ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01598

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
28/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2013
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/11/2013
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2013

SVOLTO IL 28/11/2013

CONCLUSO IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01598
presentato da
ZAN Alessandro
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   ZAN, ZARATTI e PELLEGRINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il nuovo progetto autostradale ad elevato impatto ambientale Orte-Cesena-Mestre è stato inserito dal Governo Monti fra le opere prioritarie da realizzare in project financing con gli incentivi fiscali previsti dalla legge n. 183 del 2011. Tutto questo emerge dalle linee guida all'allegato infrastrutture 2013-2015;
   il progetto prevede la realizzazione dell'autostrada Orte-Cesena-Mestre mediante il ricorso alla finanza di progetto con i privati;
   l'autostrada attraverserà cinque regioni (Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto), 11 province e 48 comuni; il tracciato prevede solo in parte la riqualificazione della E-45, si sviluppa in parallelo alla strada statale 309 Romea e ha numeri da brivido: 396 chilometri di lunghezza, 139 chilometri di ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli;
   questa nuova autostrada:
    a) provoca gravi danni ambientali a carico di importanti zone di interesse storico, paesistico, ambientale (esempio Parco del delta del Po, valli di Comacchio e Mezzano, laguna sud, riviera del Brenta, parco delle Foresti Casentinesi, valli dell'Appennino centrale);
    b) comporta un elevato consumo di suolo, per la maggior parte libero, e il frazionamento di numerosi fondi agricoli;
    c) favorisce la cementificazione delle aree libere attraversate o adiacenti agli svincoli;
    d) privilegia ancora una volta il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo, più sostenibili;
   inoltre, i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la strada statale 309 Romea e la E-45 non giustificano in alcun modo la costruzione di un'altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13;
   l'opera comporta un'enorme spesa di denaro pubblico: con 10 miliardi di euro (di cui 1,4 miliardi pubblici e 8,6 miliardi anticipati dai privati) l'autostrada Orte-Mestre è l'opera in assoluto più costosa. Meno della metà dei fondi destinati alla Mestre-Orte sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico dell'intero Paese;
   in realtà esistono alternative credibili, meno costose, meno impattanti e facilmente realizzabili, come:
    la messa in sicurezza della SS 309 Romea, una delle strade più pericolose d'Italia. Il rifacimento del manto stradale, la predisposizione di corsie di emergenza, di piazzole di sosta, il miglioramento della segnaletica, la eliminazione degli incroci a raso, sono interventi possibili in 2-3 anni e con spese molto contenute;
    la messa in sicurezza della E-45: anche questa arteria, vecchia e pericolosa, e perennemente cantierizzata, richiede interventi definitivi di riqualificazione, senza la sua trasformazione in autostrada. Il progetto di ANAS prevede per questo tratto delle varianti estremamente impattanti, soprattutto in corrispondenza del nodo di Perugia; inoltre, il potenziamento di questa arteria costituirà un potente attrattore di traffico con gravi ripercussioni ambientali per le valli dell'Appennino centrale;
    il potenziamento del trasporto ferroviario: la ferrovia costituisce una valida alternativa alla gomma, sia per il trasporto delle merci che dei passeggeri. In alcuni casi, gli stessi enti che promuovono la Orte-Mestre, finanziano allo stesso tempo progetti per lo sviluppo o il potenziamento di tratte ferroviarie lungo la medesima direttrice (esempio collegamento Venezia-Chioggia, riapertura della linea Civitavecchia-Orte) –:
   se il Ministro non ritenga di dover ripensare il progetto di cui in premessa al fine di individuare soluzioni alternative più efficaci e sostenibili alla luce delle mutate condizioni di priorità della viabilità e della improrogabile salvaguardia ambientale. (5-01598)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01598

  L'intervento cd. «Orte-Mestre» è stato di recente approvato dal CIPE nella progettazione preliminare, previa istruttoria da parte di tutti gli enti ed i Ministeri competenti ai sensi dell'articolo 165 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
  Conseguentemente, sia gli aspetti ambientali sia i profili tecnici della soluzione proposta dal promotore risultano essere stati già esaminati e valutati positivamente.
  In particolare, e per quanto di competenza, si rappresenta che l'intervento, che si estende per circa 396 km, interessa 5 Regioni, 11 province e 48 Comuni e che prevede lungo il suo tracciato la messa in sicurezza della E 45 e la messa in sicurezza della Romea, adotta uno schema di partenariato pubblico privato in cui per la prima volta il contributo pubblico non assume forma di erogazione diretta ma di defiscalizzazione ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 183 del 2011 e della delibera CIPE n. 1 del 2013.
  Pertanto, l'importo del contributo pubblico non più sotto forma di erogazione ma sotto forma di defiscalizzazione, pari a 1.870,00 milioni di euro, rappresenta il «lievito» per attrarre capitali privati quantificati, ad oggi, prima degli esiti della gara su progetto del promotore, in circa 10 mld di euro.
  Allo stato, pertanto, non si ravvisano motivazioni e condizioni per una rivedere il progetto il quale, per quanto attiene i profili ambientali, ha già conseguito il parere VIA e il parere di tutte le sovrintendenze interessate.
  Per quanto riguarda, infine, i presupposti di traffico che ne giustificano l'utilità e la sostenibilità economica, informo che lo stesso è stato oggetto di esame da parte dell'ANAS, del promotore, del MIT, del NARS, del CIPE e della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VENETO

EUROVOC :

costruzione stradale

rete stradale

rete ferroviaria

protezione dell'ambiente

impatto ambientale

incentivo fiscale

trasporto stradale