ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02070

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 167 del 05/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 05/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02070
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167

   SANDRA SAVINO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano «Il Gazzettino», nell'edizione del Friuli, il 7 gennaio 2014, il Ministro interrogato avrebbe affidato alla Società geografica italiana, il compito di ridisegnare i confini territoriali della regione Friuli-Venezia Giulia, finalizzati alla revisione delle norme previste all'interno del disegno di legge costituzionale del titolo V che stabilisce l'eliminazione del termine «province» nella Carta e ristrutturazione dell'Italia in 36 regioni, con l'ipotesi a 31 e «l'abolizione di ogni forma di specialità regionale»;
   nella nuova configurazione, riporta il medesimo articolo, la regione Fruili-Venezia Giulia, si configurerebbe come Friuli/Julia – regione policentrica;
   l'assegnazione della competenza alla suddetta società, prosegue il quotidiano, di riformare l'impianto territoriale, conseguente ai nuovi confini regionali, include anche l'utilizzo di un gruppo di lavoro istituito presso il Ministero e coordinato dallo stesso presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti;
   a giudizio dell'interrogante inoltre, il Ministro interrogato avrebbe dovuto coinvolgere, in via preventiva, le istituzioni locali e la comunità regionale prima di stabilire l'assegnazione di uno studio per il riassetto del Friuli-Venezia Giulia, ad una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, in considerazione del doveroso e naturale coordinamento per delle scelte così importanti come la rielaborazione di una nuova versione regionale, anche alla luce delle ragioni storiche che motivarono l'istituzione dalla regione Friuli-Venezia Giulia;
   da una parte, infatti, vi è l'area friulana, che copre le province di Udine, Pordenone e parte di quella di Gorizia, dove fra l'altro è riconosciuto l'uso paritario della lingua friulana; dall'altra vi è l'area giuliana, costituita dalla provincia di Trieste e da parte di quella di Gorizia, ma che deriva da un territorio nazionale più esteso che venne smembrato, al termine della seconda guerra mondiale a seguito degli accordi di pace. Per i suddetti motivi è stato riconosciuto alla regione Friuli-Venezia Giulia uno status autonomo previsto dallo statuto Speciale –:
   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   quali siano le motivazioni per le quali il Ministro interrogato non ha preso in considerazioni le suindicate ragioni storiche e normative che furono alla base della regione Friuli-Venezia Giulia, e se si intenda predisporre una consultazione con le istituzioni locali, al fine di avere un quadro esaustivo e completo degli equilibri e delle motivazioni che stanno alla base dei principi fondanti dello statuto speciale regionale. (5-02070)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Friuli-Venezia Giulia

geografia