ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 178 del 24/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 24/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02221
presentato da
PILI Mauro
testo di
Lunedì 24 febbraio 2014, seduta n. 178

   PILI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il comune di Teulada, attraverso il proprio consiglio comunale, in data 8 agosto 2013, ha rinnovato al Governo nazionale la richiesta di aprire una fase nuova per le servitù e il demanio militare, di assoluto interesse per il territorio e per l'intera Sardegna;
   la Sardegna con il 2,5 per cento della popolazione sopporta l'80 per cento del totale nazionale dei demani e servitù militari, 1/3 del quale si trova nel territorio del comune di Teulada;
   il consiglio comunale di Teulada ha rappresentato l'esigenza di avviare una vertenza tra Stato-regione-comune di Teulada sulla materia, che muova ulteriori passi rispetto al passato e si giunga a quel riequilibrio dei gravami militari sempre evocato ma mai concretamente perseguito;
   i permanenti disagi delle servitù militari sono stati accertati e riconosciuti anche attraverso la recente Commissione parlamentare di inchiesta, istituita con deliberazione del Senato del 16 marzo 2010, approvata nella seduta del 30 maggio 2012 la relazione intermedia sulla situazione dei poligoni di tiro, tra cui quello di Teulada, i cui contenuti del documento rivestono una notevole importanza per la comunità, sia in relazione ai nuovi e preoccupanti elementi di conoscenza scaturiti dalle indagini svolte, che riguardo alla formulazione delle proposte indicate nelle conclusioni della relazione stessa, tra le quali spicca la restituzione dei territori non utili ai fini addestrativi, previa bonifica ambientale;
   il comune di Teulada, stritolato da una crisi economica e un tasso di disoccupazione senza precedenti, subisce un progressivo ed incessante spopolamento (perdita di circa 45 per cento della popolazione residente dal 1957 ad oggi);
   ulteriori conseguenze di totale declino sono legate all'esclusione del comune dalla zona franca urbana (ZFU) del territorio del Sulcis-Iglesiente con provvedimento del Ministero dello sviluppo economico decreto ministeriale, 10 aprile 2013 pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'11 luglio 2013;
   il consiglio comunale nel disposto deliberativo ha chiesto di proporre al Governo centrale l'adozione delle seguenti iniziative ai fini di un superamento della attuale criticità che blocca di fatto lo sviluppo socio-economico del territorio:
    a) immediata e improcrastinabile adozione degli atti normativi necessari affinché si arrivi all'inserimento, fin da subito, del comune nella zona di fiscalità di vantaggio (ZFU) prevista per il territorio del Sulcis-Iglesiente, attualmente individuato e coincidente con i 23 comuni ricadenti nella sopprimenda provincia di Carbonia-Iglesias, con provvedimento del Ministero dello sviluppo economico (decreto ministeriale 10 aprile 2013 pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'11 luglio 2013). L'esclusione del comune avrebbe conseguenze catastrofiche sul tessuto produttivo locale già logorato da una situazione di drammatica e permanente crisi che va avanti da oltre mezzo secolo e che mette a rischio la tenuta della coesione sociale;
    b) istituzione dell'Osservatorio ambientale e monitoraggio costante del territorio, nell'interesse degli addetti ai lavori e della popolazione tutta; tale attività e assolutamente necessaria per avere dei dati scientifici certi su cui ragionare in maniera serena, non preconcetta ed evitare strumentalizzazioni o distorsioni ideologiche da una parte o dall'altra; tale pratica deve essere necessariamente svolta da enti o soggetti civili quali Istituti di ricerca, università, ASL, eccetera;
    c) richiesta dei Fondi assegnati, sulla base della legge 104 del 1990, più congrui rispetto agli attuali per un ristoro economico attualizzato e proporzionato alla contropartita in termini di territorio sottratto agli usi civili e di limiti allo sviluppo di attività. Ad esempio, parte di questi maggiori fondi potrebbe essere utilizzata per la realizzazione e la gestione del succitato osservatorio ambientale oltre che per altre opere di pubblica utilità;
   inoltre gli stessi fondi necessitano di una maggiore puntualità nell'erogazione e la possibilità di studiare formule per l'erogazione annuale e procedure affinché gli stessi siano esclusi dal patto di stabilità, svincolandoli quindi dal patto stesso e consentendo all'amministrazione di utilizzarli per la pianificazione e programmazione del suo territorio;
    d) riduzione del periodo addestrativo rispetto all'attuale: in un territorio a forte vocazione turistica e che punta al turismo come volano di crescita e sviluppo sostenibile, e indispensabile poter disporre di un congruo periodo di assenza di attività addestrativa. In sostanza, di una finestra più ampia rispetto agli attuali tre mesi estivi, al fine di consentire agli operatori turistici di «vendere» il loro prodotto per un periodo di tempo maggiore, allungando di fatto la stagione e consentendo ai visitatori una fruizione del territorio più estesa durante l'anno;
