ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/01/2014
Stato iter:
08/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/05/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 08/05/2014
Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/01/2014

DISCUSSIONE IL 08/05/2014

SVOLTO IL 08/05/2014

CONCLUSO IL 08/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01900
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Giovedì 16 gennaio 2014, seduta n. 153

   FRUSONE, BARONI, DALL'OSSO, DI VITA, GRILLO, LOREFICE e CECCONI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la provincia di Frosinone ha un rapporto abitanti/posti letto di molto inferiore al minimo previsto di 3,7 dal decreto-legge n. 158 del 2012, convertito con legge n. 189 del 2012, ostacolo aggirato tramite il ricorso delle cosiddette, macroaree, invenzione della giunta Polverini, che fanno salire il numero dei posti letto artificiosamente penalizzando le province;
   gli ospedali della provincia di Frosinone si trovano cronicamente sotto organico per i tagli seguiti al commissariamento della sanità della regione Lazio;
   tale situazione costringe i medici a lavorare in situazioni di precarietà e al concreto rischio di «omissione di pubblico servizio» e di «omissione di soccorso» da parte del personale sanitario non avendo la possibilità di assumere tramite concorso e ricorrendo in maniera non del tutto chiara ad assunzioni ex articolo 18 del CCNL 8 giugno 2000 precarietà che destabilizza tutta la catena organizzativa e dirigente delle strutture;
   tale situazione porta un enorme ricorso alle PES, cioè le prestazioni straordinarie oltre il normale orario di lavoro dei medici attualmente in organico;
   tale abuso delle PES ha portato nell'ultimo anno ad un esborso di circa 6 milioni di euro non programmato e giustificato da logiche emergenziali;
   con l'assunzione di circa 40 medici si andrebbero a colmare i vuoti organici creatisi fin d'ora e si potrebbe addirittura potenziare strutture come quella di Alatri;
   questo ciclo di assunzioni alla fine sarebbe meno oneroso dell'abuso delle PES e quindi in piena logica spending review con il pregio di aumentare i servizi, sia in numero che in qualità e non creare disservizi come è sempre accaduto con i tagli lineari che sono stati fatti in questi anni;
   secondo gli interroganti sarebbe più logico utilizzare i soldi spesi per le PES per assumere in pianta stabile i medici necessari per coprire i buchi di organico ed evitare l'illogica prassi di questi anni in cui per spendere di meno si è speso di più con un notevole abbassamento della qualità dei servizi erogati e l'aumento delle inadempienze che hanno poi portato all'illogica chiusura di ospedali necessari per quel territorio –:
   se il commissario ad acta per il rientro del deficit sanitario della regione Lazio abbia valutato la proposta espressa in premessa al fine di favorire un contenimento dei costi sanitari e un miglioramento del servizio sanitario. (5-01900)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 maggio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01900

  Il 28 febbraio 2007 la Regione Lazio ha sottoscritto con il Ministero dell'economia e delle finanze e con il Ministero della salute l'Accordo concernente il Piano di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio sanitario regionale (cosiddetto Piano di rientro).
  Il Presidente «pro-tempore» della Regione, con delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, è stato nominato Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro.
  In data 17 dicembre 2013 il Consiglio dei Ministri ha nominato il dottor Botti unico sub Commissario per l'attuazione del Piano di rientro della Regione Lazio, in sostituzione dei Commissari uscenti, dottor Giorgi e dottor Spata.
  Nel frattempo, il Commissario ad acta, in data 6 dicembre 2013, ha trasmesso il Programma Operativo 2013-2015, adottato con propria delibera n. 480 del 2013, quale prosecuzione del Piano di rientro.
  Il documento, attualmente in istruttoria ai Ministeri affiancanti, prevede che «a decorrere dall'anno 2013 si conferma il blocco del turnover del personale nella misura pari al 90 per cento del numero dei dipendenti cessati dal servizio nel corso dell'anno precedente».
  In merito alla richiesta dell'interrogazione sulla possibilità di assumere 40 medici, occorre ricordare quanto espresso dai Tavoli di monitoraggio nella riunione di verifica di attuazione del Piano di rientro del 18 dicembre 2013: «Tavolo e Comitato ricordano che la regione dal 2013 non è più sottoposta al blocco automatico del turnover ai sensi del comma 174. Qualsiasi deroga potrà essere valutata, nel rispetto della normativa vigente, dopo la risoluzione dei disallineamenti tra i risultati della tabella A e i dati di Conto annuale relativi all'anno 2004. In proposito la regione ha inviato in data 4 dicembre 2013 una relazione concernente la riconciliazione tra i risultati della tabella A 2004 e il Conto annuale 2004. Tavolo e Comitato restano in attesa delle determinazioni dei competenti uffici del Mef e dell'avvenuto allineamento delle informazioni contabili, atto presupposto per poter valutare il vincolo di crescita del personale legislativamente previsto».
  In effetti, anche il Direttore Generale della stessa Azienda Unità Sanitaria Locale di Frosinone, dopo aver rammentato che le uniche deroghe alle nuove assunzioni a livello regionale vengono attualmente consentite solo nella misura del 10 per cento dei dipendenti andati in quiescenza, ha segnalato che è improbabile che la Regione Lazio autorizzi l'assunzione di 40 medici, anche perché, entro i prossimi mesi, la stessa Regione emanerà le Linee Guida definitive per la stesura degli Atti di Autonomia Aziendale, con i quali verranno riorganizzate tutte le strutture regionali; inoltre, sarà redatta la nuova Pianta Organica regionale.

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FROSINONE,FROSINONE - Prov,LAZIO, LAZIO

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