ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORGHI ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PETITTI EMMA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GUERRA MAURO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARZANO MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
06/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/02/2014
Resoconto BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/02/2014
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 06/02/2014
Resoconto BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/02/2014

SVOLTO IL 06/02/2014

CONCLUSO IL 06/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01945
presentato da
BORGHI Enrico
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   BORGHI, CARRA, BONOMO, REALACCI, FREGOLENT, BRAGA, MARIANI, BELLANOVA, ARLOTTI, DALLAI, PETITTI, COMINELLI, MANFREDI, MAZZOLI, GADDA, GIOVANNA SANNA, ZARDINI, MIOTTO, VERINI, ROSATO, CENNI, BOBBA, GRASSI, GUERRA, GIULIETTI, MARANTELLI, ROSTAN, TULLO, RIGONI, INCERTI, STUMPO, MAESTRI, GIACOBBE, GRIBAUDO, ALBANELLA, TENTORI, BIONDELLI, BARGERO, LODOLINI, FRAGOMELI, BARUFFI, PETRINI, TERROSI, MARZANO, MARCHETTI, D'INCECCO, VALIANTE, MARCHI, MARIASTELLA BIANCHI, AMODDIO, ANTEZZA, CIMBRO e CAPONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge cosiddetto «del Fare» n. 69 del 2013, convertito con modificazioni dalla legge n. 98 del 2013, prevede, tra le misure per il rilancio delle infrastrutture, il «Primo Programma 6000 Campanili» – una norma sblocca cantieri e di manutenzione delle reti e del territorio – con un fondo specifico di 100 milioni di euro dedicato integralmente ai piccoli comuni con popolazione fino ai 5000 abitanti;
   il giorno 9 ottobre 2013 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale n. 317 del 30 agosto 2013, con il quale è stata approvata la Convenzione relativa al Programma 6000 campanili;
   in data 9 gennaio 2014 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, ha firmato il decreto recante la graduatoria dei comuni ammessi a finanziamento del richiamato programma;
   l'elevato numero di richieste pervenute, unitamente alla scelta di premiare unicamente l'ordine di arrivo dei progetti e non la qualità e l'importanza degli stessi, ha fatto sì che a 24 secondi dall'apertura del termine per la presentazione delle domande tutte le risorse fossero già state allocate;
   l'adozione del solo criterio di ordine temporale di presentazione dei progetti crea gravi distorsioni e iniquità nella suddivisione delle risorse del Programma: importanti regioni del Paese sono scarsamente se non addirittura per nulla rappresentate e altre sono presenti in maniera non proporzionata al peso dei piccoli comuni nel complesso della platea comunale;
   si impone, evidentemente, la necessità di una revisione di questa modalità, che affida al caso e alla buona sorte il compito di attribuire importanti e quanto mai necessarie risorse pubbliche;
   peraltro la graduatoria dei comuni ammessi e non finanziati non è stata ancora resa pubblica;
   i cosiddetti comuni periferici, quelli montani in primo luogo, hanno scontato nella circostanza un forte gap competitivo a causa dell'inadeguatezza delle linee informatiche, mentre i comuni di pianura hanno potuto usufruire dell'efficienza della banda larga;
   sembra che siano in arrivo ulteriori dotazioni finanziarie per i piccoli comuni, destinate esclusivamente alle regioni del Sud, con il concreto rischio che alla casualità nell'attribuzione delle risorse si aggiunga anche la sperequazione territoriale –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di garantire la completa attuazione del «Programma 6000 Campanili», attraverso un aumento e una rimodulazione delle risorse, eventualmente introducendo, per quanto riguarda la ripartizione dei fondi, un criterio di suddivisione su base regionale, anche riducendo il contributo relativo ad ogni singolo progetto, o utilizzando per i comuni ammessi al Programma, inseriti nelle aree ad obiettivo convergenza, i fondi destinati in via esclusiva alle suddette aree, per non penalizzare i comuni già svantaggiati dalla loro posizione geografica, e di rendere pubblica quanto prima la graduatoria dei comuni ammessi al programma e non finanziati. (5-01945)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01945

