ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: BUSIN FILIPPO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
12/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2014
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2014
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/02/2014
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2014

SVOLTO IL 12/02/2014

CONCLUSO IL 12/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02123
presentato da
BUSIN Filippo
testo di
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   BUSIN. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la RAI-Radiotelevisione Italiana è società per azioni controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo;
   l'offerta RAI a partire dalla fine del 2010 comprende un ampio spettro di servizi, che spazia dai canali televisivi (19 emittenti), distribuiti attraverso l'analogico terrestre, il digitale terrestre e il satellite, alle stazioni radiofoniche (6), all'erogazioni di contenuti via web;
   nel 2010 la RAI, che opera in virtù di un contratto di servizio triennale stipulato con il Ministero dello sviluppo economico, ha realizzato ricavi per 3 miliardi di euro, di cui 1,7 derivanti dal canone e 1 miliardo di euro dalla pubblicità, con un organico di 11.400 persone;
   la Rai spa è designata, ai sensi dell'articolo 49, comma 1, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 quale concessionaria – fino al 6 maggio 2016 – del servizio pubblico generale radiotelevisivo;
   il prossimo 31 Gennaio, così come ricordato ogni giorno sulle reti RAI, scade il termine ultimo per il pagamento annuale del canone, il quale la natura tributaria;
   organi di stampa nazionale di questi giorni riportano la notizia secondo la quale la percentuale d'evasione sullo stesso canone RAI ammonta a circa il 25 per cento, ovvero una famiglia su quattro dunque non paga, per un importo complessivo circa di 450 milioni di euro evasi ogni anno;
   stando alle notizie della stampa, in numerosi comuni del casertano gli ispettori Rai si rifiutano di visitare, come Casal di Principe o Parete, in regola con il tributo pare vi sia solo il 9 per cento delle famiglie, mentre il Comune con il più alto tasso di versamento del tributo è quello di Collobiano, provincia di Vercelli, dove da anni non si trova neppure un evasore –:
   quanto ammonti, ogni anno, il minor incasso dovuto all'evasione RAI per ciascuna regione italiana e quali iniziative il Governo intenda attuare, particolarmente nei territori dove l'elusione fiscale è un fattore radicato e particolarmente diffuso, per recuperare il minor incasso generato dall'evasione medesima. (5-02123)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-02123

  Relativamente alla richiesta posta dall'interrogante, si evidenzia che, per il 2013, sono stati effettuati 16.402.141 versamenti per un incasso complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro.
  All'attualità, la stima della percentuale di evasione del tributo in argomento può essere effettuata prendendo in considerazione la popolazione delle famiglie italiane e ipotizzando che ogni famiglia detenga un televisore.
  Sulla base di tale ipotesi, prendendo a riferimento i dati pubblicati dalla RAI relativi al 2012, dai quali emergono oltre 16,8 milioni di famiglie «abbonate», è possibile stimare che, a fronte di circa 22,7 milioni di famiglie potenzialmente tenute al pagamento del tributo, circa 5,9 famiglie non sarebbero in regola.
  Per una suddivisione percentuale del fenomeno per regione, si rinvia alla tabella in allegato, dalla quale emerge una percentuale di presumibile evasione, su base nazionale, pari a circa il 26 per cento. Dall'esame dei dati, peraltro, è possibile desumere che, seppur gli scostamenti più rilevanti appaiono localizzati in alcune regioni meridionali e insulari, un elevato tasso di presumibile evasione appare comunque uniformemente presente su tutto il territorio nazionale.
  Per quanto riguarda le azioni volte a contrastare il fenomeno dell'evasione del canone, l'Agenzia delle Entrate e la RAI, che storicamente gestisce con le proprie strutture dedicate il canone radiotelevisivo ordinario su base convenzionale per conto dell'Amministrazione finanziaria, provvedono ad esercitare una forte ed ampia azione di contrasto ai fenomeni di elusione/evasione del tributo, con gli strumenti e i poteri a disposizione nell'ambito del datato quadro normativo di riferimento.
  In particolare, nell'ambito delle attività finalizzate al recupero dei canoni dovuti e non spontaneamente pagati da parte dei contribuenti morosi, sono stati inviati nell'anno 2012, oltre 3 milioni di avvisi di pagamento e di solleciti, nonché iscritte a ruolo oltre 500 mila posizioni per il recupero coattivo delle somme non pagate.
  Sono stati, inoltre, effettuati incroci tra gli archivi degli «abbonati» e quelli delle anagrafi comunali, con l'emissione di oltre 5 milioni di comunicazioni finalizzate all'acquisizione di nuovi «abbonati». Da segnalare, inoltre, l'azione svolta dagli Agenti Rai (circa 250-300 mila visite informative all'anno) sull'intero territorio nazionale nonché i risultati, in termini di compliance, dei concorsi premiali organizzati dalla RAI rivolti all'utenza in regola col canone.
  Sicuramente è da considerare che le disposizioni di riferimento risalgono al 1938 e quindi non rispettano l'evoluzione tecnologica e sociale (infatti all'epoca il canone era legato al possesso di un apparecchio televisivo).
  Infine si allega la Tabella dei dati, suddivisi per Regione, richiesti dagli Onorevoli interroganti.

.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA

EUROVOC :

televisione

parafiscalita'

contratto di prestazione di servizi

satellite

evasione fiscale

comune