Legislatura: 17Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/01/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/01/2014
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/01/2014
PIAZZONI e PILOZZI. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la SIRTI Spa, società fondata nel 1921, è un azienda italiana leader nel settore dell'ingegneria e dell'impiantistica di rete, impegnata nello sviluppo di servizi e soluzioni per i settori delle telecomunicazioni, dei trasporti, dell'energia e degli impianti tecnologici;
la Sirti, che ha contribuito concretamente a dotare l'Italia di infrastrutture strategiche nel comparto delle telecomunicazioni, delle energie e dei trasporti, ha conosciuto negli ultimi tempi profonde ristrutturazioni che ne hanno diminuito la forza lavorativa fino ad arrivare ai 3.850 lavoratori attuali contro i circa 13.500 dei primi anni novanta;
tale drastica riduzione della forza lavoro, è stata operata attraverso ristrutturazioni caratterizzate da cassa integrazione guadagni straordinaria, mobilità, contratti di solidarietà, esternalizzazioni di servizi ad altre società, attraverso un duro confronto con i sindacati che hanno sempre contestato i difetti di gestione dell'azienda i cui vertici, per inciso, vennero coinvolti in tangentopoli nei primi anni novanta;
dopo gli accordi tra sindacati, azienda e Ministero competente degli anni 2010, 2011 e 2012, con la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria a centinaia di lavoratori, nel 2013 la Sirti ha intrapreso ben due procedure di licenziamento collettivo (ai sensi della legge n. 223 1991): a maggio per 550 esuberi, e settembre per 139, costringendo nuovamente le organizzazioni sindacali ed il coordinamento nazionale delle RSU, ad accordi di cassa in deroga, associati ad ammortizzatori come i CDS difensivi;
l'anno precedente l'inizio delle ristrutturazioni, il 2009, risulta agli interroganti che i vertici della Sirti decisero l'assegnazione di un dividendo straordinario in favore degli azionisti; l'azienda per «resistere» all'urto della crisi economica fece poi ricorso ai menzionati tagli al personale;
nei giorni scorsi, precisamente l'8 gennaio, durante un ennesimo incontro tra le organizzazioni sindacali e l'azienda, la Sirti comunicava di non voler corrispondere ai lavoratori il premio di risultato (PDR), già trattenuto da ben due anni, e di voler avviare una ulteriore procedura di licenziamento per 350 lavoratori;
nel frattempo, su alcuni quotidiani nazionali, sono apparse notizie circa il presunto interesse da parte di aziende private all'acquisto di due divisioni strategiche ancora gestite da Sirti, quella dei trasporti e quella dell'energia, notizia che però i vertici aziendali non hanno né confermato né smentito;
la comunicazione di ulteriori tagli occupazionali, giunge all'indomani delle notizie circa il miglioramento dei conti finanziari aziendali, con l'incremento di circa 100 milioni del fatturato raggiunto nel 2013 rispetto all'anno 2012;
a fronte dunque di un miglioramento complessivo dei conti, pagato a carissimo prezzo dai lavoratori negli ultimi anni, la Sirti non solo si rifiuta di restituire ai lavoratori i loro legittimi emolumenti, il premio di risultato citato, ma intraprende trattative per la cessione di rami strategici aziendali a presunti privati interessati e si avvia a licenziare ancora centinaia di lavoratori;
questo atteggiamento risulta dunque incomprensibile ed evidenzia, ancora una volta, la mancanza di una politica industriale nazionale in settori fondamentali quali quelli in cui opera la Sirti;
eventuali decisioni dell'azienda di provvedere alla vendita di rami strategici e di ridurre ulteriormente la forza lavoro, non può prescindere da una valutazione circa l'interesse pubblico e se tali scelte siano conformi agli obiettivi strategici nazionali in materia di energia, trasporti e comunicazione –:
se sia a conoscenza della volontà da parte della SIRTI spa di provvedere alla cessione dei rami aziendali operanti nel settore dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni e alla ulteriore riduzione di personale dopo quelle già operate negli anni scorsi;
se non ritenga opportuno intervenire affinché l'azienda provveda al pagamento delle somme spettanti ai lavoratori e non ancora corrisposte dall'azienda, e affinché possa essere valutata e approfondita con attenzione l'eventuale cessione di rami d'azienda a soggetti privati, strategici e vitali per il progresso e lo sviluppo del Paese. (5-01958)
EUROVOC :soppressione di posti di lavoro
licenziamento collettivo
cassa integrazione
industria delle telecomunicazioni
politica industriale