ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02034

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 163 del 30/01/2014
Abbinamenti
Atto 5/01174 abbinato in data 12/02/2014
Atto 5/02031 abbinato in data 12/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIARO ROBERTA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 30/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/01/2014
Stato iter:
12/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2014
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 12/02/2014
Resoconto OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/02/2014

DISCUSSIONE IL 12/02/2014

SVOLTO IL 12/02/2014

CONCLUSO IL 12/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02034
presentato da
OLIARO Roberta
testo di
Giovedì 30 gennaio 2014, seduta n. 163

   OLIARO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   sono passati dodici giorni da quando l'Intercity Milano-Ventimiglia è stato investito da una colonna di fango e pietre staccatosi dal versante adiacente la ferrovia e si è ritrovato sospeso tra l'unica linea ferroviaria e la costa rocciosa;
   la procura ha sequestrato l'area e nominato i periti per capire di chi è la colpa, anche perché nell'incidente sono stati feriti due macchinisti e per fortuna duecento passeggeri ne sono usciti incolumi;
   il cantiere aperto dieci anni fa per il raddoppio della linea ferroviaria è fermo dal 2008 per un contenzioso che pare nessuno riesca a risolvere;
   così come affermato anche dal sindaco di Andora sul quotidiano La Repubblica del 29 gennaio 2014 «...se venisse risolto il contenzioso basterebbe un miliardo e mezzo di euro per completare il secondo tratto ed avere un doppio binario su cui trasportare le merci, alleggerendo finalmente il traffico autostradale»;
   per i pendolari e i viaggiatori che ogni giorno transitavano sulla linea ferroviaria oggi interrotta dal treno in bilico è diventata un'impresa ardua perché chi arriva da Levante è costretto a fermarsi ad Albenga e salire su un autobus fino a Diano Marina;
   con gli autobus sostitutivi da Diano Marina ad Albenga e viceversa via autostrada, senza fermate intermedie, i pendolari che usavano il treno hanno tempi di percorrenza che variano dai 40 ai 50 minuti;
   da Albenga a Laigueglia e Andora e viceversa con fermata Alassio i minuti variano dai 30 ai 40, creando ai pendolari o viaggiatori non pochi disagi;
   i capistazione sono ormai diventati degli “ausiliari del traffico”, impegnati a smistare persone e bagagli sugli autobus;
   le cittadine in questione vivono di turismo e, tenendo conto che a breve inizierà anche il festival di Sanremo, evento di rilevanza nazionale, ci saranno non pochi disagi;
   secondo una stima di Fuorimuro, l'azienda ferroviaria genovese che si occupa di portare le merci fuori dai varchi portuali, la frana ha causato un danno giornaliero superiore ai 30.000 euro per l'impossibilità di effettuare collegamenti regolari con le merci bloccate al porto di Genova, oltre ovviamente alle possibili mancate commesse;
   inoltre, il GPL distribuito dalla società Lampogas che di solito viaggia su rotaia ha difficoltà ad essere trasferito su camion, creando non pochi problemi di riscaldamento agli oltre 4000 utenti, nonché parecchie ripercussioni per il trasporto merci su strada, alimentato in gran parte proprio da questo tipo di carburante –:
   se il Governo non intenda intervenire presso Ferrovie dello Stato per rimuovere quanto prima l'Intercity, nonché se non intenda mettere fine al contenzioso che si trascina da ormai diversi anni per il raddoppio della linea ferroviaria e stanziare ulteriori fondi per il potenziamento dei servizi ferroviari. (5-02034)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02034

