ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 176 del 19/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/02/2014
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
Resoconto COSTA ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 04/06/2014
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/02/2014

SOLLECITO IL 24/04/2014

DISCUSSIONE IL 04/06/2014

SVOLTO IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02186
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2014, seduta n. 176

   COLLETTI e AGOSTINELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   dal 20 al 22 novembre 2013, presso il Centro congressi Ergife di Roma, si è svolto il concorso a 250 posti per notaio, bandito in data 29 marzo 2013 con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 25 serie speciale;
   tale concorso è consistito nello svolgimento di tre prove teorico-pratiche e precisamente in un atto di diritto societario, uno in materia di diritto successorio e un contratto. Per ciascun atto, è stato richiesto ai candidati di fornire adeguata motivazione e di trattare l'argomento o gli argomenti di parte teorica pertinenti;
   in seguito all'abrogazione della prova preselettiva avvenuta ad opera dell'articolo 66 della legge n. 69 del 18 giugno 2009, il candidato aspirante notaio, oltre a possedere i requisiti di ammissione, deve non aver conseguito alla data del bando la dichiarazione di tre inidoneità. In sostanza, non deve essere stato bocciato per tre volte;
   tale regola, cosiddetta «delle tre consegne», ha sostituito il sistema della prova preselettiva al fine di ridurre il numero dei concorrenti consegnanti senza tenere conto che moltissimi dei notai attualmente in servizio, proprio per la particolare complessità del concorso, lo hanno superato solo dopo la terza o quarta partecipazione;
   il concorso del 20-22 novembre 2013 è stato caratterizzato da alcune anomalie che hanno influito sul regolare svolgimento delle prove d'esame;  
   il notaio Giuseppe Maiatico, facente parte della commissione esaminatrice del concorso, si è dimesso alla vigilia dell'inizio delle prove senza motivare in alcun modo la sua decisione, ma limitandosi a pubblicare su un noto social network alcune considerazioni critiche inerenti allo svolgimento delle prove d'esame;
   nel corso delle prove, il presidente della commissione ha imposto ai candidati di consegnare anche le minute dei compiti, contravvenendo al principio secondo il quale gli elaborati non devono presentare alcun elemento riconducibile al singolo candidato. Le minute-brutte copie contengono infatti, per loro natura, appunti e altri segni distintivi;
   a tutto ciò si aggiunga che lo svolgimento di una delle prove del concorso risultava, a parere dell'interrogante, di quasi impossibile risoluzione, dal momento che si basava su una massima giurisprudenziale dal contenuto del tutto controverso, affermante la validità di un contratto di divisione stipulato nonostante l'assenza di una delle parti condividenti, e ciò in aperto contrasto con i princìpi fondamentali del diritto civile. A tal proposito occorre evidenziare che un meccanismo di selezione adeguato dovrebbe prevedere un grado di difficoltà delle prove d'esame elevato sì, ma non al punto di precludere il superamento delle prove ai candidati, salvo che questi non abbiano potuto conoscere in anticipo – e dunque irregolarmente – le tracce del concorso –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa ed intenda convocare sia il presidente della commissione d'esame sia il commissario dimissionario, notaio Giuseppe Maiatico, affinché questi riferiscano in merito alle motivazioni di dette dimissioni e alla regolarità delle prove d'esame tenutesi presso il Centro congressi Ergife di Roma il 20, 21 e 22 novembre 2013;
   se il Ministro, qualora venisse accertata l'irregolarità di tali prove d'esame, intenda disporne l'annullamento e procedere con urgenza alla definizione di un nuovo bando di concorso;
   se sia nelle intenzioni del Ministro, infine, promuovere una riforma delle procedure di selezione degli aspiranti notai che contenga misure maggiormente idonee a garantire l'assoluta imparzialità nella valutazione dei candidati e modifichi la disciplina dell'ammissione al concorso eliminando, ad esempio, la cosiddetta «regola delle tre consegne», dimostratasi eccessivamente penalizzante alla luce della particolare complessità delle prove d'esame. (5-02186)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-02186

