ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 143 del 21/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01782
presentato da
CARRA Marco
testo di
Sabato 21 dicembre 2013, seduta n. 143

   CARRA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il distretto della calza nell'Alto Mantovano è da tempo entrato in una crisi che sembra non avere fine a causa dei processi di delocalizzazione che hanno destrutturato una parte molto importante dell'economia mantovana;
   nel sito produttivo di Pompea spa, tra i più noti nomi della calzetteria e dell'intimo, duecento persone rischiano di perdere il posto di lavoro a partire da gennaio. Lo hanno reso noto i sindacati, al termine delle assemblee dei lavoratori all'interno degli stabilimenti di Medole e Asola;
   il nuovo taglio all'organico riguarda sia Asola che Medole: ad Asola gli esuberi sono stati individuati nel magazzino (settanta persone) e nella tintoria (sessanta), a Medole sono invece a rischio quaranta posti nel settore della cucitura e trenta impiegati;
   una decina di anni fa Pompea spa era una realtà di primo piano del distretto calzettiero dell'Alto Mantovano, con circa novecento dipendenti che, con gli ultimi esuberi, si ridurrebbe ad appena 175, 85 nella tessitura medolese e 90 impiegati;
   anche alla Pompea spa si apre il solito iter fatto di cassa integrazione straordinaria che potrebbe prolungarsi fino a sei mesi, poi ammortizzatori sociali in deroga e infine procedura di mobilità;
   già oggi Pompea spa fa ricorso alla cassa ordinaria, con la fermata di uno o due giorni a settimana, mentre gli impiegati da circa un anno hanno accettato il contratto di solidarietà che comporta una riduzione delle ore di lavoro e della retribuzione;
   i debiti della società ammonterebbero a 65 milioni. Debiti e piano di esuberi sono strettamente connessi. Sembra infatti che le banche per continuare a sostenere l'impresa abbiano posto la condizione di un ridimensionamento del sito produttivo mantovano;
   dopo quest'ultimo taglio ad Asola sparirà quasi tutto: l'attività di tintoria potrebbe essere affidata a una cooperativa, il magazzino forse sarà gestito da terzi;
   da anni Pompea spa ha aperto nuovi siti produttivi in Serbia spostando interi pezzi di produzione. Contemporaneamente a quest'ultima riduzione di posti, pare che dagli stabilimenti mantovani verranno spostati una quarantina di macchinari verso l'Est Europa, dove il lavoro costa meno –:
   se intenda convocare un tavolo di confronto con Pompea spa al fine di scongiurare l'ipotesi del completo smantellamento della fabbrica;
   quali misure intenda assumere, più in generale, per limitare l'impatto della crisi della Pompea spa sull'intero distretto della calzetteria e dell'intimo dell'Alto Mantovano. (5-01782)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MANTOVA,MANTOVA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

industria tessile

soppressione di posti di lavoro

politica di sostegno

retribuzione del lavoro

debito

delocalizzazione

cassa integrazione

stabilimento