ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01946

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
06/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/02/2014
Resoconto DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/02/2014
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 06/02/2014
Resoconto DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/02/2014

SVOLTO IL 06/02/2014

CONCLUSO IL 06/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01946
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   DE ROSA, TERZONI, MASSIMILIANO BERNINI, LOREFICE, BECHIS e DE LORENZIS. – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la società SAT, Società autostrada tirrenica p.a., è stata autorizzata alla realizzazione dell'autostrada tirrenica, da Rosignano a Civitavecchia;
   tale corridoio autostradale appare non solo non necessario, ma dannoso per lo sviluppo economico, per il turismo e per l'ambiente della zona della Maremma. Esso, infatti, produrrà un impoverimento certo dei residenti e di un ambiente, ad oggi, unico, ben conservato, armonico, poco urbanizzato;
   non si guadagnerà in velocità di scorrimento degli automezzi, in quanto già oggi, sulla statale «Aurelia», i 115 chilometri di variante da Rosignano a Grosseto si percorrono a 110 chilometri orari; con un'autostrada a 130 chilometri orari si guadagnerebbero, in via ipotetica, una manciata di minuti, ma le previste 4 barriere vanificheranno il magro guadagno, e nel periodo estivo renderanno caotico il traffico dei turisti;
   l'Unione europea nel suo libro bianco non chiede che il corridoio TEN1(Berlino-Palermo) sia fatto con autostrada a pedaggio (in Germania non lo sono), chiede solo che ci sia «continuità di larghezza di carreggiata», e questo è assicurato, almeno nel tratto Rosignano-Grosseto Sud, dalla Variante Aurelia, bella superstrada, quattro corsie con guardrail, larga a sufficienza, sicura, collaudata dall'ANAS per 110 chilometri orari, già pagata con i fondi statali e gratuita;
   cosa diversa sono i 106 chilometri a sud di Grosseto, che da anni gridano vendetta per la pericolosità e i morti. È da lì che si sarebbe dovuto iniziare se realmente si avesse avuto a cuore la sicurezza dei cittadini, non iniziando da dove la strada è già sicura;
   il progetto CIPE 2008 era approvato dalle amministrazioni e dalla SAT, non dalle associazioni ambientaliste e soprattutto, nella sua prima stesura, era stato bocciato dalla Commissione dell'Unione europea per la concorrenza, in quanto prevedeva il cosiddetto «accollo» da parte dello Stato: 3,8 miliardi a favore di SAT nel 2046, alla fine della concessione. Cioè a fronte di un'opera che sarebbe costata a SAT 3,8 miliardi, lo Stato, al momento di riprenderla, avrebbe rimborsato tutto l'investimento iniziale e così SAT, per 35 anni, avrebbe incassato il pedaggio;
   i cittadini pagheranno di tasca propria l'infrastruttura, tre volte. Prima, con la variante già pagata negli anni; poi durante i 35 anni gestionali col pedaggio; infine, restituendo alla SAT in toto i costi dell'opera;
   il progetto CIPE definitivo non parla più di accollo, e per questo la SAT l'ha rigettato, variando in pochi mesi le cifre sul traffico e presentando un progetto di Autostrada in sede Aurelia, ad un costo ben inferiore di 2,2 miliardi di euro;
   pagare il pedaggio su di un bene già pubblico è incomprensibile. La variante è già esistente e la società SAT non farà altro che allargarla in qualche tratto e installare i caselli per la riscossione, oltre che recintarla lungo i lati del percorso;
   il pedaggio, se applicato ai residenti, rappresenterebbe una nuova, iniqua tassa sui cittadini, un pedaggio tra l'altro, esoso, tra i più cari d'Europa, 18 centesimi per chilometro (1,80 euro ogni 10 chilometri di tratta);
   il progetto non prevede interventi nelle gallerie o sui viadotti, a riprova che la variante va già bene così com’è, e che, a giudizio degli interroganti, si vuole realizzare un'autostrada che di fatto produce benefici solo per SAT; un mancato adeguamento di carreggiata per le gallerie e per i viadotti crea una larghezza della carreggiata variabile (oggi non presente) aumentando i rischi e venendo ad essere in chiaro contrasto con quanto chiesto dall'Unione europea;
   il Progetto ANAS 2001 prevedeva la messa in sicurezza e raddoppio dell'Aurelia stessa a sud di Grosseto, progetto fatto sotto il Governo Amato ed approvato dalla commissione ministeriale per la valutazione di impatto ambientale e da tutte le parti sociali, ambientalisti compresi;
   tale soluzione avrebbe avuto il merito di consegnare una strada Aurelia sicura, gratuita per tutti – turismo incluso – e poco impattante sul territorio. Tale progetto ANAS 2001 si è dimostrato essere inoltre la soluzione più vantaggiosa in termini di analisi costi-benefici nello studio fatto nel 2004 dai professori Marco Ponti e Andrea Boitani, che non sono due ambientalisti ma architetti, docenti di economia dei trasporti del Politecnico e della Cattolica di Milano;
   le continue promesse di esenzione al pagamento del pedaggio non hanno trovato alcuna approvazione da parte del CIPE dato che manca, a tutt'oggi, ogni e qualsiasi valutazione di carattere economico-finanziario della loro sostenibilità e di colui che se ne accolla il costo;
   sulla società SAT esiste inoltre un gigantesco conflitto d'interessi: Antonio Bargone, presidente SAT è anche commissario governativo straordinario per l'Autostrada Tirrenica che la stessa SAT deve costruire, cioè fa il controllore di sé stesso –:
   se il Governo sia consapevole dell'ennesimo enorme errore strategico infrastrutturale che secondo gli interroganti si sta commettendo e quali iniziative intenda adottare per mostrarsi effettivamente vicino ed utile al proprio territorio ed ai propri cittadini, gli unici verso i quali una classe dirigente ha degli obblighi. (5-01946)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01946

