ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01964

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
28/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2014
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/01/2014
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 28/01/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/01/2014
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/01/2014

DISCUSSIONE IL 28/01/2014

SVOLTO IL 28/01/2014

CONCLUSO IL 28/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01964
presentato da
DA VILLA Marco
testo presentato
Mercoledì 22 gennaio 2014
modificato
Martedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161

   DA VILLA, CRIPPA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il dottor Leonardo Senni fino al 31 dicembre 2013 ha ricoperto il ruolo di capo del dipartimento energia del Ministero dello sviluppo economico (MISE);
a partire dal 1o gennaio 2014 è stato nominato amministratore delegato di Ariston Thermo, gruppo specializzato nella produzione e vendita di caldaie e pompe di calore ad alta efficienza energetica;
l'acquisto di questi prodotti in Italia, come riportato dalla pagina «Pompe di Calore» presente sul sito del Gestore servizi energetici (G.S.E.), è incentivato da importanti detrazioni fiscali (dal 50 per cento al 65 per cento a seconda dei casi), dal «’Conto Termico», istituito dal decreto ministeriale 28 dicembre 2012 e dai Titoli di efficienza energetica (TEE), anche conosciuti come «certificati bianchi», che rappresentano un meccanismo di incentivazione del risparmio energetico negli usi finali dell'energia;
il fine di queste agevolazioni è quello di favorire l'adozione da parte dei clienti di strumenti ad alta efficienza energetica;
ancora oggi, il dottor Senni compare nell'organigramma del dipartimento Energia del MISE;
sul suo profilo pubblico del social network professionale «Linkedin», lo stesso Senni descrive la propria attività al MISE come «Responsabile nella definizione e promulgazione della politica energetica in Italia: (le mansioni sono quelle di identificare e valutare) strategie, obiettivi, le leggi, regolamenti e sistemi di incentivazione. (mi occupo di) tutti gli argomenti energetici fondamentali inclusi: luce, efficienza energetica, energie rinnovabili, petrolio e gas (raffinazione e distribuzione)»;
è evidente che si tratti di un chiaro conflitto d'interessi, in quanto Ariston Thermo risulta essere una delle aziende leader nel settore con un fatturato globale di 1,32 miliardi di euro e con 6,9 milioni di prodotti venduti all'anno, come risulta dall'articolo pubblicato in data 11 gennaio 2014 dal giornale online www.lanotiziagiornale.it;
l'ex capo dipartimento, come si può leggere dalla sua intervista contenuta dall'articolo del già citato quotidiano online www.lanotiziagiornale.it, dichiara che «quello del conflitto d'interessi è un tema che effettivamente mi sono posto con il Ministro e il capo di gabinetto». Alla fine, ha continuato, «abbiamo considerato che Ariston produce in Italia solo il 10 per cento del fatturato e che le pompe di calore e le caldaie, ovvero i prodotti destinatari degli incentivi, rappresentano a loro volta solo il 2 per cento del volume d'affari». Per questo, ha detto l'ex dirigente del Ministero, «ci è sembrato che l'ipotesi di conflitto d'interesse fosse minimale»;
tale dichiarazione è messa in discussione però dallo stesso sito del gruppo Ariston Thermo, considerando che all'interno di esso vi è un'intera sezione in cui sono descritte accuratamente le modalità con le quali accedere agli incentivi esistenti per l'acquisto di prodotti come le caldaie a condensazione, pompe di calore e collettori solari termici. Ciò farebbe supporre che l'azienda punti con forza proprio su un mercato che, come può considerarsi quello domestico, non parrebbe esattamente irrilevante per l'azienda;
premesso che l'AEEG, che svolge attività regolatoria delle tariffe energetiche, prevede per i propri componenti l'incompatibilità con altre attività lavorative nel settore energetico, durante il mandato e per i quattro anni successivi;
un dipendente pubblico dovrebbe svolgere la sua mansione in modo imparziale e indipendente oltre che con un orientamento rivolto al pubblico interesse, motivo in più per cui questa nomina improvvisa non può che destare perplessità –:
se ritenga il comportamento del signor Senni descritto in premessa come evidente conflitto d'interessi e quali iniziative intenda adottare al fine di evitare conflitti di interessi nei passaggi diretti di figure dirigenziali tra pubblico e privato. (5-01964)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01964

  Il dottor Leonardo Senni ha ricoperto l'incarico di Capo Dipartimento dell'Energia dal 14 febbraio 2012 al 31 dicembre 2013. L'incarico in corso è stato interrotto a far data dal 1o gennaio 2014, per le intervenute dimissioni dell'interessato, comunicate alla fine dell'anno 2013.
  Si precisa che il dottor Leonardo Senni ha intrattenuto con l'Amministrazione un rapporto di lavoro a tempo determinato, a seguito di nomina avvenuta sulla base dell'articolo 19, comma 6 del decreto legislativo n. 165/2001 che consente alle Amministrazioni di avvalersi di personale estraneo ai ruoli delle pubbliche amministrazioni.
  È evidente che la eventuale sussistenza del conflitto di interesse in cui incorra il dipendente deve essere valutata dall'Amministrazione nell'ipotesi inversa a quella rappresentata dall'onorevole interrogante, dovendosi accertare, nel corso del procedimento di nomina, che il soggetto preposto alla pubblica funzione non incorra in nessuna delle situazioni di incompatibilità o conflitto di interesse previste dalla legge.
  Non compete invece all'Amministrazione alcuna funzione di autorizzazione o controllo sull'assunzione di nuovi incarichi da parte del dirigente cessato dal rapporto con la Pubblica Amministrazione; pertanto la valutazione circa l'esistenza in concreto di un conflitto d'interesse ostativo all'assunzione dell'incarico da parte del dirigente cessato non compete alla Pubblica Amministrazione, bensì al soggetto che ha conferito l'incarico.
  In questo contesto devono essere valutati i colloqui informali con i vertici politico-istituzionali del Ministero, nei quali l'ingegner Senni, nel comunicare la propria decisione di lasciare l'Amministrazione, ha – effettivamente – informato circa la nuova destinazione professionale, fornendo elementi informativi diretti ad evidenziare l'insussistenza in concreto di situazioni di conflitto d'interesse ostative all'assunzione dell'incarico.
  Per quanto attiene in generale alla valutazione richiesta circa le iniziative da adottare «per evitare conflitti di interesse nei passaggi diretti di figure dirigenziali tra pubblico e privato», si rammenta che la materia è stata di recente oggetto di specifica disposizione normativa attraverso la novella all'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001, introdotta dalla legge anticorruzione (vedi articolo 1, comma 42, lettera l), legge 190/2012).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rendimento energetico

moralita' della vita economica

politica energetica

pompa di calore

vendita

energia rinnovabile

detrazione fiscale

industria energetica

risorse rinnovabili