ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01949

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Abbinamenti
Atto 5/01947 abbinato in data 23/01/2014
Atto 5/01952 abbinato in data 23/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
23/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/01/2014
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/01/2014
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 23/01/2014
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/01/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/01/2014

SVOLTO IL 23/01/2014

CONCLUSO IL 23/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01949
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   VACCA, LUIGI GALLO, MARZANA, BRESCIA, SIMONE VALENTE, BATTELLI, DI BENEDETTO e D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dalla riapertura della scuola dopo la pausa natalizia alcuni istituti veneti si sono venuti a trovare in situazioni igieniche non idonee; da articoli di stampa del 10 gennaio 2014 si apprende che circa 70 scuole sono a rischio chiusura perché troppo sporche in quanto la mancanza di igiene potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei bambini;
   alcuni sindaci sono stati costretti a chiudere le scuole per operare disinfestazioni straordinarie, come ad esempio a Mira (Venezia), e in altri comuni limitrofi;
   già nella giornata di venerdì 10 gennaio i parlamentari del gruppo m5s della Commissione Cultura della Camera dei deputati Simone Valente, Gianluca Vacca e Sergio Battelli si sono recati a Mira, dove il sindaco è stato costretto a chiudere le scuole per verificare personalmente le condizioni igieniche delle scuole;
   la situazione trovata nelle scuole di Mira e di alcuni comuni limitrofi è risultata inaccettabile in quanto molte aule risultavano senza pulizia da prima delle vacanze natalizie;
   tale situazione sembrerebbe causata dalla diminuzione dei fondi ministeriali per le pulizie a cui conseguirebbe una contrazione delle ore di pulizie che la Manutencoop – società esterna a cui è affidata il servizio di pulizie degli istituti – ha a disposizione per svolgere i servizi;
   la Manutencoop ha appalti in tutto il nord Italia e tale situazione potrebbe verificarsi, oltre che nella provincia di Venezia, anche in altre regioni;
   il deputato Luigi Gallo, in data 8 gennaio 2014, ha presentato una interpellanza urgente riguardante i lotti di appalti di servizi concessi attraverso la gestione Consip, di cui beneficia anche Manutencoop, chiedendo al Governo quali provvedimenti intendeva adottare per rivedere il modello di organizzazione e gestione della Consip, affinché l'organismo di vigilanza, costituito all'interno della Consip, dotato di autonomi poteri di controllo, risultasse in grado di vigilare sul funzionamento, sull'efficacia e sull'osservanza del «Modello di organizzazione e gestione»;
   l'affidamento dei servizi di pulizia ed altri servizi tesi al mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili, per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e per i centri di formazione della pubblica amministrazione è suddivisa in tredici lotti ed il criterio di aggiudicazione adottato è basato sulla offerta economicamente più vantaggiosa in cui l'offerta tecnica ha un valore massimo di 60 punti mentre l'offerta economica ha un valore massimo di 40 punti; mentre l'importo massimo complessivo di tutti i lotti è pari a 1.795.860.000,00 di euro, IVA esclusa;
   nei mesi precedenti, sia in occasione della discussione sul decreto-legge n. 69 del 2013 che sul decreto-legge n. 104 del 2013, i parlamentari del Movimento 5 Stelle avevano presentato delle proposte emendative che contrastavano la politica delle esternalizzazioni proponendo, invece, l'assunzione di collaboratori scolastici direttamente alle dipendenze dello Stato;
   tale proposta risultava sostenibile dal punto di vista dei costi in quanto, per stessa ammissione del Governo, la spesa massima che si sarebbe sostenuta attraverso l'assunzione diretta di 11.851 collaboratori supplente, sapendo che lo stipendio lordo di un collaboratore scolastico supplente è pari a euro 23.581 compresa l'indennità di vacanza contrattuale, sarebbe risultata pari a 280,2 milioni l'anno a fronte di una spesa per le società esterne pari a 390 milioni l'anno;
   la politica delle esternalizzazioni che, spesso, non porta ad ottenere conseguenti economie di gestione, sono vantaggiose solo per quelle società, talvolta legate ai partiti, che devono realizzare profitti a discapito dei servizi pubblici e degli stessi lavoratori –:
   come il Governo intenda rimediare all'emergenza venutasi a creare nelle scuole venete, e se intenda rivedere il sistema della gestione dei servizi di pulizia alla luce dell'evidente fallimento e dei maggiori oneri che lo Stato deve sostenere rispetto ad una gestione diretta che comprenda l'assunzione dei collaboratori scolastici. (5-01949)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01949

