ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
13/02/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/02/2014

RITIRATO IL 13/02/2014

CONCLUSO IL 13/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02113
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   GUIDESI e GIANLUCA PINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 21 maggio 2012, adottato, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286, nonché le delibere del Consiglio dei ministri del 22 e del 30 maggio 2012, è stato dichiarato fino al 31 luglio 2012 lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici che hanno colpito nei giorni 20 e 29 maggio 2012 il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo; tale stato di emergenza è stato poi prorogato, con successivi interventi, complessivamente fino al 31 dicembre 2014;
   il decreto-legge n. 74 del 6 giugno 2012 recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012», convertito dalla legge n. 122 del 2012 prevede la costituzione di un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate le cui risorse sono ripartite fra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, sulla base di criteri oggettivi aventi a riferimento l'effettività e la quantità dei danni subiti e asseverati delle singole;
   il decreto-legge n. 74 del 2012 prevede, al comma 2 dell'articolo 2, che la ripartizione del fondo fra le regioni avvenga con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze su proposta dei presidenti delle regioni;
   previa intercorsa intesa, il riparto fra le regioni interessate del fondo di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 74 del 2012 è intervenuto – con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 luglio 2012 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2012 – per il solo anno 2012;
   già nei primi giorni del mese di marzo 2013 le regioni beneficiarie hanno espresso intesa circa la proposta di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri predisposta dalle competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse del fondo per la ricostruzione per l'esercizio 2013;
   nonostante il tempo trascorso e le sollecitazioni formulate (si ricordano, a titolo esemplificativo, nota del presidente della regione Lombardia del 22 maggio 2013 e, a seguire, nota a firma congiunta dei presidenti delle tre regioni interessate, indirizzata al Presidente del Consiglio Letta il 24 luglio 2013) il provvedimento di assegnazione delle risorse per l'anno 2013 non ha ancora trovato formalizzazione;
   inoltre, regione Lombardia – così come le altre regioni interessate – con nota al vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 dicembre 2013 ha espresso intesa circa le percentuali di riparto del fondo per la ricostruzione sia per l'esercizio 2013 (aggiornate) che per l'esercizio 2014;
   anche in questo caso, il conseguente provvedimento non ha ancora avuto seguito;
   ad oggi, a fronte di stato di emergenza dichiarato a tutto l'anno 2014, sono state assegnate e riversate alle regioni le sole risorse relative all'esercizio 2012, mentre ancora non sono stati formalizzati i provvedimenti che consentirebbero l'assegnazione delle risorse per il 2013 e il 2014 e conseguentemente di andare verso il definitivo superamento delle situazioni di emergenza che, a causa dei ricordati ritardi procedurali, ancora non si è in grado di assicurare –:
   quali siano le ragioni per cui le proposte di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di riparto del fondo per la ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, pur avendo raccolto – ormai da tempo – le necessarie intese da parte delle regioni interessate, non hanno ancora trovato formalizzazione;
   come intenda agire il Governo, al fine di consentire il definitivo superamento delle situazioni di precarietà e disagio conseguenti al verificarsi degli eventi sismici, attraverso lo sblocco ed in trasferimento agli enti beneficiari entro tempi certi e rapidi delle risorse già all'uopo stanziate. (5-02113)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2002 0245

EUROVOC :

stato d'emergenza

ripartizione dell'aiuto

sisma