  SAT, Società Autostrada Tirrenica p.a., è stata incaricata della realizzazione dei lavori di completamento dell'Autostrada A12, in quanto è la società concessionaria per progettazione, costruzione e gestione dell'autostrada stessa fin dal 1969.
  La convenzione unica di cui SAT è titolare scaturisce dunque dall'esito dell'adeguamento dell'originario rapporto concessorio disposto dall'articolo 2, commi 82 e 83 del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262 e relativa legge di conversione.
  Il progetto preliminare relativo alla realizzazione dei tratti Rosignano-Grosseto e Grosseto-Civitavecchia dell'autostrada Livorno-Civitavecchia, predisposto e presentato dalla società concessionaria SAT, è stato approvato dal CIPE in data 18 dicembre 2008 con prescrizioni e raccomandazioni, anche sulla base dei pareri positivi espressi dalla Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale e della regione Toscana.
  Per quanto riguarda l'approvazione da parte del CIPE del Piano economico-finanziario del 2008, comprendente la realizzazione del completamento della Livorno-Civitavecchia, allegato allo Schema di Convenzione Unica stipulato tra ANAS e SAT in data 11 marzo 2009, evidenzio che il PEF era stato predisposto sulla base dei contenuti della delibera con cui il CIPE ha approvato con prescrizioni e raccomandazioni il progetto preliminare dell'opera in data 18 dicembre 2008. La deliberazione del CIPE riporta, tra l'altro, per quanto riguarda l'aspetto finanziario le seguenti indicazioni:
   l'importo complessivo dell'opera – quale risultava dal quadro economico esposto nella relazione istruttoria del MIT, che teneva conto dei maggiori oneri connessi all'accoglimento delle prescrizioni, ai miglioramenti di carattere generale apportati dalla SAT nella fase di revisione progettuale a seguito delle prescrizioni ed all'aggiornamento prezzi al 2008 – era pari a 3.556,6 milioni di euro, di cui 2.821,7 milioni di euro per lavori ed oneri da prescrizioni e 734,8 milioni di euro per somme a disposizione;
   il MIT, nell'istruttoria di competenza, proponeva di tener conto anche dei costi ulteriori relativi agli «interventi connessi» oggetto di prescrizioni della regione Toscana;
   nel piano economico-finanziario di dettaglio da predisporre in base al progetto definitivo, la copertura finanziaria dell'intero costo dell'intervento, pari a 3.787,8 milioni di euro, doveva essere assunta completamente a carico della Società concessionaria SAT.