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si rappresenta, in primo luogo, che il Presidente della Commissione esaminatrice del concorso indetto con decreto dirigenziale del 22 marzo 2013, notaio dott. Francesco Antonio Genovese, ha provveduto a depositare presso la Direzione generale della Giustizia civile, Dipartimento per gli Affari di Giustizia di questo Ministero, una relazione dettagliata contenente alcuni opportuni chiarimenti in ordine a talune circostanze, cui si fa riferimento nella presente interrogazione, relative allo svolgimento delle prove scritte del concorso in esame.
  A seguito del ricevimento della suddetta relazione, la Direzione generale della Giustizia civile ha provveduto ad esporre con nota del 3 aprile 2014 le proprie considerazioni sui fatti.
  Più precisamente, circa la questione delle dimissioni del notaio dott. Giuseppe Maiatico, risulta che quest'ultimo ha rassegnato le dimissioni, quale componente della commissione di concorso, il giorno 19 novembre 2014 ed è stato sostituito dal notaio dott. Garroni.
  Nella suddetta nota è riferito che la circostanza relativa a presunte frasi di disappunto rivolte nei confronti degli altri commissari che il notaio dott. Maiatico avrebbe scritto su un noto social network non è in alcun modo emersa nella lettera con la quale questi ha rassegnato le proprie dimissioni, rappresentando di non potere dare, allo stato, alcun rilievo a dichiarazioni non formalmente rappresentate ed esposte all'organo di vigilanza di questo Ministero.
  Circa la direttiva data dal Presidente di Commissione in ordine all'uso esclusivo di penne ad inchiostro nero, nella relazione è riportato che la misura è stata adottata al fine di evitare possibili segni di riconoscimento e, peraltro, si è comunque provveduto a metterne a disposizione in favore di tutti coloro che non ne avessero la disponibilità.
  Con riferimento, poi, alla richiesta di consegna anche dei fogli usati per le minute, il Presidente della Commissione ha relazionato di avere provveduto in tal modo sulla base di una interpretazione della previsione di cui all'articolo 8, comma 5, del decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 166.
  Ponendo, quindi, attenzione al profilo, evidenziato nell’ interrogazione, relativo alla censure tecnico-giuridiche di una delle tre prove del concorso ritenuta di quasi impossibile risoluzione, in quanto basata su di una massima giurisprudenziale dal contenuto del tutto controverso, va detto che il Presidente della Commissione ha precisato che, in relazione alla traccia sorteggiata il terzo giorno, a fronte dei quesiti posti dai candidati (...) previa consultazione con i componenti della commissione, si è limitato a dichiarare, e successivamente a ribadire, che ogni soluzione conforme a diritto avrebbe potuto trovare accoglimento se adeguatamente motivata ed idonea a raggiungere gli obiettivi perseguiti dalle parti contraenti.
  Alla luce di quanto sopra, rispondo al primo quesito, cui si concia anche il secondo, evidenziando che gli elementi sopra accertati inducono a ritenere che la vicenda risulta priva di elementi che consiglino allo stato un intervento di questo Ministero.
  Preme evidenziare, in questo contesto, quale indice esterno della insussistenza di elementi di criticità riscontrabili nella procedura in esame, il dato fattuale che, a fronte di 4.565 domande di partecipazione al concorso e di 2.358 candidati presenti alle prove scritte, ben 917 hanno provveduto alla consegna dei tre elaborati; peraltro, le correzioni degli elaborati stanno procedendo senza che sia stata segnalata dal Presidente della Commissione o dagli altri componenti alcuna anomalia.
  Con riferimento al terzo quesito relativo alla modifica delle procedure di selezione degli aspiranti notai in modo da introdurre misure maggiormente idonee a garantire l'assoluta imparzialità nella valutazione dei candidati, deve dirsi che, ferma restando la possibilità di scelte normative migliorative, l'attuale sistema di selezione offre le necessarie garanzie di imparzialità nella selezione dei candidati.
  Circa, infine, il quesito relativo alla eventuale eliminazione, con norma primaria, del limite massimo delle tre prove cui il candidato può partecipare, preme evidenziare che lo stesso è stato introdotto in sostituzione della prova preselettiva a quiz ed ha la finalità, attualmente necessaria da perseguire, di creare un necessario strumento, almeno in astratto, idoneo a porre le commissioni di concorso in condizione di correggere un numero consistente di elaborati, ma con esclusione almeno di quei candidati che, in forza del ripetuto non superamento dell'esame, appaiono verosimilmente in difetto di solida preparazione giuridica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

concorso amministrativo

esame

notaio