ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02036

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 163 del 30/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/01/2014
Stato iter:
14/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/01/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/01/2015
Resoconto VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2014

DISCUSSIONE IL 14/01/2015

SVOLTO IL 14/01/2015

CONCLUSO IL 14/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02036
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
Giovedì 30 gennaio 2014, seduta n. 163

   VALIANTE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la classifica dei sistemi sanitari sull'attività del 2012, stilata all'inizio del 2014 sulla base di numerosi indicatori relativi al rispetto dei livelli essenziali di assistenza assicurati ai cittadini, rivela ancora una volta i tanti problemi della sanità campana. La regione, che non registra alcun miglioramento di posizione rispetto al 2011, occupa l'ultima posizione, risultando inadempiente nei settori assistenza ospedaliera, liste di attesa, prevenzione, sperimentazione e innovazioni gestionali, assistenza protesica, sanità penitenziaria, attività trasfusionale, percorso nascita, emergenza-urgenza;
   in merito alla rete ospedaliera, già nell'estate 2013, gli organismi di monitoraggio del Ministero della salute avrebbero richiesto che eventuali interventi di modifica o integrazione, così come delineato dal decreto del commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del settore sanitario n. 49 del 2010, venissero definiti con un nuovo atto organico, essendo tale decreto un atto regionale espressione di un superiore livello pianificatorio regionale in materia sanitaria, come sancito dal Tar Campania con sentenza n. 882 del 2013;
   nel citato decreto la riorganizzazione della rete ospedaliera si fonda – si legge – sulla specificità di ciascuna delle province campane, per le caratteristiche del territorio e per le preesistenze strutturali ed organizzative, tenendo conto altresì del principio dell'autosufficienza dell'ambito provinciale. La stessa si fonda anche su una serie di fattori legati ad aspetti strutturali, dimensionali, al rapporto pubblico-privato, nonché ai modelli organizzativi e funzionali;
   con specifico riferimento al criterio dimensionale, il citato decreto sottolinea che la congruità dimensionale di una struttura di ricovero pubblica per acuti è valutata in almeno 100 posti letto, mentre quella di una struttura di ricovero pubblica di tipo riabilitativo e/o lungodegenziale è valutata in un numero di posti letto non inferiore a 80 e non superiore a 200, con un numero di posti letto per acuti non superiore a 25. Una scelta – come riportato – finalizzata a contenere i costi di gestione, a contrastare i comportamenti opportunistici e a garantire prestazioni più appropriate;
   la programmazione della rete ospedaliera di Salerno che emerge dal decreto menzionato prevede che i presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia confluirebbero in una unica struttura ospedaliera – presidio ospedaliero unico della Valle del Sele – la cui realizzazione è da prevedersi nel programma di interventi per l'edilizia sanitaria (ai sensi dell'articolo 20 della legge n. 67 del 1988) come nuovo modello organizzativo-gestionale, in quanto presidio di ASL dotato di un budget autonomo e di una specifica autonomia gestionale;
   una riorganizzazione dei posti letto degli ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide e Oliveto Citra con chiusura dell'ospedale di Roccadaspide, lascerebbe un intero territorio come la Valle del Calore, degli Alburni e dell'Alento, nel pieno del Parco nazionale del Cilento, completamente privo di assistenza sanitaria privando lo stesso di un presidio ospedaliero che rappresenta un punto di riferimento e di eccellenza, sia per la qualità delle prestazioni che per le condizioni di economicità, che serve un territorio di circa 800 chilometri quadrati, privo di infrastrutture e rete viaria, con una densità abitativa di 41 abitanti per chilometro quadrato e una popolazione prevalentemente anziana, sprovvisto di strutture e cliniche private e interessato da un incremento di utenza di oltre il 30 per cento delle prestazioni di pronto soccorso a seguito della chiusura dell'ospedale di Agropoli e in una condizione oggettiva di impossibilità di rapidi collegamenti con altri ospedali, distanti dai 45 agli oltre 70 chilometri;
   il territorio della provincia ha già subito la chiusura dell'ospedale di Agropoli, riconvertita in centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico ed in struttura residenziale per cure palliative, hospice;
   inoltre, l'ipotesi di chiusura dell'ospedale dell'Immacolata di Sapri, configurato, dal menzionato decreto n. 49 del 2010, quale presidio di II livello della rete dell'emergenza e spoke per l'emergenza cardiologica e per l’ictus cerebrale, sarebbe oltremodo ingiustificata e inspiegabile;
   la razionalizzazione della rete ospedaliera salernitana, in particolare, dovrebbe tenere in debito conto le specificità del territorio, senza penalizzare gli abitanti –:
   se, sulla scorta degli elementi premessi, non ritenga opportuno, anche in vista del nuovo patto per la salute, lungi da interventi illogici e incoerenti, assumere iniziative per verificare l'omogenea distribuzione territoriale delle prestazioni sanitarie sul territorio provinciale che tenga conto del dato demografico e di quello territoriale, al fine di garantire l'effettiva erogazione di livelli essenziali di assistenza sul territorio a beneficio dei cittadini interessati. (5-02036)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02036

