ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02030

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 163 del 30/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/01/2014
Stato iter:
26/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 26/03/2014
Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/03/2014

DISCUSSIONE IL 26/03/2014

SVOLTO IL 26/03/2014

CONCLUSO IL 26/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02030
presentato da
ANZALDI Michele
testo presentato
Giovedì 30 gennaio 2014
modificato
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   ANZALDI, MONGIELLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi, pubblicato dal New York Times, è apparso un articolo in cui, mediante la rappresentazione di un fumetto, si denunciava una presunta sofisticazione dell'olio di oliva italiano;
appare quanto mai paradossale che un tale attacco, circa la qualità del cibo italiano, giunga da un Paese nel quale le sofisticazioni e le alterazioni della filiera alimentare sono all'ordine del giorno con inevitabili, gravi, conseguenze sulla salute dei propri cittadini;
tanto per fare un esempio, sul sito http://www.prevention.com/ è addirittura possibile leggere una sorta di hit parade dei cibi più taroccati, presenti ogni giorno sulla tavola degli americani, con un'impressionante lista di componenti, spesso anche tossici;
la smentita fatta da Tom Mueller, autore del volume Extraverginità, di essere la fonte di quanto riportato dal giornale statunitense, dichiarandosi, invece, dispiaciuto per l'Italia, rende evidente una strategia finalizzata ad ostacolare l'affermazione del made in Italy di qualità;
a livello mondiale l'olio extravergine d'oliva italiano resta una vera eccellenza;
in Italia vi sono un milione di ettari di territorio in cui risiedono 225 milioni di alberi di ulivi;
l'olivicoltura italiana conta su circa 800 mila imprese, 5 mila frantoi e più di 200 imprese industriali, con una produzione media di circa 500 mila tonnellate che ha generato nello scorso anno un fatturato di oltre 3,3 miliardi di euro (il 2,6 per cento del fatturato industriale agroalimentare totale), senza contare il valore alla pianta del prodotto che sfiora mediamente ogni anno due miliardi di euro con un milione di addetti;
con questi numeri la qualità è un obbligo per vincere la competitività proveniente anche da paesi emergenti;
è ovvio che come in tutti i mercati ci sono produttori senza scrupoli che danneggiano l'onestà e il gran lavoro dei tanti ed è per questo che il nostro Paese deve battersi soprattutto in sede comunitaria per una più adeguata tutela del valore di tale settore –:
in relazione a quanto apparso sul New York Times, se e quali iniziative il Governo intenda promuovere per difendere uno dei settori chiave dell'economia agroindustriale italiana di fronte ad un gratuito ed infondato attacco sulla qualità dell'olio di oliva extravergine, e quali misure intenda assumere per valorizzare e tutelare al meglio uno dei simboli della qualità dell'agroindustria italiana.
(5-02030)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02030

  L'interrogazione cui mi accingo a rispondere riguarda le iniziative da adottare per tutelare e valorizzare uno dei prodotti di eccellenza del nostro sistema agroalimentare, l'olio extravergine d'oliva, a seguito di campagne mediatiche denigratorie finalizzate, verosimilmente, ad ostacolare il diffondersi del Made in Italy di qualità.
  Al riguardo, oltre la tempestiva attivazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri per la riapertura della Campagna di comunicazione «Olio extravergine d'oliva italiano», mi preme evidenziare l'impegno che abbiamo profuso in ambito europeo onde pervenire alla modifica del Regolamento sulle caratteristiche degli oli di oliva, degli oli di sansa d'oliva e dei metodi di analisi ad essi attinenti (avvenuta con il Regolamento di esecuzione (UE) della Commissione n. 299/2013 del 26 marzo 2013), cui abbiamo dato attuazione disponendo l'intensificazione dei controlli di tutta la fase della filiera, a tutela della qualità degli oli di oliva vergini e dei consumatori.
  In tale contesto ritengo utile evidenziare anche l'avvenuta revisione, in sede di Consiglio oleicolo internazionale, di taluni parametri atti a migliorare, non solo, il controllo della qualità e della genuinità degli oli, ma anche, ad ostacolare pratiche fraudolenti e ingannevoli. Tali norme tecniche sono state recepite dalla Commissione europea con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1348/2013, in vigore dal 1o marzo scorso.
  Sono certo che detti provvedimenti, con le iniziative intraprese, consentiranno una più efficace tutela dell'olio di oliva extravergine ed una maggiore valorizzazione del relativo comparto nel nostro Paese.
  In ogni caso, assicuro che la filiera «olio d'oliva» è oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari che, nell'ambito delle funzioni istituzionali, rivolge particolare attenzione alle produzioni di qualità più rappresentative del Made in Italy tra cui, certamente, l'olio extravergine d'oliva. Peraltro, al fine di migliorare l'attività di monitoraggio dei flussi d'introduzione dei prodotti agroalimentari provenienti da Paesi terzi ed evitare fraudolente commercializzazioni di oli falsamente dichiarati italiani, sono state intraprese misure di collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e le Capitanerie di Porto.
  In particolare, sulla base dei criteri dell'analisi del rischio di cui alla pertinente norma comunitaria, l'Ispettorato sottopone a verifica frantoi, commercianti di olio sfuso, confezionatori, esercizi commerciali, ivi compresi gli esercizi di ristorazione.
  Fondamentali, in tale contesto, appaiono gli accertamenti analitici eseguiti su campioni di prodotto prelevati dall'Ispettorato avvalendosi di una propria rete qualificata di laboratori e di comitati di assaggio che, nel caso degli oli d'oliva, procedono al controllo di tutti i parametri relativi alla genuinità ed alla qualità previsti dalla regolamentazione comunitaria.
  Peraltro, per ottimizzare il controllo dei flussi di oli di oliva movimentati dai singoli operatori, è previsto l'obbligo di tenere, presso ogni stabilimento e deposito di frantoi, imprese di condizionamento e commercianti di olio sfuso, un apposito registro ove annotare le produzioni, i movimenti e le lavorazioni dell'olio extra vergine di oliva e dell'olio di oliva vergine, indipendentemente se destinati al mercato nazionale od estero.
  Tale registro che, per una tempestiva fruizione dei dati ivi contenuti da parte degli Organismi di controllo, è tenuto secondo modalità telematiche messe a disposizione dal Sistema Informativo Agricolo Nazionale, consentendo di monitorare le singole movimentazioni di ogni singolo stabilimento e di risalire agli operatori, nazionali o esteri, che hanno fornito o acquistato una specifica partita di olio, rappresenta un essenziale strumento di controllo della tracciabilità dell'olio lungo tutta la filiera.
  Al riguardo informo che, in attuazione del Reg. (UE) n. 299/2013, è stato emanato il decreto ministeriale 23 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32 dell'8 febbraio scorso che, oltre ad estendere l'obbligo della tenuta del suddetto registro telematico anche ai commercianti di olive, impone agli olivicoltori di costituire e ad aggiornare il fascicolo aziendale.
  In conclusione, vi è l'impegno del Ministero ad esercitare rapidamente la delega legislativa per l'attuazione del regime sanzionatorio relativo alle violazioni delle disposizioni in materia di commercializzazione e caratteristiche degli oli di oliva.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

produzione nazionale

impresa industriale

denominazione di origine

sanita' pubblica

oleicoltura