ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 167 del 05/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/02/2014
Stato iter:
29/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2014
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/10/2014
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2014

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/02/2014

DISCUSSIONE IL 29/10/2014

SVOLTO IL 29/10/2014

CONCLUSO IL 29/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02073
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167

   VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il quadro generale dell'informazione regionale in Sardegna permane in uno stato di sostanziale monopolio determinato dall'egemone presenza del gruppo editoriale Unione Sarda spa proprietaria, oltre che del quotidiano regionale a stampa L'Unione Sarda anche dell'emittente televisiva regionale Videolina e dell'emittente radiofonica regionale Radiolina;
   in assenza di vere e proprie alternative alla stampa regionale, considerato il limitato impatto zonale rappresentato dall'unico quotidiano a stampa alternativo La Nuova Sardegna facente capo al gruppo editoriale L'Espresso Spa, l'ultimo baluardo possibile a difesa del pluralismo dell'informazione isolana che possieda un certo rilievo in termini di ascolti è rappresentato dall'emittente televisiva regionale Sardegna 1;
   in questi mesi le condizioni di difficoltà economica e gestionale dell'emittente Sardegna 1, che si protraggono ormai da troppo tempo, hanno portato alla sostanziale paralisi dell'attività editoriale;
   i passaggi che hanno anticipato questa situazione sono rappresentati dal tentativo della proprietà di attuare una serie di licenziamenti poi rientrati attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà risalenti a oltre due anni fa, fino alla loro definitiva conferma il giorno 4 del mese di febbraio del corrente anno con la comunicazione di licenziamento collettivo di 13 dipendenti su 26;
   tale blocco è stato attuato successivamente alla cessione delle quote di proprietà dell'emittente in quanto società editoriale e in qualità di detentrice delle concessioni pubbliche per l'emittenza radiotelevisiva, a un gruppo di investitori i quali in un fantomatico piano di rilancio avrebbero dovuto riportare l'azienda a un livello minimo di sostenibilità economica;
   la proprietà dell'emittente ha più volte manifestato un atteggiamento di chiusura nei confronti dei lavoratori che è sfociata nella decisione della direzione editoriale di diffondere l'informazione anche in presenza di una totale adesione allo sciopero dei giornalisti della testata, contravvenendo alle più elementari norme di corretta gestione delle relazioni sindacali;
   tale cessione, ad avviso dell'interrogante di facciata, ha esentato la proprietà cedente da ogni pendenza nei confronti dei lavoratori che oggi si trovano a non sapere più a chi chiedere conto della loro situazione;
   a detta della nuova proprietà le difficoltà economiche discendono da alcuni crediti che la pubblica amministrazione non ha mai soddisfatto e per la precisione; a) residui a saldo dei fondi 2011 ex legge n. 488; 2) crediti mai riscossi dall'emittente nei confronti del Ministero, andati in perenzione per i quali ci sarebbe la possibilità di recupero in ragione del recente provvedimento del Governo sul pagamento alle aziende dei debiti della pubblica amministrazione, in questo caso per oltre 250.000 euro; 3) crediti che l'azienda vanta per il 2011 e il 2012 come contributi INPS per l'attuazione del contratto di solidarietà; 4) mancato contributo per il 2012, relativi ai fondi previsti dalla legge n. 448, che ammontano a circa 600-700.000 euro, per un vizio formale riguardante i dovuti pagamenti dei contributi previdenziali, subordinati alla esibizione del DURC all'atto della presentazione; vizio che il Corecom, applicando una recente e sconosciuta sentenza del Consiglio di Stato, ha rilevato, impedendo che all'emittente venisse attribuito il punteggio relativo al personale per il 2012, comportando così l'esclusione della stessa dal finanziamento per il quale l'azienda ha peraltro già versato i contributi necessari –:
   se la nuova compagine sociale di cui alla premessa sia stata adeguatamente autorizzata al subentro nella concessione di Sardegna TV srl, così come dovrebbe essere a norma dell'Allegato I della delibera n. 78 del 1o dicembre 1998 relativa al «Regolamento per il rilascio delle concessioni per la radiodiffusione televisiva privata su frequenze terrestri», in termini di: a) requisiti penali dei singoli componenti della società subentrante; b) requisiti penali e patrimoniali della società subentrante; c) regolarità negli adempimenti fiscali; d) organico minimo destinato alla operatività editoriale; e) percentuale di partecipazione alle quote societarie dei componenti della compagine sociale; f) quota di capitale interamente versato; g) partecipazioni societarie esterne ammesse;
   se il Ministero sia a conoscenza della documentazione che attesti che tali controlli siano stati effettuati;
   se il Ministero interrogato sia in grado di fornire a ragguagli in tal senso ed eventualmente quando;
   se il Ministero sia interessato a intervenire per sbloccare le numerose situazioni su cui l'azienda vanta dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione.
(5-02073)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02073

