ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02239

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 181 del 27/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: AMODDIO SOFIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/02/2014
Stato iter:
03/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2014
Resoconto DEGANI BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/04/2014
Resoconto AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/02/2014

DISCUSSIONE IL 03/04/2014

SVOLTO IL 03/04/2014

CONCLUSO IL 03/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02239
presentato da
AMODDIO Sofia
testo di
Giovedì 27 febbraio 2014, seduta n. 181

   AMODDIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   in data 26 febbraio 2014 poco dopo le ore 18,00 si è verificato uno scoppio seguito da un incendio negli impianti della raffineria Isab Sud, nella zona industriale di Priolo;
   secondo le prime informazioni riportate dalla stampa l'incendio, sarebbe stato preceduto da un «boato», ed avrebbe interessato una parte dell'impianto destinato alla lavorazione delle benzine;
   l'entità dello scoppio è stato tale si è addirittura temuto in un primo momento persino una scossa di terremoto;
   allo stato non è dato sapere se siano state liberate nell'aria sostanze tossiche;
   i video dell'accaduto sono presenti nella rete internet e fanno comprendere le dimensioni dell'evento; l'impianto è collocato all'interno del Petrolchimico di Priolo rispetto al quale, l'interrogante ha già presentato altra interrogazione, ad oggi priva di risposta, e nella quale si faceva riferimento ad un evento del 18 maggio 2013, ovvero ad una nube di smog industriale proveniente dal polo petrolchimico di Priolo che aveva avvolto l'abitato dei comune di Melilli costringendo la popolazione a trincerarsi a casa e mettendo in allarme la protezione civile; il polo industriale di Priolo-Augusta-Melilli nonostante i cambiamenti societari e le promesse di investimento sulla sicurezza degli impianti e dei lavoratori rimane un sito ad altissimo rischio. L'interrogante ha già presentato tre interrogazioni parlamentari che spronavano il Governo ad intervenire e fare chiarezza sulle tante questioni irrisolte del polo petrolchimico, prima fa tutte la questione delle bonifiche del sito SIN. Oltre agli eventi del 18 maggio 2013 e del 26 febbraio 2014 il territorio dei comuni sopra menzionati è stato interessato da rilevanti e persistenti eventi che hanno provocato odori nauseabondi provenienti dall'area industriale di Priolo che nel corso degli ultimi mesi hanno raggiunto livelli inaccettabili ed è stato presentato un esposto da centinaia di cittadini alla procura della Repubblica di Siracusa –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
   se e quali urgenti iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere il Ministro per garantire la fiducia e la salute dei cittadini, e dirette a fronteggiare la gravissima criticità sanitaria e ambientale delle aree esposte in premessa. (5-02239)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02239

