ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01696

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 135 del 10/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/12/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/12/2013
Stato iter:
11/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/12/2013
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2013
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/12/2013
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/12/2013

SVOLTO IL 11/12/2013

CONCLUSO IL 11/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01696
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Martedì 10 dicembre 2013, seduta n. 135

   PIAZZONI, NICCHI e AIELLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   nell'ultimo mese si sono rincorse diverse voci sugli organi di stampa in merito alla nomina del subcommissario alla sanità della regione Lazio;
   stando a quanto riportato dall'edizione online del quotidiano La Repubblica, in due diversi articoli datati 8 e 9 novembre 2013 e da II Fatto quotidiano, in data 10 novembre 2013, sarebbe stato individuato come possibile subcommissario alla sanità del Lazio Renato Botti, manager di spicco della sanità lombarda, la cui carriera è stata per anni legata a quella del faccendiere milanese Pierangelo Daccò;
   seppur assolutamente estraneo ai procedimenti giudiziari che hanno investito Pierangelo Daccò, sull'eventuale nomina di Renato Botti permangono, a parere degli interroganti, forti perplessità per apporti intercorrenti con gli ambienti imprenditoriali della sanità privata, considerando il peso rilevante di questi ultimi sulle vicende che hanno investito la sanità del Lazio;
   alla luce delle indiscrezioni di stampa la candidatura in questione sarebbe scaturita all'interno di uno scontro tra diverse componenti politiche della maggioranza, senza essere chiaro il ruolo svolto in merito dal Ministro interrogato, che ricopre una funzione decisiva nella designazione dell'incarico in questione;
   stando alle notizie apparse successivamente sul quotidiano Il Tempo, in data 19 novembre 2013, la nomina del sub commissario alla sanità della regione Lazio vivrebbe una fase di stallo per sostanziale disaccordo sul candidato tra la regione interessata ed il Governo, producendo ciò ritardi ed incertezze sull'attuazione delle importantissime decisioni e scadenze che investono il piano di rientro dal deficit e la gestione della sanità laziale;
   allo stato attuale, sono trascorsi ben nove mesi dall'insediamento della nuova giunta regionale del Lazio, senza che l'Esecutivo abbia formalizzato alcuna nomina per l'incarico di subcommissario alla sanità del Lazio e, a quanto pare, senza che il dicastero della salute abbia espresso un chiaro orientamento a riguardo;
   questa situazione di attesa sta rinviando una serie di importantissime decisioni inerenti alla sanità laziale e legate alle ultime determinazioni assunte e programmate dall'ex commissario Bondi, tra cui il taglio di centinaia di posti letto, la riconversione di 24 ospedali di provincia, la riorganizzazione della rete ospedaliera, dell'assistenza domiciliare, dei posti per i degenti nelle strutture di Rsa, la determinazione dei costi dei ticket. Decisioni che avranno un peso rilevante sul mantenimento dei livelli essenziali di assistenza nella regione Lazio;
   appare quantomeno inopportuno che il ritardo maturato nella nomina del subcommissario alla sanità del Lazio sia da imputarsi a presunte divergenze di natura politica interne alla maggioranza, l'ennesima brutta impressione dell'esistenza di un disdicevole binomio tra politica e posti chiave della sanità, che, tra l'altro, non produce risultati e rischia di paralizzare una nomina di importanza fondamentale per una Regione costretta a rientrare da un pesante deficit economico a livello sanitario –:
   se ritenga opportuna, per le ragioni sopra citate, la candidatura a subcommissario alla sanità della regione Lazio prospettata in premessa e se non ritenga urgente giungere in tempi rapidi e secondo un orientamento chiaro e trasparente alla nomina del nuovo subcommissario alla sanità del Lazio. (5-01696)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01696