    e) adozione di provvedimenti normativi in deroga, tali da consentire maggiori opportunità per le ditte locali per le forniture, i lavori e gli appalti legati alla operatività e alla vita del e nel poligono e delle attività addestrative; le imprese locali devono avere una effettiva possibilità a partecipare e a fornire direttamente prestazioni di lavoro o servizi, anche ai fini di creare un indotto che ad oggi e risultato praticamente assente; raggiungere questo risultato consentirà di garantire un livello occupazionale reale e costante e di fronteggiare nel concreto l'attuale crisi occupazionale che costituisce ad oggi una delle principali criticità della nostra comunità;
    f) maggiori opportunità per i giovani del luogo di specializzarsi attraverso opportuni corsi di formazione che li preparino e li rendano adeguati ad attività professionali ed occupazionali all'interno del poligono con particolare riferimento a quelle ad elevata specializzazione, tecnologia e ingegneristica anche in considerazione dell'ammodernamento e della maggiore componente tecnologia di nuove tecniche addestrative rispetto a quelle tradizionali;
    g) riconversione ad usi civili di porzioni di territorio non più utilizzate per attività addestrative, previa messa in sicurezza e bonifica, se necessaria, delle aree da utilizzare per attività economiche civili che consentirebbero di attivare percorsi occupativi e creare posti di lavoro preziosi specie con riguardo a tematiche ambientali e turistiche; anche in considerazione delle aree SIC già individuate, si pensi alla restituzione dell'area dunale «Sabbie Bianche», ai fini dell'istituzione di un'area ambientale tutelata fruibile tutto l'anno oltre che per finalità turistiche anche per finalità didattiche e scientifiche. Alcune aree prospicienti erano state peraltro già in passato rese disponibili per finalità non militari (progetto fotovoltaico);
   altro sito proposto e quello di «Portu Tramatzu» che, oggettivamente non utilizzato a fini addestrativi, può essere riconvertito anch'esso ai fini di una fruizione civile legata alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione ambientale (esempio: Centro di educazione ambientale, museo del mediterraneo);
   tali aree sono poste in posizione strategica (si pensi a Portu Tramatzu lontano poche centinaia di metri dal porto turistico di Teulada) e nel complesso contribuiscono a promuovere un'immagine turistica positiva del territorio, rafforzando in maniera adeguata un settore strategico per la nostra comunità e costituendo di fatto importanti opportunità occupazionali specifiche (biologi, ricercatori, educatori, guide eccetera);
    h) allestimento, ai fini turistici, di campi boa sul fronte delle spiagge ricomprese nell'area poligono militare, in modo da consentire, in piena sicurezza, l'ormeggio dei natanti e delle imbarcazioni;
    i) richiesta di maggiore puntualità nell'erogazione annuale e costante degli indennizzi destinati ai pescatori di Teulada per il riconoscimento del mancato reddito;
    l) riconoscimento di un indennizzo anche ad altre attività economiche, direttamente danneggiate che operano nei pressi delle aree interessate dalle servitù militari, per mancato reddito dalle attività addestrative;
    m) adeguamento di una strada che insiste sul versante ovest del poligono che partendo a nord dalla strada statale 195, attraversando e raccordando alcune frazioni del comune di Teulada, a tratti costeggerebbe il lato interno del poligono, altre volte utilizzerebbe tracciati esterni già esistenti, arrivi direttamente in prossimità del complesso dunale delle Sabbie Bianche per una migliore fruizione;
    n) vista la distanza dai principali punti di soccorso e presidi ospedalieri e considerato il livello di isolamento geografico, disponibilità e utilizzo dell'eliporto militare anche per fini civili quali elisoccorso, protezione civile, servizio antincendio e altro –:
   se non ritengano i Ministri competenti di dover intervenire senza ulteriori indugi al fine di accogliere le istanze del comune di Teulada attraverso provvedimenti urgenti e indifferibili considerata la gravità della situazione;
   se non ritenga il Ministro della difesa di dover dar immediata attuazione a tutte quelle azioni necessarie a bonificare e recuperare allo sviluppo economico tutte quelle aree destinate a zona militare considerate le vocazioni naturali della Sardegna e di quelle aree site nel territorio del comune di Teulada;
   se non ritenga di dover predisporre un serio piano di equi indennizzi sia pregressi che futuri non solo per le attività a mare ma anche e soprattutto per le gravi ricadute economiche che si generano sull'intero territorio;
   se non ritenga di dover adeguare gli attuali indennizzi per tutte quelle marinerie che operano nell'area contigua e che subiscono danni evidenti e rilevanti;
   se non ritenga di dover sottoscrivere con la regione Sardegna un piano di dismissione delle zone militari previa bonifica rilevante delle stesse;
   se non ritenga di dover vietare qualsiasi tipo di attività che danneggi in modo irreversibile le bellezze naturali della Sardegna a partire dal patrimonio paesaggistico e naturalistico delle coste dove sono insite le basi militari. (5-02221)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TEULADA,CAGLIARI - Prov,SARDEGNA

EUROVOC :

base militare

proprieta' pubblica

utilizzazione degli aiuti

infrastruttura turistica