ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01591

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUONANNO GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 27/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
28/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/11/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2013
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 28/11/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2013

SVOLTO IL 28/11/2013

CONCLUSO IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01591
presentato da
BUONANNO Gianluca
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   BUONANNO e MOLTENI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   da molti anni vi è tra i campioni del ciclismo italiani e stranieri, l'usanza di donare propri cimeli al Santuario del Ghisallo: tra questi vi sono ad esempio le biciclette usate da Bartali, Coppi e Merckx nelle loro vittorie al Tour de France, la bici speciale usata da Moser per il record dell'ora e diverse maglie rosa, gialle e iridate;
   negli anni novanta questi cimeli erano ormai tanto numerosi da non trovare più posto nella piccola chiesetta: è stato perciò ideato il progetto di un Museo del ciclismo, da erigere a fianco del santuario. A presiedere il comitato per la realizzazione del museo è stato chiamato Fiorenzo Magni;
   il museo è stato inaugurato il 14 ottobre 2006, in occasione del Giro di Lombardia 2006, con una cerimonia alla quale hanno partecipato diversi campioni del presente e del passato;
   il museo si sviluppa su tre piani e comprende anche una raccolta multimediale di materiale sul ciclismo. I cimeli più importanti continuano comunque ad essere esposti nella chiesa del santuario;
   all'interno del Museo è esposta la più grande collezione di Maglie Rosa al mondo, grazie al progetto Giro for Ghisallo le maglie rosa originali, dagli anni 30’ ad oggi, recuperate e che si possono ammirare all'interno della sala principale sono più di 50;
   nel piazzale del santuario c’è la statua di due grandi ciclisti, Coppi e Bartali; nel 2011 vi è stato posto anche il busto di Binda;
   la struttura rischia di non riaprire il prossimo mese di marzo a causa della mancanza di fondi;
   sarebbe necessario invece assicurare il mantenimento del museo in vista di Expo 2015;
   sono circa 28 mila i visitatori che annualmente visitano questo sito ed è importante che lo stesso abbia tutta la visibilità che merita, legata anche a un discorso di promozione globale delle peculiarità del territorio –:
   se il Ministro interrogato intenda reperire le risorse economiche necessarie ad assicurare la continuazione dell'attività del museo, anche promuovendo una collaborazione tra istituzioni, federazione ciclistica, società professionistiche legate al ciclismo e appassionati di mountain bike o attraverso iniziative che valorizzino lo sport e la cultura, coinvolgendo anche le scuole, oppure inserendo il museo in alcuni percorsi turistici. (5-01591)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01591

  Il Museo del Ghisallo conserva la più importante collezione di cimeli e oggetti della storia del ciclismo esistente in Italia e probabilmente in Europa. L'eventuale chiusura del Museo sarebbe quindi una grave perdita per il patrimonio culturale italiano e priverebbe la Lombardia di una grande risorsa turistica.
  Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) non ha avuto in passato, né ha oggi, un ruolo all'interno della Fondazione proprietaria della collezione, ma è solo un «partner istituzionale» che concede il patrocinio in occasione di mostre o eventi particolari.
  Il Museo ha ottenuto il riconoscimento di Regione Lombardia perché risponde ai criteri e alla linee guida fissati dalla Deliberazione della Giunta Regionale (dgr) 20 dicembre 2002, n. 7/11643 nonché agli standard definiti da questo Ministero con il decreto ministeriale 10 maggio 2001.
  Considerata l'importanza della collezione, il MIBACT può valutare l'avvio di un procedimento di «dichiarazione dell'interesse culturale» ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere d) ed e) del «Codice dei Beni Culturali», al fine di tutelarla e mantenerla unita.
  Il MIBACT può altresì a concorrere alla valorizzazione del Museo, nei modi e nei limiti stabiliti dal «Codice dei Beni Culturali», stipulando un accordo con la Fondazione, Regione Lombardia e gli Enti pubblici territoriali, finalizzato a un diverso modello di gestione, più aperto alle società ciclistiche, alle associazioni impegnate nella tutela dei beni culturali, ma anche alle rinomate aziende italiane di biciclette, che potrebbero fornire un sostegno economico e tecnico-scientifico.
  Expo 2015 rappresenta sicuramente una grande occasione per fare conoscere il Museo del Ghisallo, inserendolo in una più ampia dimensione turistica.
  A titolo esemplificativo si segnalano alcune azioni compiute dal MIBACT negli ultimi mesi che potrebbero favorire la valorizzazione del Museo:
   1) Il 29 agosto il Ministro ha garantito al Politecnico di Milano l'impegno del MIBACT per la realizzazione del «Progetto VENTO», un itinerario ciclabile da Venezia a Torino passando per la Milano dell'Expo. Questo progetto potrebbe estendersi fino al Ghisallo, includendo il Museo in quanto luogo simbolo della cultura ciclistica.
  Questa ipotesi è agevolata dalla possibile integrazione con la linea ferroviaria Milano-Canzo Asso e con la Ciclovia dei Laghi promossa da Regione Lombardia. A livello più ampio un itinerario Milano-Ghisallo potrebbe inserirsi nella nascente rete cicloturistica europea «Eurovelo».
   2) Il 3 ottobre la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del MIBACT ha sottoposto a tutela il Velodromo Vigorelli di Milano, noto per le sfide tra i grandi campioni del passato e gli arrivi dei Giro d'Italia e del Giro di Lombardia. Il restauro del Velodromo, oltre alla riapertura della pista in legno ad atleti, amatori e come scuola di ciclismo, potrebbe includere una stretta collaborazione con il Museo del Ghisallo. Durante i mesi dell'Expo il Vigorelli potrebbe ospitare una parte della collezione, contribuendo a pubblicizzare il Museo nei confronti dei numerosi visitatori attesi a Milano. Questo tipo di collaborazione potrebbe continuare anche nel dopo Expo.

  Si ritiene infine utile suggerire la seguente ipotesi: sul percorso Milano-Ghisallo si potrebbe organizzare una «Gran Fondo» o una «Ciclostorica» con partenza dal Velodromo Viqorelli e arrivo al Museo del ciclismo.
  L'esperienza dell'Eroica in Toscana (oltre 5.000 partecipanti nel 2013 di cui un quarto stranieri) dimostra come una manifestazione ciclistica possa diventare un efficace strumento di tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici di un territorio, con effetti rilevanti anche dal punto di vista economico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

risorsa economica

museo

veicolo a due ruote