ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01785

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 143 del 21/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01785
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Sabato 21 dicembre 2013, seduta n. 143

   RICCIATTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il Lisippo di Fano è una scultura in bronzo attribuita all'artista ellenistico Lisippo, alta circa un metro e mezzo, senza piedi, pesante 50 chili, di grande valore storico artistico per il nostro Paese;
   tale statua è al centro di una irrisolta, benché risalente, contesa giuridico-diplomatica tra l'Italia e gli Stati Uniti;
   il Lisippo fu rinvenuto fortuitamente da un peschereccio italiano il 14 agosto del 1964, in una zona del mar Adriatico denominata «scogli di Pedaso»;
   successivamente la statua coperta di incrostazioni venne portata a terra e sotterrata in campo coltivato. La voce del ritrovamento si sparse negli ambienti antiquari e attraverso varie mani fu acquistata nel 1977 dal Getty Museum per quasi 4 milioni di dollari;
   la statua è tuttora esposta al Getty Villa a Malibù, in California;
   vari Governi italiani e la regione Marche, specie negli ultimi anni, hanno reclamato il ritorno della statua in Italia, ma il museo ha sempre replicato negativamente e ritenuto infondate le richieste, a causa dell'impossibilità di stabilire con precisione il luogo del recupero;
   nel novembre 2005, a Roma, l'ex conservatrice del Getty Museum, Marion True è stata accusata di associazione per delinquere e di traffico illegale internazionale di opere d'arte. Secondo l'accusa, la True avrebbe acquisito opere d'arte illegali provenienti dal deposito di Giacomo Medici, condannato nel marzo del 2005 a dieci anni di reclusione e a 10 milioni di euro di risarcimento danni allo Stato italiano, per traffico di opere trafugate da cinquanta tombe etrusche e implicato nel processo con il gallerista di Ginevra Robert Emmanuel Hecht, dal quale la stessa True avrebbe acquistato alcune opere per conto del Getty Museum;
   il Museo Getty ha esposto per la prima volta la statua di Lisippo nel 1974, ma non ha mai chiarito come l'opera sia entrata a far parte della sua collezione;
   nel 1990 il Ministero dei beni culturali italiano segnalava a quello degli affari esteri che un nuovo frammento del Lisippo era stato dissotterrato dal campo di cavoli di Carrara di Fano;
   la trattativa Italia-Usa si riapriva in seguito, con il Ministro pro tempore Rocco Buttiglione e poi con il successore e vice premier Francesco Rutelli, che vinceva un braccio di ferro con il Getty per la restituzione di 39 opere esportate illegalmente, ad eccezione del Lisippo, ritenuto troppo importante dal museo americano;
   il 4 aprile 2007 l'associazione culturale «Le Cento Città» presentava un esposto alla procura della Repubblica di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando;
   il pubblico ministero Silvia Cecchi chiedeva al Gip Daniele Barberini, la confisca della statua, una sanzione accessoria, applicabile anche quando il reato è prescritto;
   il gip in questione rigettava la richiesta;
   il pubblico ministero e l'associazione citata proponevano ricorso, con il sostegno dell'Avvocatura dello Stato, e il 12 giugno 2009 il nuovo, gip Lorena Mussoni dichiarava il bronzo bene «patrimonio indisponibile dello Stato», disponendone la confisca. Essendo stata ripescata da una nave italiana, e sbarcata a Fano, infatti, la statua era soggetta a obbligo di denuncia e lo Stato avrebbe dovuto poter esercitare un diritto di prelazione o di acquisto coattivo;
   il museo americano proponeva ricorso avverso la decisione del gip del tribunale di Pesaro, che veniva tuttavia respinto da altro gip dello stesso tribunale, il dottor Maurizio Di Palma, nel maggio del 2012;
   attualmente la controversia giudiziaria pende innanzi alla Corte di Cassazione che dovrebbe emettere la sua decisione il 25 febbraio 2014;
   parallelamente alla vicenda giudiziaria, diverse sono state le attività sul fronte diplomatico per riottenere il Lisippo di Fano;
   il Resto del Carlino dell'8 maggio 2012 riporta, da ultimo, la notizia di un contatto tra l'ambasciata americana e l'Avvocatura dello Stato italiano al fine di un incontro risolutore –:
   quale sia attualmente, lo stato della trattativa tra l'Italia e gli Stati Uniti per il rientro nel nostro Paese della statua;
   quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati per riportare in Italia il Lisippo di Fano. (5-01785)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

opera d'arte

giurisdizione di grado superiore

Stati Uniti

trasporto internazionale

regolamentazione doganale

politica estera

procedimento giudiziario

museo