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni presentate dagli onorevoli Quaranta, Tullo e Oliaro in quanto vertono su analogo argomento.
  In relazione alle problematiche segnalate dagli onorevoli interroganti devo preliminarmente confermare l'attenzione del MIT per la realizzazione del raddoppio ferroviario della tratta «Andora-S. Lorenzo al Mare» nell'ambito della linea «Genova-Ventimiglia». Ricordo, inoltre, che la linea in questione è parte della rete centrale TEN-T e figura tra le sezioni pre-identificate nell'ambito del nuovo Meccanismo finanziario per collegare l'Europa per l'assegnazione prioritaria di contributi comunitari nell'orizzonte temporale 2014-2020.
  Attualmente la linea Genova-Ventimiglia, lunga circa 147 km, presenta tratte a doppio binario (Genova-Finale Ligure, Loano-Albenga, S. Lorenzo-Ventimiglia) per un totale di 103 km e a semplice binario (Finale Ligure-Loano, Albenga-Andora, Andora-S. Lorenzo) di estensione complessiva pari a 44 km.
  Il tracciato fra S. Lorenzo al Mare e Andora si sviluppa in variante per circa 19 km, di cui circa 16 km in galleria. Sul nuovo tracciato sono collocate la futura stazione di Imperia, che sostituirà le due attuali stazioni cittadine, la fermata di Diano e la stazione di Andora, punto di connessione con la linea in esercizio verso Genova.
  Sono previste anche la realizzazione dei nuovi impianti di Imperia (stazione), Diano (fermata) e Andora (stazione) e l'attrezzaggio della linea con il distanziamento automatico dei treni e il Sistema di controllo della marcia dei treni (SCMT). Come l'onorevole Tullo ha evidenziato la realizzazione del progetto contribuirà all'aumento della capacità di traffico, alla riduzione dei tempi di percorrenza, all'ammodernamento degli standard prestazionali oltre che all'incremento dei livelli di sicurezza.
  In merito agli specifici rilievi posti dagli Onorevoli Interroganti sono state assunte informazioni presso RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la quale ha fatto presente che il completamento del raddoppio ferroviario della linea Genova-Ventimiglia interessa la tratta in variante, rispetto all'attuale tracciato da Finale Ligure a S. Lorenzo al Mare.
  Il completamento infrastrutturale è articolato in due specifici progetti di investimento: S. Lorenzo al Mare-Andora e Andora-Finale Ligure. Il raddoppio S. Lorenzo al Mare-Andora è in avanzata fase realizzativa e l'intervento è completamente finanziato. In questo progetto sono previste le nuove stazioni/fermate di Imperia, Andora e Diano.
  Il raddoppio Andora-Finale Ligure è un intervento il cui il progetto preliminare è stato approvato dal CIPE nel 2005. Per quanto attiene al progetto definitivo si rileva che risulta allo stato privo di copertura finanziaria e pertanto, è stato trasmesso da RFI in modo ancora parziale e non risulta conseguentemente avviato l’iter istruttorio. In questo progetto sono previste le nuove stazioni/fermate di Alassio, Albenga, Borghetto S. Spirito, Pietra Ligure.
  In merito al raddoppio S. Lorenzo al Mare-Andora, in data 24 marzo 2004 è stata effettuata la consegna delle prestazioni relativa sia alla progettazione esecutiva che all'esecuzione; il 20 settembre 2004 è stata effettuata la consegna parziale dei lavori limitatamente al 1o stralcio (imbocchi delle gallerie) e in data 9 aprile 2005 è stato redatto il verbale definitivo di consegna dei lavori.
  I lavori, purtroppo, sono stati caratterizzati da significative criticità contrattuali con l'Appaltatore. Una prima criticità, si riferisce ai siti per il conferimento degli inerti derivanti dallo scavo meccanizzato delle gallerie, con la decisione unilaterale dell'Appaltatore di chiusura del cantiere che ha determinato il fermo delle attività a partire dal 28 aprile 2007. I lavori di scavo meccanizzato delle gallerie sono stati poi ripresi in data 26 ottobre 2007.
  A partire dal 5 settembre 2008, l'appaltatore ha nuovamente sospeso unilateralmente i lavori lamentando un'eccessiva onerosità del contratto di appalto. In questo contesto ha richiesto al Tribunale di Imperia un ATP (accertamento tecnico preventivo) al fine di verificare la sussistenza della eccessiva onerosità dell'appalto sopravvenuta in corso d'opera.
  L'esito dell'ATP, conclusosi ad ottobre del 2009, ha definito un nuovo piano di committenza con un nuovo perimetro dell'oggetto contrattuale, caratterizzato da stralci di numerosi interventi previsti nell'appalto principale Ferrovial e la conseguente rivisitazione progettuale per l'attività negoziale di due nuovi riappalti relativi alle opere di completamento della sede ferroviaria; lavori affidati rispettivamente alla Società Tecnis S.p.A. e alla Società Sicurbau Srl.