  Lo scorso 26 febbraio, intorno alle ore 18:00, presso la Raffineria Isab Impianti Sud di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, nel corso del normale funzionamento si è verificata una esplosione a causa del cedimento di una tubazione di mandata dei compressori nell'area dell'impianto dove si processa la Virgin Nafta senza zolfo, al fine di produrre prodotti quali benzina ad alto numero di ottano, idrogeno con purezza all'80 per cento circa, GPL e OFF GAS.
  Lo scoppio ha provocato l'incendio dell'idrogeno ad alta purezza contenuto nel tubo che ha ceduto propagandosi sia ad alcune tubazioni minori contenente GPL e benzina, sia alla copertura in materiale plastico del capannone.
  È stato immediatamente diramato l'allarme rosso per l'emergenza interna, con conseguente applicazione delle procedure operative e di messa in sicurezza previste dallo specifico piano. Quasi tutti gli impianti di processo sono stati fermati nell'immediatezza dell'evento.
  L'impianto interessato, posto immediatamente in sicurezza e depressurizzato, ha dato origine ad uno sfiaccolamento in torcia durato circa 30 minuti. L'accensione della torcia di stabilimento ha provocato una notevole fumosità nera che si è poi dispersa in atmosfera nel corso delle ore seguenti. In prossimità della zona interessata si è avvertito per alcune ore un odore di sostanze incombuste misto ad idrocarburi.
  L'esplosione, che non ha causato danni a persone, è stata avvertita in una vasta area esterna intorno allo stabilimento.
  In ausilio al personale aziendale preposto, giungevano prontamente due squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che si prodigavano nello spegnimento dell'incendio divampato con una forte intensità iniziale e in un'area ristretta dell'impianto.
  L'incendio veniva spento intorno alle ore 21.00 successive.
  La Struttura Territoriale di A.R.P.A. Sicilia sin dalle ore 19:00 ha provveduto ad eseguire campionamenti dell'aria tramite canister in diverse zone – sia in prossimità della raffineria che nel centro abitato del comune di Priolo Gargallo – accertando la presenza di modeste quantità di idrocarburi, come gli aromatici, in concentrazione più bassa nei pressi della raffineria e più alta nei pressi della strada provinciale 25. Questo perché spirava un vento da Ovest-Sud Ovest, e cioè in direzione del centro abitato di Priolo.
  L'evento non ha comportato danni da inquinamento del suolo in quanto lo stabilimento è pavimentato e lo sgrondo delle acque impiegate per lo spegnimento dell'incendio confluiscono nella raccolta delle acque meteoriche collegate all'impianto di trattamento a servizio della raffineria.
  I dati provenienti dalle centraline site nell'area limitrofa alla Raffineria non hanno mostrato particolari incrementi degli inquinanti rilevati, così come i risultati relativi ai campioni di aria non hanno presentato valori elevati dei parametri rilevati. Né risultano rilasciate nell'ambiente sostanze tossiche quali l'idrogeno solforato, peraltro non ricompreso nei processi di lavorazione.
  Non risulta che alcuno abbia riportato malesseri fisici a causa dell'evento.
  L'evento è stato conseguentemente dichiarato chiuso dalla Raffineria Isab Impianti Sud.
  La Procura della Repubblica di Siracusa è tempestivamente intervenuta disponendo un'ispezione dei luoghi e nominando, in qualità di consulenti tecnici, quattro professori universitari esperti in materia di impiantistica industriale. Risulta che i predetti abbiano già presentato due relazioni preliminari intese a chiarire le causali dell'incendio.
  La Raffineria Isab Impianti Sud di Priolo Gargallo rientra tra gli stabilimenti «a rischio di incidente rilevante» ai sensi della normativa cosiddetta «seveso» (decreto legislativo n. 334 del 1999). Si riferisce al proposito, per inciso, che alla luce delle informazioni fino ad oggi pervenute, l'incidente in questione non sembra ricadere tra quelli per i quali, sulla base dei criteri riportati nella richiamata normativa, sussiste in capo al Ministero l'obbligo di fornire tempestiva notifica alla Commissione Europea.
  Per quanto attiene alle azioni rimesse istituzionalmente alla competenza del Ministero dell'ambiente, non si consideri mera demagogia richiamare per prima cosa il rigoroso rispetto delle disposizioni normativa, regolamentari e tecniche appositamente adottate ed affinate nel corso degli anni, tutte volte a garantire la prioritaria tutela della salute dei cittadini e prevenire danni all'ambiente. A questo si aggiunga la costante opera di sensibilizzazione nei confronti degli enti e delle istituzioni a vario titolo preposti localmente al controllo del territorio e delle attività produttive.
  Sul punto, valga il caso di rilevare che per il Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Priolo, le Conferenze di Servizi tenutesi nel corso degli anni hanno approvato Progetti di bonifica per aree di estensione totale pari ad oltre 1.000 ettari: in particolare la Conferenza di Servizi del 25 ottobre 2011 ha approvato il Progetto di Messa in sicurezza e Bonifica della falda acquifera di tutte le aree prospicienti la Rada di Augusta.
  Le Conferenze di Servizi, tenutesi nell'anno 2013, hanno poi discusso interventi di messa in sicurezza e bonifica di aree industriali e a destinazione d'uso residenziale, approvando progetti di messa in sicurezza operativa dei suoli e delle acque di falda di aree con attività produttive estese oltre 134 ettari, avviando gli interventi finalizzati al riutilizzo di aree pubbliche, come il campo sportivo del Comune di Augusta, e restituendo agli usi legittimi oltre 60 ettari di territorio per la realizzazione di impianti solari fotovoltaici.
  In merito alle attività di monitoraggio ambientale, si sottolinea che le matrici suolo, sottosuolo e acque di falda delle aree di pertinenza delle maggiori realtà industriali presenti all'interno del SIN predetto (n. 3 raffinerie, n. 2 impianti di chimica integrata, n. 3 centrali elettriche, n. 1 cementeria, n. 2 cave di estrazione materiali, n. 1 deposito di stoccaggio prodotti petroliferi) e delle estese aree industriali dismesse, sono state caratterizzate e, ove siano risultati contaminati o potenzialmente tali, sono stati avviati interventi di messa in sicurezza di emergenza e/o bonifica.
  Si ricorda, infine, che nel 2005 e nel 2009 sono stati siglati specifici Accordi di Programma finalizzati alla bonifica ed alla reindustrializzazione delle aree del SIN interessato e che, anche a seguito della modifica della normativa di settore, su proposta della Regione siciliana è in corso la ridefinizione degli interventi programmati.
  Quanto appena riferito non deve tuttavia far pensare che questa Amministrazione non continui ad impegnarsi, con tutte le proprie forze e nell'ambito e nei limiti delle proprie competenze, a perseguire quegli obiettivi di miglioramento della qualità ambientale del territorio di cui oggi si discute, al pari degli altri casi analoghi purtroppo presenti più o meno nell'intero territorio nazionale.
  Rimane ferma, in altre parole, l'intenzione di intraprendere – unitamente alle altre amministrazioni, sia centrale che locali – tutte le più opportune iniziative per fronteggiare la gravissima criticità ambientale e sanitaria che caratterizza il territorio interessato.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PRIOLO GARGALLO,SIRACUSA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

incendio

raffinazione del petrolio

inquinamento chimico

regione industriale

terreno industriale