  In merito alle vicende riportate nell'atto in esame, si evidenzia che da controlli effettuati dai competenti uffici del MiSE non risulta alcuna documentazione che attesti il trasferimento di quote di proprietà dell'emittente televisiva Sardegna 1 ad altra società.
  Si precisa, inoltre, che la delibera citata dall'onorevole Interrogante che fa riferimento al rilascio di concessioni, non è più in vigore in quanto, come previsto dal Codice delle Comunicazioni elettroniche emanato con decreto legislativo 1o agosto 2003 n. 259, a seguito del passaggio al digitale terrestre, l'attività di radiodiffusione televisiva è ora subordinata al rilascio di un'autorizzazione per il diritto d'uso delle frequenze televisive in tecnica digitale.
  Il trasferimento dei diritti d'uso delle radiofrequenze da parte delle imprese titolari è disciplinato dall'articolo 14-ter del Nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche, come modificato dal decreto legislativo 28 maggio 2012 n. 70.
  Tale disposizione infatti, prevede che in caso di cessioni che comportino il passaggio di proprietà (cessioni superiori al 50 per cento delle quote) la variazione della titolarità del diritto d'uso è assentita dal Ministero dello sviluppo economico, previa pronuncia da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
  Per quanto riguarda i contributi ex lege n. 448 del 1998 riconosciuti all'emittente Sardegna 1, si evidenzia che il Corecom Sardegna, con delibera n. 9 del 5 agosto 2013, ha approvato la graduatoria dell'anno 2012, di cui all'articolo 1 comma 5 del decreto ministeriale 292 del 5 novembre 2004, per la regione Sardegna, collocando la Soc. SARDEGNA TV S.r.l. titolare dell'emittente televisiva Sardegna Uno, al 4o posto e la somma ad essa spettante è stata quantificata in Euro 46.335,18.
  In data 27 novembre 2013 il Ministero dello sviluppo economico ha provveduto ad emettere un mandato di pagamento per euro 41.719,66 pari al 90 per cento dell'importo. Il restante 10 per cento (pari ad euro 4.635,52) verrà erogato nel momento in cui la Presidenza del Consiglio dei ministri rilascerà il relativo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
  Infine, si evidenzia che, da accertamenti effettuati dagli uffici competenti del Ministero del Lavoro, risulta che 11 lavoratori della società Sardegna TV Srl hanno richiesto l'intervento del Servizio Ispezione del lavoro lamentando l'omesso pagamento tra le 5 e le 6 mensilità di retribuzione, mentre 4 lavoratori hanno segnalato l'omesso pagamento degli assegni per il nucleo familiare per due mensilità.
  Relativamente al primo aspetto, è stato adottato nei confronti del datore di lavoro il provvedimento di diffida accertativa per l'omesso pagamento dei seguenti emolumenti:
   13a mensilità anno 2012;
   retribuzione relativa al mese di novembre 2013;
   retribuzione relativa al mese di dicembre 2013;
   13a mensilità anno 2013;
   14a mensilità anno 2013;
   retribuzione relativa al mese di gennaio 2014 (per n. 4 lavoratori).

  Tutti i provvedimenti di diffida accertativa (per complessivi 59.427,52 euro netti) sono stati convalidati dagli uffici competenti del Ministero del lavoro e già trasmessi ai lavoratori.
  In merito agli assegni per il nucleo familiare, per i mesi di novembre 2013 e dicembre 2013 è stato accertato l'omesso pagamento in favore di 5 lavoratori. A seguito dell'intervento del citato Ministero, la società ha provveduto al pagamento dei citati assegni dovuti e al responsabile aziendale (e all'obbligato in solido) è stato notificato un verbale unico di accertamento e notificazione per la violazione amministrativa commessa.
  Il trasgressore ha provveduto al pagamento della sanzione amministrativa applicata (euro 2.575,00).
  Sempre in merito all'omesso pagamento degli assegni per il nucleo familiare, gli uffici del Ministero del Lavoro hanno riscontrato che il responsabile aveva dichiarato all'INPS, con le prescritte denunce contributive relative ai mesi di novembre e dicembre 2013, di aver corrisposto ai dipendenti somme (di cui nel contempo aveva richiesto il rimborso) che in realtà sono state erogate ai lavoratori dopo l'intervento degli stessi uffici del Ministero. Quest'ultimi pertanto hanno provveduto a trasmettere notizia di reato, ai sensi dell'articolo 640 C.P., cpv. n. 1, alla Procura della Repubblica di Cagliari.
  Per quanto concerne il contratto di solidarietà anno 2013 (periodo dal 1o febbraio 2013 al 31 gennaio 2014), il Ministero del Lavoro ha comunicato che è stato trasmesso agli uffici competenti il prospetto nel quale sono indicate le ore di solidarietà effettive svolte dai lavoratori e l'importo del contributo (pari ad euro 109.816,78).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diffusione delle informazioni

finanziamento dell'industria

contratto di lavoro

televisione

radiotrasmissioni

contratto

licenziamento

credito