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni presentate dagli onorevoli Buonanno ed altri, Vacca ed altri, Rocchi ed altri, tutte vertenti sui servizi, in particolare quelli di pulizia, che in alcuni casi vengono espletati dalle scuole con il ricorso a ditte esterne, e sulla situazione determinatasi a seguito dell'espletamento della recente gara bandita dalla Consip S.p.A.
  Giova innanzitutto riassumere, sia pur sinteticamente, le principali tappe della complessa vicenda.
  Come è noto, l'articolo 8 della legge n. 124 del 1999 ha previsto il trasferimento allo Stato delle funzioni amministrative di pulizia e igiene dei locali e di vigilanza degli alunni, fino a quel momento svolte dagli enti locali. Il personale degli enti locali che svolgeva tali funzioni è dunque transitato nei ruoli statali. Le suddette funzioni erano svolte, in alcuni comuni o province, a mezzo di contratti di servizio con aziende di varia natura, ovvero da personale ex LSU (lavoratori socialmente utili). È stato conseguentemente disposto il subentro dello Stato nei contratti di servizio con le relative imprese e nei contratti individuali con i relativi lavoratori.
  Su questa situazione sono intervenute successive disposizioni normative, in parte rimaste inattuate. A seguito dell'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, che contestava l'affidamento dei relativi servizi senza procedure di gara, è stata prevista l'indizione di bandi di gara europei. Da ultimo, nel giugno 2011, è stato sottoscritto un accordo tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, le imprese aggiudicatarie delle precedenti gare, le organizzazioni sindacali rappresentatrici delle parti datoriali e quelle rappresentatrici dei dipendenti delle società in questione. Con questo accordo è stata disposta la proroga dei contratti in essere fino all'aggiudicazione definitiva di un'unica gara europea per l'acquisto dei servizi di pulizia, curata dalla Consip S.p.a. Le imprese vincitrici della gara stipulano convenzioni quadro, alle quali le istituzioni scolastiche aderiscono, per acquistare i servizi necessari, utilizzando le somme assegnate dal Ministero.
  Da quanto fin qui esposto, emerge con chiarezza che tutte le decisioni relative all'affidamento dei servizi in questione non sono state adottate dal Governo in carica, ma risalgono alla passata legislatura. L'attuale Governo e, in particolare, l'attuale Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, hanno dovuto gestire un processo già avviato, che non è possibile interrompere senza incorrere in violazioni del diritto nazionale o di quello europeo. Non è nel potere del Ministro, in particolare, revocare aggiudicazioni già operate dalla Consip, società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze che opera per legge in qualità di centrale di committenza nazionale.
  Aggiungo qualche dato sull'attuazione di questo processo. La gara Consip è stata suddivisa in 13 lotti, ciascuno relativo a una porzione del territorio nazionale. Per 9 lotti, il servizio è già partito o partirà entro l'inizio di marzo. Per il lotto relativo alla Calabria e alla Basilicata, la stipula si avrà nei prossimi giorni, sicché l'attivazione della convenzione e dei successivi contratti richiederà più tempo. Sono in via di definizione anche le procedure per il lotto relativo alla Sicilia e per quello della zona Caserta-Benevento-Avellino. È invece in fase meno avanzata quella per il lotto relativo alla zona Napoli-Salerno.
  Come ho già rilevato, il Ministero deve gestire un processo deciso e avviato dai precedenti Governi. Questo processo comporta rilevanti riduzioni di spesa e anche riduzioni delle ore di lavoro, con conseguente diminuzione del reddito dei lavoratori finora impiegati. Potranno anche verificarsi esuberi, in relazione alle decisioni delle imprese vincitrici in ordine all'utilizzazione del personale impiegato dalle precedenti imprese.
