ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 22/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
28/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2014
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/01/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2014

SVOLTO IL 28/01/2014

CONCLUSO IL 28/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01939
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   MONCHIERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   desta enorme preoccupazione quanto accaduto, in Piemonte, a Domodossola, ad una donna incinta che ha viaggiato per sette ore in ambulanza con le doglie prima di arrivare in ospedale. La donna, al sesto mese di gravidanza, si è rivolta all'ospedale San Biagio di Domodossola. Aveva in corso un parto gemellare prematuro, ma l'ospedale ha ritenuto che la gravità del caso suggerisse un punto nascita di secondo livello. Risulterebbe che essendo impegnata in un trasporto urgente l'ambulanza medicalizzata dell'ospedale, è stato chiesto l'intervento del 118;
   un'ambulanza è partita da Verbania per risalire sino a Domodossola e poi correre all'ospedale di Alessandria: 170 chilometri di autostrada, troppi per uno dei gemelli che è morto dopo il parto con taglio cesareo, mentre rimane sotto osservazione il fratello;
   la regione Piemonte ha subito avviato un'indagine, puntualizzando però che «Nonostante la riforma abbia previsto la chiusura del punto nascita di Domodossola, perché al di sotto dei requisiti minimi previsti dall'Oms e dall'accordo Stato-regione del 2010, oggi questa struttura risulta ancora aperta a seguito di un pronunciamento non definitivo del Tar»;
   il punto nascita di Domodossola — la cui chiusura era stata oggetto di forti tensioni — era dunque attivo, il medico ginecologo ha esaminato il caso e seguendo i protocolli ha trasferito la madre in ospedale di secondo livello;
   la drammatica conclusione della vicenda evidenzia, tuttavia, che protocolli e standard organizzativi non hanno consentito di dare alla puerpera l'assistenza necessaria –:
   di quali elementi disponga in merito agli avvenimenti citati in premessa e, in particolare, riguardanti la decisione di trasferire la paziente da Domodossola ad Alessandria con un percorso troppo lungo rispetto all'urgenza dell'intervento e quali eventuali iniziative intenda assumere.
(5-01939)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01939

  In merito al caso segnalato nell'interrogazione in esame, la Prefettura del Verbano Cusio Ossola, premesso che è stata avviata una indagine dalla Regione Piemonte e sono anche in corso le indagini delle Procure interessate, ha comunicato quanto appreso dall'Azienda Sanitaria Locale del Verbano Cusio Ossola.
  La gestante di 39 anni alla 24a settimana, si è presentata all'Ospedale di Domodossola alle ore 7,00 del 4 gennaio 2014, tramite 118 con codice verde.
  La donna, la sera precedente, era stata visitata dal ginecologo di fiducia presso il suo studio privato, ed il professionista non aveva identificato condizioni cliniche richiedenti immediato ricovero e aveva programmato per il giorno 6 gennaio 2014 un cerchiaggio uterino presso l'Ospedale S. Anna di Torino.
  Immediatamente, trasferita al Reparto di Ostetricia, la gestante è stata visitata dal medico di guardia, e si è iniziata la terapia; la donna è stata informata della necessità di un trasferimento presso una struttura dotata di rianimazione neonatale.
  Messi in atto ulteriori interventi diagnostici, alle ore 8,30 il medico di guardia attivava le procedure per un trasporto urgente.
  Procedeva in via prioritaria all'individuazione dell'ospedale dove trasferire la paziente: la struttura «Maggiore della Carità» di Novara non dava disponibilità di posti letto, e quindi il medico di guardia provvedeva a contattare l'Ospedale «SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo», che si dichiarava disponibile.
  Venivano avvertiti il pediatra di turno e la ginecologa reperibile per accompagnare la paziente ed era disposto l'utilizzo di una seconda ambulanza per il trasporto della termoculla.
  Alle ore 9,15 circa, dal ginecologo di turno è stata contattata la centrale operativa del 118 di Novara, alla quale veniva richiesto di inviare i mezzi necessari per il trasporto; non essendo disponibile l'ambulanza medicalizzata con sede a Domodossola perché impegnata in altro trasporto urgente, veniva data indicazione dalla centrale 118 di utilizzare il centro mobile reperibile.
  Attorno alle ore 10,45 è arrivata l'ambulanza di Villadossola per il trasporto della termoculla ed alle ore 11,15 circa il centro mobile. Alle ore 11,20 previa rivalutazione della trasportabilità della donna da parte del ginecologo reperibile, è partito il trasporto con arrivo ad Alessandria intorno alle ore 13,15 senza che si verificassero gravi criticità sanitarie durante il trasporto. La donna è stata sottoposta a taglio cesareo urgente alle ore 14,15 circa.
  L'Azienda Sanitaria Locale ha precisato che:
   dall'arrivo della donna all'Ospedale di Domodossola fino alla partenza in ambulanza per l'Ospedale di Alessandria sono trascorse circa 4 ore, nel corso delle quali la donna è stata sottoposta ad esami diagnostici e interventi terapeutici sotto continuo monitoraggio del personale medico e sanitario presente: contemporaneamente sono state attivate tutte le procedure previste per l'identificazione del centro dove trasferire la donna e attivare il trasporto in utero;
   tra la chiamata al 118 e l'effettiva partenza dal punto nascita di Domodossola sono intercorse circa due ore;
   l'effettivo trasporto in ambulanza dall'Ospedale di Domodossola ad Alessandria è durato circa due ore.

  La Prefettura rammenta che, con sentenza depositata in data 18 gennaio 2014, il TAR del Piemonte, in via definitiva, ha rigettato i ricorsi presentati da sindaci della Comunità Montana delle Valli dell'Ossola e da pediatri della sezione provinciale della Federazione Italiana Medici Pediatri, riconoscendo la legittimità della Delibera di Giunta Regionale che prevede la chiusura del punto nascita di Domodossola.
  Ciò premesso, per quanto attiene ai profili di competenza del Ministero della salute, lo stesso in base all'Accordo del 16 dicembre 2010 in Conferenza Stato-Regioni (interventi assistenziali nel percorso nascita e riduzione del taglio cesareo), effettua il costante monitoraggio delle azioni rivolte all'applicazione di quanto convenuto nello stesso Accordo a livello regionale.
  Con decreto ministeriale del 12 aprile 2011 è stato istituito il Comitato Percorso Nascita Nazionale, per affiancare e supportare le Regioni e Province Autonome nell'attuazione delle migliori strategie in materia, assicurando altresì un efficace coordinamento tra le Istituzioni centrali e periferiche.
  Infatti, il Ministero intende valutare con estrema attenzione che le scelte strategiche definite dalla Regione Piemonte con specifici atti normativi siano in linea con i contenuti ed i criteri dell'Accordo più volte citato.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

DOMODOSSOLA,VERBANIA-CUSIO OSSOLA - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

maternita'

trasporto di malati

istituto ospedaliero