  Durante questo periodo, e più precisamente ad agosto 2009, la Direzione Lavori Italferr ha rilevato la posa in opera di conci prefabbricati utilizzati per il rivestimento delle gallerie scavate con fresa (TBM) aventi armatura difforme dai progetto esecutivo approvato, successivamente la medesima Direzione Lavori Italferr ha rinvenuto l'assenza delle chiodature previste in progetto nella realizzazione di parte delle gallerie scavate in tradizionale.
  In merito, la Procura della Repubblica di Savona ha avviato una indagine, della quale ad oggi non si ha ancora evidenza della sua formale conclusione. In questo contesto, le indagini della Procura hanno portato al sequestro dell'area di cantiere di Andora interessata dalla produzione dei conci prefabbricati, liberata dai vincoli giudiziari solo a partire da gennaio 2013.
  In data 2 maggio 2013 sono scaduti i termini di ultimazione contrattuale dei lavori, già oggetto peraltro di precedenti proroghe concesse, e stante il mancato completamento dei lavori stessi, è stata avviata, a partire dal mese di luglio 2013, la procedura di esecuzione in danno di alcune opere e la ripresa in possesso delle relative aree di cantiere, al fine di non arrestare i lavori oggetto degli ulteriori riappalti affidati.
  A riguardo, è stata applicata, nell'ultimo avanzamento contabile, la penale per il mancato rispetto del termine di ultimazione dei lavori, per un importo complessivo di circa 18 milioni di euro e sono state operate trattenute cautelative per la mancata risoluzione della non conformità delle opere realizzate, per un importo di circa 28 milioni di euro.
  L'ATI Ferrovial, a seguito di ricorso ad un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) del 1o agosto 2013 presso il Tribunale di Imperia, si è opposta alla ripresa in consegna, da parte della Committente, delle aree e delle parti d'opera oggetto della suddetta procedura di esecuzione in danno, continuando ad impedire l'accesso alle aree di lavoro agli altri appaltatori, che quindi non hanno potuto rispettare l'avanzamento dei lavori previsto.
  Con Ordine di Servizio n. 2506 del 14 ottobre 2013, l'ATI Ferrovial è stata diffidata perentoriamente a completare i lavori non ancora ultimati entro il termine di 15 giorni, ai sensi del disposto contrattuale relativo alla risoluzione in danno dei lavori per grave inadempimento.
  In data 11 novembre 2013 il Presidente del Tribunale di Imperia ha nominato il CTU che ha dato avvio alle attività peritali tuttora in corso.
  Al momento, le lavorazioni ancora da ultimare nell'ambito dell'Appalto affidato all'ATI Ferrovial-Cossi sono stimabili in circa un milione di euro oltre il ripristino, a proprio onere, di numerose non conformità realizzative ed il completamento dei collaudi statici delle opere strutturali.
  Perdurando le criticità dell'appalto Ferrovial e la relativa mancata consegna delle aree da parte dell'impresa alla committenza, è stata formalizzata a dicembre 2013 la sospensione parziale dei lavori appaltati sia alla Società Tecnis, incaricata nella realizzazione delle gallerie artificiali e al completamento di quelle naturali, che alla Società Sicurbau Srl a cui è demandato il completamento delle finiture dei viadotti di linea e dei fabbricati di stazione/fermata.
  Nell'ambito delle operazioni peritali il CTP RFI ha richiesto al CTU di dare urgente seguito allo stato di consistenza delle opere realizzate, per rispondere peraltro a quanto disposto dal Presidente del Tribunale di Imperia, circa la prioritaria verifica dello stato di consistenza e per consentire l'urgente riconsegna delle aree stesse, affinché tale circostanza non costituisca elemento di ritardo al completamento delle opere in questione per la realizzazione dell'intera Opera Pubblica.
  Al fine di poter procedere con i disposti contrattuali di risoluzione dei lavori, se il CTU condividerà la posizione del CTP RFI, si potrà procedere alla immediata presa in consegna delle aree. Nel caso in cui, nonostante l'avvenuto accertamento del CTU, l'appaltatore si opponga materialmente ancora alla riconsegna delle aree si dovrà procedere all'immissione in possesso tramite un procedimento giudiziario d'urgenza (ex articolo 700 c.p.c.).
