ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 134 del 09/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: AMENDOLA VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 09/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 09/12/2013
Stato iter:
10/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/12/2013
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/12/2013
Resoconto PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 10/12/2013
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/12/2013

SVOLTO IL 10/12/2013

CONCLUSO IL 10/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01685
presentato da
AMENDOLA Vincenzo
testo di
Lunedì 9 dicembre 2013, seduta n. 134

   AMENDOLA e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   Roberto Berardi, un imprenditore italiano che lavorava in Guinea Equatoriale è rinchiuso nel carcere di Bata da ormai dieci mesi in condizioni igieniche ed umane decisamente critiche, senza poter ricevere visite, cure mediche e cibo sufficienti. Ha contratto già 5 volte la malaria;
   Berardi è stato arrestato il 18 gennaio scorso con l'accusa di frode fiscale e condannato a 2 anni e 4 mesi di carcere o al pagamento di 1,2 milioni. I motivi della detenzione sono assolutamente poco chiari e sono connessi all'attività lavorativa di imprenditore edile iniziata in questo Paese nel 2011 attraverso la società Ebola Construction di cui socio di maggioranza era Teodorìn Nguema Obiang Mangue, figlio del presidente della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang Nguema Mbasogo;
   la Repubblica di Guinea Equatoriale è guidata da Teodoro Obaing Nguema Mbasogo che prese il potere nel 1979 in seguito ad un colpo di Stato procedendo poi a una riforma della Costituzione concedendo al presidente estesi poteri politici come la possibilità di sciogliere la Camera dei rappresentanti o dichiarare legale il solo Partito democratico della Guinea Equatoriale di cui lo stesso Mbasogo fa parte;
   la Repubblica di Guinea Equatoriale è uno dei paesi più repressivi dell'Africa, secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International «le libertà di espressione e di stampa sono limitate, gli attivisti politici e le persone critiche nei confronti del governo subiscono vessazioni, arresti arbitrari e detenzioni»;
   la Francia ha spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti di Teodorìn Obiang per appropriazione indebita di fondi pubblici e riciclaggio di denaro e negli Stati Uniti è in corso un processo contro di lui;
   le condizioni di Roberto Berardi destano legittime preoccupazioni nella famiglia che in queste settimane chiede a gran voce al nostro Governo di intervenire;
   parrebbe a mezzo stampa che la Farnesina avrebbe dichiarato che l'assistenza consolare e l'azione di sensibilizzazione è avvenuta attraverso l'ambasciata italiana in Camerun e per il tramite del Console spagnolo a Bata. Inoltre, l'ambasciata avrebbe sensibilizzato il Nunzio Apostolico in Camerun, accreditato anche in Guinea Equatoriale ad intervenire presso il presidente della Repubblica Teodoro Obiang;
   la famiglia di Roberto Berardi non ha ricevuto ancora nessun aggiornamento in merito all'evolversi di questi contatti –:
   quali esiti hanno prodotto sinora le trattative diplomatiche con la Repubblica di Guinea della Farnesina e del Nunzio Apostolico e quali ulteriori iniziative il Governo intenda assumere per garantire il pieno sostegno a Roberto Berardi in merito alla protezione consolare del condannato riguardo tutte le forme di assistenza previste dal nostro ordinamento, incluse le visite al detenuto, oltre che la puntuale informazione ai famigliari sulla sua situazione medico-sanitaria. (5-01685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 10 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-01685

  Desidero fornire agli Onorevoli Interroganti ogni informazione sulle azioni intraprese dal Ministero degli affari esteri per tutelare il connazionale Roberto Berardi e sulle sue condizioni di detenzione in Guinea Equatoriale. È noto infatti che la Ministro Bonino e la Farnesina seguono con grande attenzione i casi dei numerosi connazionali (3.120) detenuti all'estero. Si tratta di casi che mediamente richiedono molto tempo ed energie in termini di assistenza consolare. Per tale motivo, attraverso un impegno costante e convinto, non viene mai lasciato nulla di intentato al fine di trovare una soluzione positiva, così come si sta facendo nella vicenda in questione, di cui mi accingo ora a fornire il quadro della situazione.
   a) Il signor Roberto Berardi è stato arrestato il 19 gennaio 2013 a Bata, in Guinea Equatoriale, un Paese dove – ricordo – non abbiamo una rappresentanza e per cui è competente la nostra Ambasciata a Yaoundè, in Camerun. Il processo a carico del connazionale, accusato di truffa e appropriazione indebita (1,5 milioni di euro), è iniziato il 21 maggio e si è concluso il 26 luglio con una sentenza di condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione e l'obbligo di restituzione della somma. Contro la sentenza non risulta sia stato presentato appello.
   b) In questo contesto la nostra Rappresentanza ha chiesto formalmente e ripetutamente alle autorità di Malabo di poter effettuare una visita consolare. L'Ambasciata e la Farnesina – che ha nuovamente sensibilizzato l'Ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma il 4 dicembre scorso con apposita Nota Verbale – continueranno a insistere fino a quando la richiesta non sarà accolta. Nel frattempo, sin dall'inizio della vicenda la Farnesina, per il tramite dell'Ambasciata a Yaoundé, ha svolto una tenace azione di sensibilizzazione sulle Autorità di quel Paese perché fossero assicurate al signor Berardi condizioni di detenzione accettabili e tutelati i suoi diritti. La nostra Ambasciata ha inoltre fornito assistenza al connazionale anche attraverso persone di riferimento sul posto, che hanno mantenuto frequenti contatti con il signor Berardi ed effettuato diverse visite nel luogo di detenzione.
  Secondo le informazioni in nostro possesso le sue condizioni di salute sono complessivamente buone.
   c) Numerosi sono stati anche gli interventi svolti per favorire il rilascio del Berardi. Il 22 aprile l'Ambasciata ha inviato una Nota Verbale al Ministero degli Esteri di Malabo per sollecitare la scarcerazione e il rientro in Italia del connazionale. Alcuni giorni dopo, l'Ambasciatore ha indirizzato una richiesta ufficiale di liberazione al figlio del Presidente, Teodorin. L'Ambasciata ha inoltre sensibilizzato il Nunzio Apostolico a Yaoundé, accreditato anche in Guinea Equatoriale. Il Nunzio è intervenuto presso il Presidente della Repubblica Teodoro Obiang. Il 13 maggio il Direttore Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie, l'Ambasciatore Ravaglia, ha ricevuto l'Ambasciatore della Guinea Equatoriale a Roma, Cecilia ObonoNdong (già convocata nei giorni precedenti) per sensibilizzarla sul caso del connazionale. Il 29 maggio l'Ambasciatore Ravaglia ha sensibilizzato sul caso anche l'Incaricato d'Affari guineano, presente alla Farnesina in occasione della Giornata dell'Africa. In data 20 giugno, è stato svolto un passo anche presso il Rappresentante Permanente della Guinea Equatoriale alla FAO, Ambasciatore Crisantos Obama Ondo. In tali occasioni, ci è stato confermato che il connazionale per essere liberato dovrà restituire la somma di 1,5 milioni di euro.
  Dei passi svolti sono stati ripetutamente informati (da ultimo lo scorso 6 dicembre) i familiari del connazionale, i quali sono stati ricevuti alla Farnesina il 5 giugno e il 25 novembre.
  La Farnesina, anche per il tramite dell'Ambasciata a Yaoundé, continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda con il massimo impegno con l'obiettivo di tutelare i diritti del connazionale, esplorando ogni praticabile soluzione che vada in questo senso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

detenuto

Guinea equatoriale

diritto alla giustizia

protezione diplomatica

ambasciata

arresto