  Con riferimento alla interrogazione parlamentare in oggetto ed in merito alla ripartizione dei posti letto attivati presso l'ASL di Salerno, segnalo che con il Decreto Commissariale n. 49/2010 la Regione Campania ha approvato il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, che le singole ASL hanno provveduto a recepire, con l'approvazione di un apposito piano attuativo.
  L'ASL di Salerno ha approvato il proprio piano attuativo con la deliberazione n. 460/2011, recepita dalla Regione con il Decreto Commissariale n. 73/2011, che ha accolto la proposta di pianificazione della ASL di Salerno, con alcune prescrizioni:
   con riferimento all'area sud dell'ASL di Salerno, è previsto che i Presidi Ospedalieri (PO) di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia confluiscano in una unica struttura ospedaliera, denominata Presidio Ospedaliero Unico della Valle del Sele, prevista come struttura di II livello della rete dell'emergenza e quale «hub» di 1° livello per la emergenza cardiologica e per l'ictus cerebrale. Essa avrà un numero di posti letto pari a 261 ordinari e 67 di «day hospital».
   Il P.O. «San Francesco d'Assisi» di Oliveto Citra (123 posti letto), dopo la confluenza nel P.O. della Valle del Sele sarà destinato ad accogliere Unità Operative di ricovero di tipo riabilitativo e potrà ospitare una struttura polifunzionale per la salute. Inoltre, il «Centro per la medicina del dolore», viene destinato ad erogare prestazioni ambulatoriali complesse («day service») ed è configurato quale ambulatorio dell'Unità Operativa di medicina generale.
   Per il P.O. di Agropoli (48 posti letto) è prevista la riconversione in centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico ed in struttura residenziale per cure palliative (hospice). Si prevede che confluirà anch'esso nell'Ospedale Unico della Valle del Sele. La struttura potrà erogare prestazioni esclusivamente in regime ambulatoriale (day service).
   Il P.O. Immacolata di Sapri (118 posti letto): è configurato quale presidio del II livello della rete dell'emergenza, e costituisce «spoke» per l'emergenza cardiologica e per l'ictus cerebrale. Avrà un numero di posti letto pari a 100 ordinari e 20 di «day hospital».
  Nella relazione di monitoraggio trasmessa dalla Regione nel mese di ottobre 2012, relativa all'attuazione delle disposizioni previste dalla riorganizzazione della rete, per l'ASL di Salerno risulta essere stato disattivato il P.O. «M. Scarlato» di Scafati e il trasferimento dell'attività di neonatologia del P.O. di Oliveto Citra al P.O. di Battipaglia.
  Nel Programma Operativo 2013-2015 della Regione Campania è previsto che l'Azienda Sanitaria Locale di Salerno dovrà proporre una nuova organizzazione delle strutture interessate dal processo di accorpamento, riguardante la confluenza dei Presidi Ospedalieri di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia e del PO di Agropoli nel Presidio Ospedaliero Unico della Valle del Sele, la cui realizzazione è stata ritenuta obiettivo non prioritario. In particolare, per quanto concerne l'accorpamento dei Presidi di Eboli e Battipaglia, è previsto che essi conservino il ruolo di Presidi Ospedalieri inseriti nella rete dell'emergenza-urgenza.
  Inoltre, nello stesso Programma Operativo regionale sono riportati, quali risultati da conseguire:
   a) la predisposizione da parte dei Direttori Generali di un nuovo cronoprogramma per l'attivazione dei nuovi servizi previsti dal processo di riconversione;
   b) l'adozione da parte del Direttore Generale della ASL di Salerno del piano di accorpamento delle funzioni dei PO di Eboli e Battipaglia.
  In ordine allo stato di attuazione di tale ultima azione programmata, questo Ministero ha chiesto informazioni dettagliate alla Struttura Commissariale, che ha rappresentato, per quanto riguarda la riorganizzazione degli stabilimenti insistenti nell'area, in assenza dell'ospedale unico, che l'Asl di Salerno ha adottato la deliberazione n. 106 del 2014, e che questa è attualmente sospesa, ed ha comunicato che si procederà ad una ridefinizione dell'offerta nell'area interessata, all'interno della formulazione della rete ospedaliera.
