ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02228

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 179 del 25/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLI GIOVANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2014
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 25/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02228
presentato da
MARTELLI Giovanna
testo di
Martedì 25 febbraio 2014, seduta n. 179

   MARTELLI, FREGOLENT e PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la «Camera Picta» (comunemente conosciuta come «Camera degli Sposi») è collocata nel torrione nord est del castello di San Giorgio a Mantova. È stata dipinta da Andrea Mantegna nell'arco di nove anni (dal 1465 al 1474) ed è globalmente riconosciuta come uno dei capolavori universali dell'arte rinascimentale;
   da oltre 20 mesi la «Camera degli Sposi» è chiusa al pubblico a seguito dei danneggiamenti causati dal terremoto che ha colpito il centro-nord Italia, ed in particolare le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto nel mese di maggio del 2012. Nelle zone interessate dal sisma è stato riconosciuto lo stato di calamità naturale e sono stati assegnati finanziamenti specifici, da apposite leggi dello Stato, per la ricostruzione ed il ripristino delle attività;
   il terremoto ha infatti creato gravissimi danni al patrimonio storico, artistico e culturale di Mantova. Per quanto riguarda la «Camera degli Sposi» la situazione è divenuta ormai insostenibile: i saloni, nonostante non siano stati direttamente danneggiati, non possono essere visitati a causa di problemi di sicurezza che interessano alcune sezioni del castello di San Giorgio;
   da quanto riportato anche nell'atto di sindacato ispettivo n. 5/00276 (interrogazione a risposta in commissione presentata a prima firma del deputato Marco Carra il 6 giugno 2013) la «locale soprintendenza per il patrimonio storico artistico ha predisposto un progetto di intervento finalizzato al restauro delle parti di Palazzo Ducale danneggiate, nonché al consolidamento delle strutture dello stesso Palazzo più a rischio quale misura preventiva antisismica» e che «tale progetto, del costo previsto di 5 milioni di euro, è stato inviato al Cipe per il finanziamento, ma a tutt'oggi non si conosce l'esito di tale richiesta»;
   l'interrogazione sopracitata ad oggi (dopo oltre 7 mesi dalla presentazione) non ha ancora avuto risposta;
   emerge da recenti articoli di stampa che «per riaprire la “Camera degli Sposi” occorrerebbero almeno altri 6 mesi»;
   sempre dai mass media si viene a conoscenza che sarebbero stati stanziati complessivamente, da parte dello Stato per il castello di San Giorgio di Mantova, 1 milione e 900 mila euro complessivi di fondi Arcus (in due capitoli differenti, rispettivamente, 400 mila e 1 milione e 500 mila euro);
   Arcus è la Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo, nata nel 2004. Il capitale sociale è interamente sottoscritto dal Ministero dell'economia e delle finanze, mentre l'operatività aziendale deriva dai programmi di indirizzo che sono oggetto dei decreti annuali adottati dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turiamo (di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti). Il compito dichiarato di Arcus (si legge nel sito istituzionale della società) è quello di sostenere in modo innovativo progetti importanti e ambiziosi concernenti il mondo dei beni e delle attività culturali, anche nelle sue possibili interrelazioni con le infrastrutture strategiche del Paese);
   la chiusura del castello di San Giorgio e della «Camera degli Sposi» sta procurando un gravissimo danno economico alla comunità locale. È stato infatti stimato in 120 mila il calo di presenze in questi 20 mesi. Una diminuzione che ha fortemente penalizzato non solo il settore culturale, ma quello ricettivo, turistico, enogastronomico che erano fortemente integrati e che rappresentano storicamente un volano irrinunciabile dello sviluppo sociale, economico ed occupazionale del territorio mantovano;
   è stato inoltre rimarcato che la prolungata chiusura del castello di San Giorgio e della «Camera degli Sposi» avrebbe anche penalizzato la candidatura di Mantova a «Capitale Europea della Cultura 2019». La città è stata infatti esclusa nella ultima fase delle selezioni –:
   se i Ministri interrogati siano al corrente della grave situazione in cui versa il castello di San Giorgio di Mantova (che impedisce, in particolare, la visita alla «Camera degli Sposi») e quali iniziative urgenti intendano mettere in campo per risolvere il problema;
   se entrambi i finanziamenti di Arcus citati in premessa siano stati stanziati e nel dettaglio quali sarebbero le tempistiche e l’iter per la completa realizzazione degli interventi previsti;
   se i finanziamenti stanziati siano sufficienti per il completo ripristino della fruibilità del castello di San Giorgio e quando sia prevista che possa essere riaperta al pubblico la «Camera degli Sposi»;
   se non ritengano opportuno prevedere interventi straordinari, per quanto di competenza, per rilanciare la promozione del patrimonio storico ed artistico complessivo della provincia di Mantova, fortemente penalizzata in questi anni dal calo di presenze nel settore turistico e ricettivo.
(5-02228)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MANTOVA,MANTOVA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

patrimonio culturale

politica occupazionale

opera d'arte

protezione del patrimonio