  Vista la complessità della procedura ATP, tuttora in corso, RFI ha evidenziato che ad oggi non risulta possibile valutare analiticamente ed in termini assoluti il nuovo scenario temporale connesso all'allungamento dei tempi per la conclusione dei lavori. Dovrà inoltre essere considerata anche l'eventualità che non siano perseguibili l'affidamento dei lavori di completamento ed i ripristini oggetto della risoluzione in danno nei confronti dell'impresa Ferrovial agli altri appaltatori già presenti sulla tratta in questione.
  Nel caso in cui i lavori ed i ripristini delle non conformità realizzative siano affidabili direttamente agli appaltatori presenti tramite varianti in corso d'opera, i tempi necessari per attivare il nuovo tratto di raddoppio e quindi per completare i lavori delle opere civili e tecnologiche sono stimabili in circa due anni dalla conclusione dell'ATP ed in particolare dalla data di effettiva presa in consegna delle aree, oggi in disponibilità all'appaltatore Ferrovial.
  Allo stato, la ripresa dei lavori è inevitabilmente condizionata dalle vicende processuali sopra descritte essendo, come detto, il cantiere oggetto di accertamento da parte del Tribunale competente.
  Quanto alle criticità e ai danni consequenziali che si sono verificati in occasione delle perturbazioni avvenute nei giorni 17 e 18 gennaio ed in particolare per quanto accaduto sul litorale dell'estremo Ponente e sul Levante limitrofo al capoluogo ligure sono state assunte informazioni presso Ferrovie dello Stato.
  L'evento maggiormente gravoso per la circolazione ferroviaria è avvenuto il giorno 17 gennaio tra le stazioni di Andora e Cervo San Bartolomeo (linea Genova-Ventimiglia), per il quale, alle 12,40 il traffico ferroviario è stato sospeso per uno smottamento franoso che ha provocato lo svio del locomotore dell'IC 660.
  Rete Ferroviaria Italiana si è dichiarata disponibile ad intervenire, come soggetto tecnico, oltre che nelle aree di propria competenza anche nell'area della frana.
  Sono in corso sopralluoghi di tecnici di RFI e Trenitalia per definire nel dettaglio le modalità tecnico-realizzative e la sequenza delle attività necessarie alla rimozione del treno e alla messa in sicurezza della tratta.
  In particolare, RFI ha fatto presente di aver avviato, dietro autorizzazione della Procura della Repubblica di Savona, avvenuta nei giorni scorsi, le attività propedeutiche alla rimozione del locomotore e delle carrozze del treno IC 660.
  La ditta Vernazza Autogru di Genova, che si occuperà dell'intervento in parola, è stata scelta sulla base della soluzione tecnica ritenuta migliore anche in relazione alla rapidità di esecuzione. Per garantire il migliore svolgimento delle operazioni di recupero e per evidenti ragioni di sicurezza RFI informa che sarà richiesta alle Autorità competenti l'interdizione dalle aree circostanti.
  Per un secondo intervento di consolidamento della linea partirà immediatamente la progettazione con la valutazione dei lavori necessari, anche su altri punti delle linee ferroviarie liguri.
  Ad oggi rimane sospesa la circolazione tra Albenga e Diano Marina, sulla linea Genova-Ventimiglia.
  La mobilità dei viaggiatori è garantita da un servizio sostitutivo con autobus attivato da Trenitalia.
  In particolare:
   Treni IC diretti a Ventimiglia terminano la corsa a Savona; tra Savona e Ventimiglia, e viceversa, è attivo un servizio sostitutivo con autobus, via autostrada, con fermate nelle stazioni di Savona, Finale Ligure, Albenga, Alassio, Diano Marina, Imperia Porto Maurizio, Taggia Arma, Sanremo, Bordighera e Ventimiglia;
   treni Regionali è attivo un servizio con bus sostitutivi tra Diano Marina e Albenga che percorrono sia l'autostrada, senza effettuare fermate, sia la Strada Statale Aurelia per servire le località intermedie. Nel tratto Diano Marina-Ventimiglia è operativo il servizio ferroviario.

  Nel concludere, faccio presente che lo scorso venerdì il Ministro Lupi si è recato in Liguria per un incontro, presso il comune di Andora, con i rappresentanti delle istituzioni locali; lo stesso Ministro ha effettuato un sopralluogo con i tecnici di RFI sul territorio interessato dalla frana, per fare il punto sui lavori di sgombero e sulla tempistica per la liberazione dei binari e il ripristino della circolazione ferroviaria. Al riguardo, RFI assicura che, condizioni meteo-marine permettendo, resta fermo l'impegno del rispetto dei tempi fissati.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ANDORA,SAVONA - Prov,LIGURIA

EUROVOC :

trasporto ferroviario

linea di trasporto

rete ferroviaria

impresa di trasporto

veicolo su rotaie

utente dei trasporti