  Peraltro, in data 17 dicembre 2008, l'Unità Tecnica Finanza di Progetto ha dato il proprio parere sull'ipotesi di piano economico-finanziario di massima sviluppata dal concessionario, basata, tra l'altro, sul presupposto di aumenti tariffari e di prolungamento della durata della concessione.
  A seguito della sottoscrizione con Anas, il 24 novembre 2010, dell'atto di recepimento delle prescrizioni CIPE allo schema di convenzione unica sottoscritto l'11 marzo 2009, la SAT ha assunto l'impegno di presentare un nuovo piano finanziario con cui sarebbe stato rivisto il costo dell'investimento riportando il valore di subentro pressoché a zero.
  La nuova ipotesi progettuale, fermo restando la necessità di realizzare l'autostrada per rispondere a esigenze non più derogabili di sicurezza della circolazione, di fluidità degli spostamenti e di mitigazione degli impatti ambientali dovuti alla necessità di mobilità delle popolazioni, è nata dalla necessità di individuare un tracciato, condiviso con le comunità locali, che rispondesse alla esigenza di consumare il meno possibile territorio pregiato caratterizzato da presenze agricole importanti nonché da emergenze storico-archeologiche di notevolissimo rilievo.
  Inoltre occorreva evitare la realizzazione di infrastrutture che duplicassero le funzioni svolte da altre creando un inutile spreco di risorse e consumo di territorio.
  Da ciò è emerso che la soluzione meno impattante e più rispondente alle esigenze del territorio per realizzare l'autostrada è senz'altro il tracciato che prevede di andare il più possibile in sovrapposizione all'attuale tracciato dell'Aurelia.
  Attualmente, il costo dell'intero intervento è tutto a carico del Concessionario SAT, secondo il piano economico e finanziario da ultimo elaborato dalla medesima SAT e che verrà recepito dal CIPE, dopo l'approvazione dei progetti definitivi di tutti i lotti, nell'atto aggiuntivo alla Convenzione Unica vigente.
  Infatti, per lo sviluppo del progetto definitivo l'intera tratta è stata suddivisa nei lotti funzionali 1, 2, 3, 4 5B, 5A, 6B, 6A.
  Inoltre, quale opera compensativa del lotto 2 è stato individuato il lotto 7: compreso nella cosiddetta «Bretella di Piombino».
  Con delibera CIPE n. 85 del 3 agosto 2012 è stato approvato il progetto definitivo del completamento autostradale San Pietro in Palazzi – Tarquinia, lotti 2; 3; 5A; 6B, con prescrizioni e raccomandazioni; sospendendo l’iter autorizzativo dei Lotti 4, 5B e 7 (Bretella di Piombino).
  In particolare, con tale delibera il CIPE ha prescritto che i lotti 2 e 3 potranno passare alla fase realizzativa solo dopo che saranno approvati i progetti definitivi dei restanti lotti 4, 5B e 7 e il piano economico finanziario definitivo dell'intervento.
  Per il prosieguo dell'iniziativa il CIPE ha inoltre prescritto che il MIT trasmetterà allo stesso CIPE lo schema di atto aggiuntivo alla convenzione con allegato il nuovo PEF riferito alla tratta in esercizio, al lotto 1 (già realizzato), al lotto 6A (in corso di realizzazione), ed ai lotti 5A e 6B.
  Inoltre, il CIPE ha prescritto che entro la data di trasmissione del progetto definitivo dei lotti 4 e 5B e del lotto 7, il MIT dovrà verificare, anche tecnicamente, le possibili forme di copertura finanziaria compatibili con gli equilibri di finanza pubblica per l'esenzione dal pedaggio, per l'intera durata della concessione, nel tratto da Rosignano Marittimo al confine regionale, per i mezzi di classe A e B di proprietà dei residenti, degli enti pubblici e delle attività insediate, nonché per i mezzi del trasporto pubblico locale chieste dalla regione Toscana con la delibera n. 546 del 2012.
  Ricordo, infine, che l'articolo 33, comma 4, del decreto-legge n. 179 del 18 ottobre 2012 e relativa legge di conversione ha previsto che «I canoni di cui all'articolo 1, comma 1020, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, derivanti dalla realizzazione del completamento dell'autostrada Livorno-Civitavecchia, tratto Cecina-Civitavecchia, sono trasferiti alla regione Toscana, per i primi dieci anni di gestione dell'infrastruttura, fino alla quota massima annua del settantacinque per cento. Il trasferimento avviene a titolo di concorso al finanziamento da parte della regione di misure di agevolazione tariffaria in favore dei residenti nei comuni dei territori interessati».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

GROSSETO - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

sicurezza pubblica

autostrada

pedaggio

tariffazione delle infrastrutture

economia dei trasporti

impatto ambientale

protezione dell'ambiente

costruzione stradale