ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 145 del 23/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 23/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/12/2013
Stato iter:
12/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2014
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 12/02/2014
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/12/2013

DISCUSSIONE IL 12/02/2014

SVOLTO IL 12/02/2014

CONCLUSO IL 12/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01795
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Lunedì 23 dicembre 2013, seduta n. 145

   BINETTI. — Al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   i costi standard nel settore generale dei servizi alla persona sono legati, sia ad aspetti di natura meramente economica, connessi all'impiego dei fattori produttivi, sia alla qualità dei processi impiegati nella produzione delle prestazioni;
   sotto il profilo economico assumono rilevanza, accanto agli strumenti di gestione del personale, tutti quelli relativi alla gestione degli acquisti dei prodotti impiegati nella produzione (merci, dispositivi, farmaci ed apparecchiature), quali classificazione dei prodotti, listini, capitolati di gara, prezzi di acquisto e consumi, nonché la conoscenza della variabilità di tali fattori sul territorio nazionale: massima attenzione a tali elementi è stata dedicata in occasione della recente manovra di contenimento dei costi denominata spending review;
   purtroppo, alcune semplificazioni utilizzate nelle recenti manovre di contenimento dei costi hanno determinato risultati non coerenti con gli impegni presi. Risultati incoerenti sono stati anche conseguenti all'impiego di strumenti di valutazione non adeguati alla complessità dei servizi di produzione ed alla delicatezza dei processi di erogazione delle prestazioni generando gravissimi ritardi;
   purtroppo, i costi standard non hanno risolto il problema della siringa «multi price» o comunque non hanno consentito di azzerare la corruzione in sanità, o addirittura di garantire la sostenibilità del sistema, così come molti si sarebbero aspettati;
   per concretizzare i costi standard in sanità si sarebbe dovuto far fronte ad un ingente numero di dati, purtroppo non disponibili, cosa che ha reso poco attendibile la metodologia adottata. L'idea del product costing è inappropriata alla cura delle malattie, quella del benchmark avrebbe dovuto confrontare best practies, inoltre, per fare i costi standard si sarebbe dovuto disporre di una contabilità analitica sulle performance in alternativa ai metodi classici per il controllo dei costi storici. Le regioni hanno dovuto fare i conti con queste ipercomplessità;
   a fronte di queste incomprensioni ed eccessive burocratizzazioni, sempre più regioni si trovano costrette ad affrontare situazioni di criticità finanziaria, causate da elevati costi dei servizi e delle prestazioni sanitarie –:
   quali urgenti iniziative di competenza intendano porre in essere, finalizzate alla risoluzione delle problematiche evidenziate in premessa e che non permettono alle regioni di affrontare adeguatamente, dal punto di vista sanitario, situazioni di criticità finanziaria e se non ritengano opportuno valutare la possibilità per il 2014, di puntare su altri indicatori, per il calcolo dei costi standard, al fine di superare il mero criterio della quota procapite standard basata sulla spesa sanitaria per popolazione residente nelle regioni benchmark. (5-01795)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01795

  In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si precisa che la proposta del Ministero della salute di riparto delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l'anno 2013, sulla quale è stata raggiunta l'Intesa nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 19 dicembre 2013, è stata predisposta in applicazione dell'articolo 27 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, che ha introdotto nuovi criteri per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario, assicurando un graduale e definitivo superamento, a decorrere dallo stesso anno 2013, dei criteri di riparto in precedenza adottati, attraverso l'applicazione, a tutte le regioni italiane, dei valori di costo rilevati nelle regioni di riferimento, individuate attraverso i criteri di qualità dei servizi erogati definiti con delibera motivata del Consiglio dei Ministri dell'11 dicembre 2012.
  L'attuale impianto normativo è orientato a far prevalere sostanzialmente 2 indicatori; (a) la valutazione delle regioni che hanno garantito l'equilibrio di bilancio; (b) la valutazione delle stesse regioni basata su indicatori che, da un lato, evidenziano le migliori «performance» erogative dei livelli assistenziali quasi esclusivamente nel solo settore ospedaliero e, dall'altro, evidenziano livelli di spesa sanitaria contenuti.
  Già a partire dall'anno 2014 sarà possibile, peraltro, rideterminare i criteri già adottati, in applicazione di quanto disposto dall'articolo 29 del decreto legislativo n. 68/2011, finalizzandoli all'individuazione delle regioni di riferimento sulla base del livello di qualità dei servizi erogati, di appropriatezza ed efficienza e, comunque, nel rispetto del livello di fabbisogno standard nazionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e degli obblighi assunti dall'Italia in sede comunitaria.
  L'individuazione degli indicatori che consentiranno di giungere alla rideterminazione dei criteri di riparto potranno tenere conto, quindi, delle seguenti condizioni:
   a) individuazione di criteri di pesatura della popolazione ai fini della determinazione del fabbisogno regionale standard, strutturati anche sull'indice di prevalenza delle malattie;
   b) individuazione di indicatori di «outcome» (esiti di cura delle malattie), al fine di effettuare confronti tra le diverse regioni ed all'interno di una stessa Regione;
   c) individuazione di un ulteriore macro-livello di assistenza nella ripartizione del fabbisogno sanitario, che sia strettamente legato all'emergenza-urgenza, da inserire tra le offerte di assistenza distrettuale e di assistenza ospedaliera.

  Affinché questo nuovo percorso possa trovare una efficace implementazione, il Ministero della salute dovrà disporre dei dati necessari per la costruzione degli strumenti di monitoraggio sistematico dei livelli essenziali di assistenza (LEA), per consentire l'applicazione di adeguati modelli di analisi dei costi e fabbisogni standard, così come previsto nel decreto sul federalismo fiscale, e permettere di costruire adeguati e dinamici indicatori dell'effettivo bisogno di salute della popolazione, da utilizzare nella definizione dei criteri di riparto delle disponibilità finanziarie del Servizio Sanitario Nazionale.
  L'applicazione della nuova metodologia comporta conseguentemente l'implementazione, nelle singole regioni e nelle singole aziende sanitarie, di sistemi di controllo della gestione e della contabilità analitica, nonché l'eliminazione di ogni carenza nella gestione dei flussi di produzione e nei sistemi gestionali, portando a termine il processo di certificazione.
  A tal fine, il Ministero della salute ha previsto un monitoraggio di detti dati attraverso un rafforzamento del ruolo del Comitato LEA, che si avvale degli strumenti finalizzati al monitoraggio e alla verifica dell'erogazione dei LEA.
  Il tutto richiede anche che, nelle singole regioni e nelle singole aziende sanitarie, siano implementati sistemi di controllo di gestione e di contabilità analitica, e che sia migliorata ogni eventuale carenza di dati sui flussi di produzione e sui sistemi gestionali.
  Da ultimo, relativamente all'aspetto prettamente economico dei costi standard connesso all'acquisto dei prodotti impiegati nella produzione dei servizi sanitari, occorre far presente che la determinazione annuale di costi standardizzati per tipo di servizio e fornitura è un'attività in corso da parte dell'Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici, che sta lavorando all'elaborazione dei prezzi di riferimento, sulla base dell'elenco delle prestazioni e dei servizi sanitari e non sanitari, nonché dei dispositivi medici.
  Tutto ciò avviene nelle more del perfezionamento delle attività concernenti la determinazione annuale di costi standardizzati per tipo di servizio e fornitura, da parte dell'Osservatorio dei contratti pubblici, così come previsto dalla normativa attualmente in vigore.

Classificazione EUROVOC:
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