ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01792

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 144 del 22/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/12/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 17/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/12/2013
Stato iter:
17/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/04/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 17/04/2014
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/12/2013

SOLLECITO IL 18/03/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/04/2014

DISCUSSIONE IL 17/04/2014

SVOLTO IL 17/04/2014

CONCLUSO IL 17/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01792
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo presentato
Domenica 22 dicembre 2013
modificato
Giovedì 17 aprile 2014, seduta n. 214

   L'ABBATE, GAGNARLI, SCAGLIUSI, DE LORENZIS, PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI, DA VILLA, TERZONI, ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
si fa riferimento ai contenuti dell'interrogazione n. 5-00813 del 1o agosto 2013 già interrogazione a risposta scritta 4-00762) e alla relativa risposta del Sottosegretario all'ambiente e alla tutela del territorio e del mare Marco Flavio Cirillo in data 17 settembre 2013: «Il caso segnalato dagli onorevoli interroganti è all'attenzione del Ministero. Infatti, nell'ambito del suddetto procedimento penale, questa Amministrazione, seppure erroneamente non ancora individuata quale persona offesa, ha interesse alla costituzione di parte civile nel processo in quanto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale cagionato. Pertanto, al fine di poter partecipare attivamente alle disposte operazioni peritali, attraverso la nomina di un consulente tecnico di parte, con nota del 4 settembre 2013 ha richiesto ad ISPRA di indicare i riferimenti di un funzionario che possa assumere il suddetto incarico. Sarà, quindi, cura del Ministero procedere, in coordinamento con il Commissario delegato nonché con il supporto dell'Avvocatura dello Stato, ad ogni utile iniziativa per la salvaguardia dell'interesse erariale»;
la competente direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con nota del 4 settembre 2013 prot. n. 46787/TRI/divisione VIII ha proceduto a richiedere all'ISPRA la nomina di un consulente di parte al fine di poter partecipare attivamente alle disposte operazioni peritali riguardanti rimpianto oggetto dell'atto di sindacato ispettivo sopra riportato. A questo consta agli interroganti l'ISPRA con nota del 23 settembre 2013 (prot. n. 35542) ha provveduto a nominare due consulenti tecnici di parte: l'ingegner Leonardo Arrue e la dottoressa Patrizia Scotto Di Carlo;
si richiama l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-01688 del 10 dicembre 2013 già interrogazione a risposta scritta 4-02369);
si richiama l'interrogazione a risposta scritta 4-02995 del 18 dicembre 2013;
nell'ambito del procedimento penale n. 16719/12 R.G.N.R. e N. 18283/12 R.G.GIP., in data 18 giugno 2013, il difensore degli indagati della società Progetto Gestione Bacino Bari 5 ha avanzato al G.I.P. dott.ssa Annachiara Mastrorilli istanza di dissequestro della discarica di servizio/soccorso dell'impianto complesso per il trattamento dei rifiuti ubicato in contrada Martucci a Conversano (Bari) subordinata all'espletamento di incidente probatorio teso: «alla descrizione, alla misurazione ed alla analisi del materiale argilloso costituente la barriera impermeabilizzante (artificiale e naturale) e all'esecuzione in situ delle prove di permeabilità previste dal capitolato di appalto, queste ultime non effettuate dagli stessi consulenti del P.M., verifica evidentemente rilevante, se non decisiva, per la decisione dibattimentale inerente le ipotesi di reato di cui agli articoli 356, 479, 483, 640 c.p., 256 decreto legislativo 152 del 2006, 6 e 24 decreto legislativo 231 del 2001, contestate nei capi a), b), c), d), e), h), i), n) della rubrica cautelare; trattandosi peraltro di settori di discarica realizzati nell'ambito di un'unica gara di appalto e con le medesime modalità costruttive, gli accertamenti, allo scopo di contenere i tempi e i costi della perizia, potrebbero essere limitati alla vasca A, tuttora agevolmente accessibile perché mai utilizzata»;
decidendo su tale richiesta, il G.I.P., nonostante il parere contrario del P.M. procedente, ha ammesso l'incidente probatorio richiesto con ordinanza resa in data 3 luglio 2013, cui ha fatto seguito, in data 19 luglio 2013, il conferimento di incarico in favore del perito ingegner Luigi Boeri con la formulazione dei seguenti quesiti:
verifichi il perito, sulla base della documentazione nel fascicolo, o da acquisire presso soggetti pubblici o privati, al quale viene previamente autorizzato:
1) se i materiali utilizzati per l'impermeabilizzazione delle pareti e del fondo della discarica, in relazione alla vasca A, sia idoneo per natura, geometria e caratteristiche geotecniche, a garantire la sicurezza ambientale, in coerenza con le previsioni di legge delle regole dell'arte, attraverso l'esecuzione di indagini dirette in sito;
2) se la geometria della barriera di impermeabilizzazione in argilla, realizzata sul fondo e sulle pareti, e in particolare il suo spessore, sia conforme alle indicazioni contenute negli elaborati di progetto approvato e comunque della normativa vigente in materia di discariche dei rifiuti;
3) accerti altresì la rispondenza alle specifiche del progetto approvato della geomembrana in HDPE impiegata per l'impermeabilizzazione del fondo e delle pareti della vasca;
4) verifichi in generale l'integrità della barriera di impermeabilizzazione presente sul fondo e sulle barriere della vasca, in particolare l'eventuale presenza di fori o lacerazioni del manto durante la posa in opera della stessa o a seguito della realizzazione dello strato drenante di ghiaia in fondo vasca o prodotte a seguito di danneggiamento accidentale nella gestione operativa dell'impianto;
5) verifichi altresì qualunque ulteriore elemento utile ai fini di giustizia nell'ambito della delimitazione dell'oggetto dell'incidente probatorio e in particolare eventuali modifiche e accorgimenti per una messa in sicurezza, conformemente alla normativa vigente e al progetto approvato, della vasca ove si riveli non messa in sicurezza, la differenza diciamo tra ciò che sarebbe dovuto essere e ciò che invece è;
6) la consistenza degli elementi litici del fondo vasca, che rientra nell'accertamento della regolarità rispetto al capitolato, al progetto approvato e alla normativa anche degli accorgimenti tecnici relativi alla impermeabilizzazione anche nei confronti delle acque sotterranee»;
la scadenza naturale per la consegna della relazione peritale da parte dell'ingegner Boeri era fissata al 5 novembre 2013 ma è stata poi concessa una proroga fissando la nuova scadenza al 20 dicembre 2013;
il 19 novembre 2013, l'ingegner Boeri ha trasmesso ai consulenti tecnici di parte, ai legali delle parti, alla procura della Repubblica presso il tribunale di Bari (procuratore aggiunto e sostituto procuratore), all'ufficio del G.I.P., al N.O.E. di Bari e al custode giudiziario i risultati delle prove condotte nel corso dell'accertamento peritale in relazione al verbale di perizia e di conferimento dell'incarico del 19 luglio 2013. In conformità a quanto convenuto con le parti nell'ambito degli incontri del 9 ottobre 2013 e del 7 novembre 2013, come consta dai verbali redatti in tali occasioni, entro il 26 novembre 2013 i consulenti tecnici di parte potevano rimettere le loro memorie di interpretazione dei dati e dei risultati degli accertamenti complessivamente condotti, fornendo puntuale riscontro ai quesiti posti dal G.I.P. Tali memorie, che dovevano essere inviate per posta elettronica al perito, sono state opportunamente valutate ed eventualmente considerate nell'ambito della relazione peritale da consegnare al GIP entro il 20 dicembre 2013;
l'autorità giudiziaria del tribunale civile e penale di Bari – sezione del GIP – ha fissato all'11 febbraio 2014 l'udienza innanzi al GIP per l'audizione del perito –:
se il Ministro interrogato si sia effettivamente costituito parte civile nel suddetto procedimento penale come da risposta del Sottosegretario M. F. Cirillo all'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00813 riportata in premessa;
se i due consulenti tecnici di parte dell'Ispra, incaricati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, abbiano preso parte all'incidente probatorio di cui all'udienza riportata in premessa e fissata al prossimo 11 febbraio 2014;
quali elementi utili ai fini di giustizia e della salvaguardia dell'ambiente e della salute siano stati prodotti, anche in relazione alle segnalazioni che sono state richiamate nelle interrogazioni suddette, e quale strategia intenda adottare il Ministro interrogato in vista dell'udienza dell'11 febbraio 2014. (5-01792)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01792
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BARI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

deposito dei rifiuti

edificio per uso industriale

gestione dei rifiuti

principio chi inquina paga

nomina del personale

responsabilita' per i danni ambientali

politica comunitaria dell'ambiente