  In più occasioni, da ultimo nella riunione del 22 luglio 2014, i Tavoli Tecnici hanno sollecitato la ridefinizione della rete ospedaliera acuti e post acuti, con individuazione analitica del numero dei posti letto suddivisi per struttura, disciplina, day hospital e ordinari, unità operative, nel rispetto delle indicazioni degli standard nazionali.
  La Struttura Commissariale è stata invitata a precedere in tempi rapidi alla riorganizzazione della rete ospedaliera per acuti e post acuti, così da sottoporla ai Ministeri affiancanti. Il Tavolo tecnico e il Comitato hanno subordinato l'erogazione della metà delle spettanze residue relative all'anno 2011, tra l'altro, alla presentazione e valutazione positiva del provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza.
  Va anche detto che la riorganizzazione dell'ASL di Salerno prevede una programmazione con un indice di 3,33 posti letto per mille abitanti, di cui 0,56 dedicati alla riabilitazione e lungodegenza, con una conseguente riduzione di 224 posti letto pubblici (da 2.936 a 2.712) e 127 privati provvisoriamente accreditati (da 1.102 a 975), per un totale di 351 posti letto.
  Dai dati del Sistema Informativo del Ministero della salute, riferiti all'assistenza ospedaliera nell'anno 2013, risulta un tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere pari a 192,8 per 1.000 residenti nella Provincia di Salerno, rispetto ad un valore regionale pari a 187,3, ben più elevati dello standard nazionale, pari a 160. Per quanto riguarda il ricorso all'ospedalizzazione per la popolazione con più di 75 anni, il tasso registrato nella Provincia di Salerno risulta pari a 441,1 ricoveri per 1.000 residenti, più elevato del valore regionale (415,7 per 1.000 residenti).
  Dai dati disponibili per gli anni 2012 e 2013, del Sistema Informativo del Ministero della salute emerge una riduzione del 30 per cento delle prestazioni di Pronto Soccorso erogate dall'Ospedale di Agropoli (la cui chiusura è avvenuta ad Ottobre 2013).
  Considerando le prestazioni di pronto soccorso complessive erogate nel 2013 dalle strutture di: Oliveto Citra, Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, e Agropoli, emerge che la chiusura di quest'ultimo Ospedale comporta una redistribuzione delle relative prestazioni sulle rimanenti strutture.
  Da ultimo, in merito alla problematica in esame, la Regione Campania per il tramite della Prefettura di Salerno ha ribadito di aver ridisegnato l'assetto della rete ospedaliera utilizzando una metodologia di analisi delle prestazioni erogate in regime di ricovero, al fine di ridefinire il fabbisogno di prestazioni ospedaliere appropriate e, quindi, l'indice programmatico di posti letto per 1.000 abitanti.
  Ha precisato che, per ciascuna delle strutture di ricovero pubbliche sono stati definiti, per singola disciplina, i posti letto, distinti in posti letto ordinari e a ciclo diurno; sono stati inoltre individuati i Presidi Ospedalieri destinati alla dismissione, stante la loro non rispondenza ai principi e ai criteri prefissati tra cui, principalmente, l'inadeguatezza della soglia minima di operatività delle strutture pubbliche, definita pari a 100 posti letto per le strutture per acuti e pari a 80 posti letto per le strutture di riabilitazione e lungodegenza (criterio della «congruità dimensionale»), necessaria per garantire qualità e sicurezza.
  Infine, è stato precisato che i posti letto totali dei quattro presidi oggetto della riconversione rispettano il citato decreto n. 49 del 2010, con n. 328 posti letto del Presidio Unico Valle del Sele, più 80 p.l. del P.O. di Oliveto Citra, a vocazione riabilitativa, con un totale di 408 posti letto.
  Per quanto riguarda il rapporto posti letto/numero di abitanti, la stessa Azienda ha dichiarato di aver tenuto conto del dato dell'intera rete provinciale che nella stessa area vede attivati i posti letto dell'Azienda Ospedaliera «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona», nella quale confluiscono l'Ospedale «San Leonardo», il P.O. «da Procida» e il P.O. di Cava dei Tirreni.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

AGROPOLI,SALERNO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

politica sanitaria

sanita' pubblica

istituto ospedaliero

sistema sanitario