubblicato un articolo intitolato «A2A, Altran vuole la revisione dell'Aia» in cui si riporta l'intenzione del sindaco di Monfalcone (Gorizia), Silvia Altran, di richiedere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la revisione dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) vigente per la vicina centrale termoelettrica A2A;
   questa decisione dell'amministratore locale è giustificata dalla necessità di inserire nell'autorizzazione, in scadenza nel 2017, studi programmati da parte delle istituzioni di cui alcuni sono già in corso, per approfondire l'impatto ambientale e l'inquinamento del territorio generato dall'attività dell'impianto industriale;
   tra i rilevamenti programmati, spiccano quelli affidati dalla regione Friuli Venezia Giulia all'ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – in collaborazione con l'università di Trieste – sulla qualità dell'aria che si concluderà in primavera;
   l'indagine prevede, oltre all'utilizzo di apparecchiature per la rilevazione su basi chimico-fisiche, anche l'uso dei licheni epifiti come bioindicatori, per verificare il livello delle emissioni in atmosfera soprattutto dei metalli pesanti;
   di interesse anche lo studio che a breve sarà avviato dall'Osservatorio epidemiologico regionale sulla salute della popolazione locale e che riguarderà nell'immediato l'incidenza di malattie nella popolazione femminile;
   il 25 febbraio 2014 il sindaco di Monfalcone ha inviato una lettera al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in cui si chiarisce che è stata inoltrata una nota, indirizzata al coordinatore della commissione istruttoria AIA, per chiedere l'integrazione del «piano di monitoraggio e di controllo» dell'autorizzazione rilasciata nel 2009 alla centrale A2A;
   desta preoccupazione la vicenda dello studio di biomonitoraggio lichenico sui metalli pesanti commissionato nel 1999 a Elettrogen da Enel, che gestiva l'impianto a carbone, concluso nel 2001 e depositato al comune di Monfalcone;
   già all'epoca i rilevamenti di questo studio hanno segnalato la presenza di arsenico e cadmio al limite delle concentrazioni naturali oltre ad altre sostanze estremamente pericolose;
   questo studio, come confermato nel novembre 2013 dalla direzione generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, non è stato preso in considerazione per il rilascio dell'AIA;
   sulla questione il sottoscritto ha già presentato l'interrogazione a risposta in commissione 5-01242 per la quale non ha ancora ricevuto risposta;
   nel mese di giugno 2013 l'ARPA del Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il «Biometraggio dell'inquinamento da gas fitotossici nella Regione Friuli Venezia Giulia tramite licheni come bioindicatori»;
   questo studio – basato sull'analisi della biodiversità dei licheni che vivono sulla scorza degli alberi, organismi sensibili ai diversi gas tossici – si fonda sul campionamento eseguito in 72 stazioni, distribuite in tutta la regione, tra marzo 2011 e ottobre 2012;
   i valori peggiori, sostiene il documento, si concentrano in prossimità della centrale termoelettrica di Monfalcone (Gorizia), presso la Ferriera di Trieste e Muggia (Trieste);
   i dati, infatti, non lasciano adito a dubbi: lo studio riporta sette classi di alterazione dei licheni, l'ultima equivale al cosiddetto «deserto lichenico», cioè un'anomalia molto alta indice di un fortissimo inquinamento: Monfalcone è nella classe 6 «alterazione alta»;
   secondo i tecnici dell'ARPA l'origine delle alterazioni ambientali registrate a Monfalcone è legata alle emissioni della centrale a carbone del gruppo A2A;
   il 28 settembre 2013 TARPA ha presentato a Palmanova (Udine) i risultati del «monitoraggio degli inquinanti di aria, acqua e suolo in FVG», articolato su due casi studio: la zona della centrale di Monfalcone e il dragaggio del Canale di Coron;
   riguardo Monfalcone, i dati di media annuale sul rilevamento di alcune sostanze tossiche – come il biossido di zolfo, il biossido di azoto e PM10 – mostrano il raggiungimento di quantità importanti ma non il superamento della soglia limite fissata per legge –:
   se, alla luce delle novità emerse, il Ministro interrogato intenda approfondire i risultati degli studi summenzionati e avviare al più presto la procedura di revisione dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) della centrale termoelettrica di Monfalcone;
   quali misure urgenti saranno adottate a salvaguardia della salute dei lavoratori e della popolazione locale. (5-02247)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MONFALCONE,GORIZIA - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

sanita' pubblica

stazione energetica

inquinamento atmosferico

sostanza tossica

sostanza pericolosa

inquinamento industriale

politica comunitaria dell'ambiente