  Con riferimento ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti informo preliminarmente che l'adozione del criterio temporale per la formazione della graduatoria è stata frutto di una scelta condivisa anche dall'ANCI, rappresentante di tutti i comuni italiani, firmataria con il MIT della Convenzione di cui al decreto ministeriale n. 317 del 30 agosto 2013, con la quale sono state definite le modalità di accesso ai finanziamenti e di selezione delle richieste.
  D'altra parte, evidenzio che tutte le istanze sono state oggetto di una istruttoria per verificare la completezza della documentazione e la coerenza delle proposte con le tipologie di interventi ammesse dalla legge e riprese dalla Convenzione: tali verifiche hanno portato, infatti, all'esclusione di alcune proposte in quanto incomplete o non coerenti.
  Il criterio di definizione della graduatoria prescelto, cosiddetto «a sportello», corrisponde alla filosofia ispiratrice del «decreto del fare» di cui è parte il 1o Programma «6000 Campanili» e cioè aprire nel minor tempo possibile cantieri in grado di fornire lavoro in modo diffuso sul territorio.
  Per tale motivo si è privilegiata la tempistica della presentazione della richiesta, salvo, come ho appena detto, verificare la completezza della documentazione e l'effettiva cantierabilità dell'intervento, lasciando al sindaco del comune la responsabilità di proporre interventi che, oltre ad essere in grado di fornire lavoro alle imprese medio piccole insediate sul territorio, fossero realmente utili alla collettività locale.
  Il criterio di selezione legato all'ordine di invio delle richieste consente di pervenire all'assegnazione dei finanziamenti e quindi all'apertura dei cantieri in tempi estremamente rapidi.
  Infatti, le verifiche previste sono state già concluse per le risorse assegnate, pari a 150 milioni di euro. Il decreto del 24 dicembre 2013, che approva la prima graduatoria di 100 milioni di euro, è in corso di registrazione alla Corte dei conti, mentre il decreto che approva la seconda graduatoria di 50 milioni di euro è in via di definizione.
  Sono stati avviati i contatti con i comuni assegnatari dei primi 100 milioni di euro e si ritiene di poter aprire i cantieri nei prossimi mesi.
  Un diverso criterio, legato a valutazioni di merito sulla qualità del progetto, avrebbe richiesto un lasso di tempo di gran lunga superiore, sia per i comuni, che avrebbero dovuto predisporre un progetto rispondente a criteri maggiormente impegnativi di quelli richiesti con la convenzione MIT-ANCI, sia per l'Amministrazione centrale che avrebbe avuto bisogno di tempi maggiori per esaminare e comparare tutti i progetti pervenuti da parte di oltre 3500 comuni e poter esprimere valutazioni di qualità da porre in graduazione.
  Inoltre, segnalo che, considerata la vastità delle tipologie di interventi previsti dalla norma di legge (edilizia pubblica, viabilità, reti infrastrutturali, salvaguardia del territorio), non sarebbe stato possibile individuare criteri di priorità tra interventi di tipologia non omogenea.
  Per ciò che concerne, le difficoltà incontrate da alcuni enti, alle quali fanno riferimento gli onorevoli interroganti, faccio presente che le stesse sono risultate comuni a tutti gli altri enti (almeno 2000) che hanno fatto un invio dal terminale locale alle ore 9 e qualche secondo ed il cui orario dell'avviso di accettazione è risultato diversificato secondo la velocità di trasmissione ed i tempi di accodamento, risultando posticipato di parecchi minuti rispetto all'invio dal terminale.
  A riprova di ciò è stato verificato (su un campione di 300 invii) che le percentuali di ripartizione tra le regioni delle richieste pervenute è pressoché pari a quella dei comuni con popolazioni inferiori a 5.000 abitanti.
  Le richieste pervenute da oltre 3.500 comuni testimoniano una accettazione e quindi condivisione, da parte della stragrande maggioranza dei comuni, del criterio adottato.
  Tale numero di richieste non ha consentito ancora di concludere tutte le istruttorie ed è per tale motivo che non è ancora disponibile la graduatoria complessiva delle proposte ammissibili a finanziamento.
  Le «ulteriori risorse finanziarie» destinate esclusivamente alle regioni del sud, alle quali gli onorevoli interroganti fanno riferimento, non si configurano come nuove risorse bensì come ricollocazione di risorse derivanti da Fondi europei, già assegnate alle stesse regioni del sud, che potranno essere utilizzate per realizzare i progetti proposti per il Programma «6000 Campanili», di rapida realizzabilità in quanto cantierabili, in alternativa ad altri progetti maggiormente complessi e che rischiano di non essere realizzati nei tempi richiesti dall'Unione europea.
  Inoltre, in merito alla ripartizione regionale faccio presente che la citata Convenzione, con la quale sono state definite le modalità di accesso ai finanziamenti e di selezione delle richieste, all'articolo 6, ha previsto una riserva per ciascuna regione e provincia autonoma calcolata in proporzione al numero dei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti di ciascuna regione e provincia autonoma.
  Infine, considerato il successo di questa iniziativa, assicuro che il Governo si adopererà per destinare nuove risorse che si rendessero disponibili al Programma 6000 Campanili al fine di procedere all'assegnazione di ulteriori finanziamenti tramite scorrimento delle graduatorie.

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