  Con riferimento a quanto segnalato dagli On.li interroganti, si rappresenta quanto segue.
  Come è noto, l'articolo 4, comma 2, del decreto-legge n. 159/2007 dispone che al fine di assicurare la puntuale attuazione del piano di rientro, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ora salute, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, può nominare, anche dopo l'inizio della gestione commissariale, uno o più Sub commissari di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza in materia di gestione sanitaria, con il compito di affiancare il commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale. Il Commissario può avvalersi dei Sub commissari anche quali soggetti attuatori.
  Con DPCM del 3 marzo 2011 è stato nominato Sub commissario per l'attuazione del Piano di Rientro della Regione Lazio il dott. Giuseppe Antonio Spata, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010. Successivamente, con DPCM del 20 gennaio 2012, è stato nominato un secondo Sub commissario, nella persona del dott. Gianni Giorgi ed è stato conseguentemente riformulato il mandato del Presidente della Regione in qualità di Commissario ad acta e il mandato del Sub commissario dott. Spata, individuando puntuali obiettivi da perseguire al fine di garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di appropriatezza, sicurezza e qualità, attraverso un utilizzo efficiente delle risorse.
  Poiché gli esiti delle ultime riunioni di verifica del Piano di Rientro hanno comunque evidenziato:
   un grave ritardo nello svolgimento dell'azione commissariale;
   una perdurante situazione di mancanza di coordinamento nelle relazioni fra la struttura amministrativa regionale e la struttura commissariale;
   il mancato rispetto delle attribuzioni di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012 ed, in particolare, gli esiti non positivi nell'ambito dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

  Nel corso della riunione di verifica del 30 luglio 2013 si è ravvisata la necessità di garantire nuovo impulso e unitarietà all'azione sub commissariale, attraverso l'eventuale sostituzione degli attuali Sub commissari e la nomina di un unico Sub commissario.
  È doveroso evidenziare che la Regione Lazio presentava nell'anno 2007, data di inizio del Piano di rientro, un disavanzo economico sanitario (prima delle coperture) di 1.696,5 milioni di euro e che ad oggi il disavanzo, pur diminuito in maniera consistente, è comunque ancora pari a 660,9 milioni di euro.
  Anche dal punto di vista dell'erogazione dei LEA qualche progresso è stato compiuto, ma rimangono numerose criticità: dotazione di posti letto ospedalieri superiori allo standard nazionale, indici di inefficienza ospedaliera ancora inadeguati (degenza media pre-operatoria al di sopra del valore medio nazionale), dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali preposte all'assistenza degli anziani non autosufficienti e all'assistenza psichiatrica; forti criticità nell'erogazione di servizi afferenti all'area della prevenzione, con particolare riferimento all'area degli screening.
  Durante tutta la gestione del Piano di rientro, i Tavoli di verifica hanno più volte ribadito le forti carenze nella governance dei rapporti con gli erogatori privati (che nella Regione Lazio contribuiscono in maniera rilevante all'offerta sanitaria). Per di più tali rapporti sono stati aggravati da numerosi contenziosi che si sono succeduti nel tempo ed hanno comportato anche difficoltà nel processo di riordino delle reti assistenziali, con ripercussioni sulla effettiva attuazione delle stesse.
  Si sottolinea la complessità della Regione che vede sul proprio territorio la presenza di un eccesso di offerta ospedaliera nell'ambito della città di Roma, con 5 Aziende Ospedaliere Universitarie e 7 IRCCS.
  Tutte le criticità sopra evidenziate hanno indotto una attenta valutazione da parte dei Ministri dell'economia e delle finanze, della salute e per i rapporti con le regioni, in ordine alle determinazioni da assumere per rilanciare l'attività commissariale nell'interesse degli assistiti sia del sistema sanitario regionale quanto nazionale, attesa la rilevanza del sistema sanitario della Regione Lazio per tutto il Paese.
  A tale fine, sarà cura del Ministero proporre tempestivamente, nel rispetto della normativa citata, il rinnovo della gestione sub commissariale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Lazio

nomina del personale

sanita' pubblica