ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01960

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/01/2014
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/01/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/01/2014
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
28/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2014
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/01/2014
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2014

SVOLTO IL 28/01/2014

CONCLUSO IL 28/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01960
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   LACQUANITI, PIAZZONI, PILOZZI, MATARRELLI e FERRARA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la Technicolor spa è un'azienda presente in Italia sin dal 1957 e oggi opera sul territorio nazionale con due sedi a Roma, in via Tiburtina e in via Urbana, che occupano complessivamente 94 persone; l'azienda è uno dei marchi storici leader nel settore della post produzione video e audio per il settore cinematografico e televisivo e occupa un posto di rilievo nella storia dei cinema italiano;
   nel corso dei quasi 60 anni di attività infatti, la Technicolor ha concretamente contribuito alla realizzazione di film entrati nella storia del cinema italiano e mondiale: da Amarcord a Nuovo Cinema paradiso, passando per Apocalypse Now e L'ultimo Imperatore, C'era un volta in America, Per qualche dollaro in più, il Piccolo Buddha, fino ai recentissimi Caro Diario; Buongiorno presidente; La grande bellezza; Sacro GRA; Romanzo Criminale; Gomorra; This must be the place; Baciami ancora; Basilicata coast to coast; Educazione siberiana. Questi alcuni dei titoli su cui le maestranze italiane hanno messo passione, competenza e professionalità;
   nel 2001, la Holding Francese Thomson Multimedia, multinazionale francese specializzata nella produzione di sistemi video e immagini digitali, acquista la Technicolor di Roma e nel 2011 ne acquisisce il nome, a ulteriore conferma del prestigio della casa italiana;
   negli ultimi tempi, la crisi del mercato cinematografico, che vede la graduale ma progressiva sostituzione delle tradizionali pellicole con il più moderno digitale, ha portato la Technicolor spa, sedi italiane, a compiere delle drastiche riduzioni di personale: tra il 2010 e la fine del 2011, oltre 160 dipendenti sono stati posti in mobilità. L'azienda ha sostanzialmente dismesso l'attività di post produzione sulle pellicole affidando in outsourcing le commesse che continua a ricevere alla società Deluxe;
   nonostante tali ridimensionamenti di personale, in data 25 novembre 2013 l'assemblea straordinaria di Technicolor spa ha deliberato la messa in liquidazione della società italiana, nominando il liquidatore nella persona del dottor Maurizio Cisterna, e giustificando tale scelta con il notevole calo del fatturato negli ultimi 24 mesi;
   tale drastica decisione è stata comunicata ai lavoratori il 26 novembre 2013 e ufficializzate e ai sindacati ed alle istituzioni competenti con una comunicazione del 2 dicembre 2013 in cui la società, senza alcuna possibilità di discussione e/o trattativa, significa infine di aver «avviato la procedura per la richiesta di Cassa integrazione guadagni straordinaria per un periodo di 12 mesi per cessazione attività per l'intero personale non dirigente, ossia n. 94 unità, a zero ore». Un successivo incontro tra i sindacati e l'azienda non ha sostanzialmente modificato la vicenda appena descritta;
   la decisione della Technicolor rappresenta senza dubbio un dramma per le 94 famiglie coinvolte, già sopravvissute a drastici processi di ristrutturazione effettuati dall'azienda e ora dinanzi a un futuro lavorativo incerto e complicato;
   la decisione unilaterale presa dalla proprietà francese, è grave anche per ulteriori motivi: come già detto, sin dal 1957 la società è protagonista della storia del cinema italiano per tutte quelle attività di post produzione in cui l'esperienza italiana ha fatto scuola per tutto il cinema mondiale;
   di più, il magazzino della Technicolor oggi può ben definirsi parte del patrimonio culturale dell'umanità poiché custodisce decine di migliaia di pellicole protagoniste della storia del cinema mondiale. Grazie alle attività di restauro compiute negli ultimi anni, in collaborazione con diverse scuole nazionali di cinema (Centro sperimentale, Scuola Gian Maria Volontè), film storici, come Un americano a Roma, L'armata Brancaleone, Satyricon, sono stati restaurati e restituiti alla cinematografia mondiale;
   la messa in liquidazione della società pone evidentemente in pericolo questo patrimonio culturale che richiede una cura e una manutenzione particolari e costanti che solo una società solida può garantire, ponendo le istituzioni pubbliche di fronte alla necessità di intervenire non solo per tutelare i 94 lavoratori ma anche per evitare che questo immenso patrimonio possa lasciare fisicamente il nostro Paese o addirittura finire per essere abbandonato a se stesso;
   alla luce degli eventi descritti, appare ancor più sorprendente la recente decisione dell'Unione europea di concedere alla Francia la cosiddetta «exception culturelle», l'eccezione culturale francese. La Francia infatti, è stata autorizzata dagli organismi comunitari a subordinare la concessione di finanziamenti pubblici alle iniziative culturali, al mantenimento di un livello minimo di attività di produzione sul territorio francese, proprio per garantire la conservazione della cultura francese ed evitare l'esternalizzazione delle produzioni in Paesi con costi più bassi;
   mentre la Francia si attiva per la conservazione delle sue specificità culturali e proprio una azienda francese decide di chiudere la Technicolor, l'Italia rischia di perdere un altro pezzo della sua storia culturale, dopo la chiusura degli stabilimenti di Cinecittà –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire affinché, di concerto con la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori, vengano elaborate e percorse soluzioni imprenditoriali in grado di evitare la chiusura della Technicolor spa e il prosieguo delle attività da essa svolte e non ritenga altresì prioritario agire per la salvaguardia dell'immenso patrimonio cinematografico ancora nella disponibilità della Technicolor, oggi evidentemente in pericolo in seguito alle messa in liquidazione della società stessa. (5-01960)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01960

  Nel 2001 Thomson Multimedia acquisisce la storica e solida Technicolor Motion Picture Corporation.
  La citata società francese, come peraltro noto all'interrogante, a causa della crisi del mercato cinematografico, con la progressiva sostituzione delle tradizionali pellicole con il digitale, ha portato le sedi italiane della Technicolor Spa, a compiere drastiche riduzioni di personale, ed infatti tra il 2010 e il 2011, oltre 160 dipendenti sono stati posti in mobilità. L'azienda ha dismesso l'attività di post produzione sulle pellicole. Nonostante tali ridimensionamenti, a causa del calo di fatturato negli ultimi 24 mesi, a novembre l'Assemblea straordinaria ha deliberato la messa in liquidazione della società italiana.
  La vertenza sino ad oggi è stata seguita in regione Lazio.
  Il Ministero del Lavoro ci comunica a riguardo che, per quanto di propria competenza, è stato concesso il trattamento di cassa integrazione salariale in favore di 79 dipendenti, per il periodo dal 16 aprile 2012 al 15 aprile 2013.
  Concordo sulla necessità di scongiurare l'ipotesi di chiusura con tutti i mezzi possibili e consentiti, pur tuttavia nella consapevolezza che le nuove tecnologie intervenute nel settore costituiscono un forte elemento concorrenziale per il settore delle pellicole.
  Per questo manifesto fin d'ora la mia disponibilità e, se richiesto, convocherò un tavolo per valutare ogni azione per salvare la Technicolor e i suoi lavoratori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cinema

amministrazione del personale

cessazione d'attivita'

soppressione di posti di lavoro