  Il Ministro Carrozza è ben consapevole delle difficoltà che questa riduzione comporta per i lavoratori e le loro famiglie e li ha più volte posti all'attenzione collegiale del Consiglio dei ministri. È per iniziativa del Ministro che nella legge di stabilità – al comma 748 dell'articolo 1 – è stata inserita una previsione che consente, anche nelle zone in cui è già attiva la convenzione Consip, l'affidamento di servizi aggiuntivi alle imprese vincitrici, in modo da mantenere lo stesso livello di occupazione e di reddito fin qui assicurato.
  È bene però ribadire anche in questa sede quanto il Ministro ha più volte pubblicamente affermato: problemi come quello dei lavoratori socialmente utili, fin qui impegnati nella pulizia delle scuole, non sono problemi specifici del settore scolastico, che il Ministero possa affrontare singolarmente. È necessario il coinvolgimento di tutte le istituzioni coinvolte, ai diversi livelli. È quanto prevede la menzionata disposizione della legge di stabilità, a norma della quale il Governo attiva un tavolo di confronto tra le amministrazioni interessate, gli enti locali e le organizzazioni rappresentative dei lavoratori interessati, che entro il 31 gennaio 2014 al fine di individuare soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi alla successiva utilizzazione delle suddette convenzioni. Il Ministro si è fatto carico anche dell'attuazione di questa previsione, sollecitando la costituzione del tavolo e convocando riunioni. Una riunione è stata convocata il 16 gennaio per la data odierna.
  Come si vede, il Ministro è attivamente impegnato a risolvere i problemi che derivano da scelte di precedenti governi e, in buona parte, esulano dalle attribuzioni e dalle possibilità di soluzione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Deve però essere chiaro che nel bilancio di questo Ministero non sono più disponibili risorse per fare fronte a problemi sociali di portata generale, che richiedono un intervento del Governo e delle istituzioni nel loro complesso. Non è possibile, in particolare, utilizzare per altri scopi risorse destinate al funzionamento delle scuole.
  Rientra invece tra i compiti del Ministero vigilare sul corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche, anche per quanto riguarda i servizi strumentali. Questa vigilanza viene puntualmente svolta e già nei giorni scorsi sono stati avviati gli opportuni accertamenti sull'espletamento dei servizi indicati nelle scuole che hanno già aderito alle convenzioni Consip. Posso riferire, con specifico riferimento al caso del Veneto, che problemi relativi allo svolgimento dei servizi sono stati riscontrati, nelle scorse settimane, in solo 38 delle 156 scuole che hanno aderito alle convenzioni Consip e che questi problemi sono stati esaminati insieme all'impresa affidataria (Manutencoop), oltre che naturalmente ai relativi dirigenti scolastici, consentendo di individuare soluzioni adeguate.
  Va peraltro ricordato che – in base alle menzionate decisioni, risalenti agli anni passati – la stazione appaltate è la Consip e i soggetti contraenti sono le singole istituzioni scolastiche. Il Ministero si adopererà naturalmente perché ciascun soggetto svolga correttamente il proprio ruolo e utilizzerà tutti i propri poteri per garantire la qualità di tutti i servizi svolti o acquistati dalle scuole.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Veneto

indennita' e spese

supplente

concessione di servizi

prestazione di servizi

servizio

sicurezza pubblica

istituto di istruzione

esternalizzazione