ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIGLI GIAN LUIGI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/11/2013
SBERNA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
28/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2013
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2013
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/11/2013
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2013

SVOLTO IL 28/11/2013

CONCLUSO IL 28/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01578
presentato da
GIGLI Gian Luigi
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   GIGLI, BINETTI e SBERNA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   dal 2005 al 2012, il numero degli italiani che vivono in povertà assoluta è raddoppiato. Nel 2012, anno a cui risalgono gli ultimi dati dell'Istat le famiglie che versavano in una condizione di povertà assoluta erano un milione e 725 mila (il 6,8 per cento delle famiglie residenti) per un totale di oltre 4,8 milioni di persone (l'8 per cento della popolazione), di questi poco più di 2,3 milioni erano residenti al Sud;
   è di recente diffusione il documento relativo all’«Alleanza contro la povertà in Italia», redatto da un gruppo molto significativo di organizzazioni quali importanti associazioni cattoliche, Confcooperative, confederazioni sindacali, ANCI e conferenza delle regioni;
   nel documento è stata proposta l'adozione di iniziative urgenti per contrastare la crescita della povertà assoluta, che interessa l'8 per cento dell'intera popolazione nazionale, facendo rilevare il rischio particolarmente elevato di incorrere nella povertà assoluta che grava a carico delle famiglie numerose;
   il documento della «Alleanza contro la povertà in Italia» propone l'aiuto ai poveri come uno strumento per favorire la ripresa economica del Paese. Numerose sono le analogie dell'iniziativa con le misure contenute nella proposta elaborata da un gruppo di lavoro insediato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, presieduto dal viceministro Guerra, volte all'introduzione di una nuova misura di contrasto alla povertà, il SIA (sostegno all'inclusione attiva);
   negli studi che hanno accompagnato l'elaborazione del documento: «Alleanza contro la povertà in Italia», è stato calcolato un fabbisogno per l'iniziativa pari a circa 900 milioni di euro per il 2014;
   in data 20 novembre 2013, è stata depositata a firma Gian Luigi Gigli ed altri la mozione n. 1-00254 in cui si impegna il Governo, tra le altre cose, sin dalle prossime iniziative normative ad assicurare il finanziamento del piano nazionale contro la povertà e a promuovere adeguate iniziative condivise ed efficaci contro la povertà assoluta nel nostro Paese –:
   quali urgenti iniziative condivise ed efficaci intenda porre in essere contro la povertà assoluta nel nostro Paese, favorendo il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sociali e del terzo settore con le istituzioni interessate, sia nella programmazione che nella progettazione e gestione degli interventi relativi e quali risorse ritenga opportuno individuare, adeguate a contrastare la povertà assoluta attraverso il finanziamento dei fondi destinati alla spesa sociale da parte dello Stato, delle regioni e degli enti locali. (5-01578)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01578

  L'atto parlamentare degli onorevoli Gigli ed altri consente di riepilogare le iniziative volte al contrasto della povertà assoluta sinora avviate dal Ministero che rappresento.
  Preliminarmente ricordo che con decreto interministeriale del 10 gennaio 2013 è stata attuata la sperimentazione della cosiddetta «nuova» carta acquisti, introdotta dal decreto-legge cosiddetto «Semplifica Italia», nelle 12 città italiane con più di 250 mila abitanti.
  In considerazione della particolare incidenza della povertà assoluta nelle regioni del Mezzogiorno, con il decreto-legge n. 76 del 2013 la sperimentazione è stata estesa ai territori del Mezzogiorno che non ne siano già coperti, a partire dalla primavera del 2014.
  Complessivamente le risorse dedicate alla sperimentazione, che ha durata iniziale di 12 mesi, sono pari a 50 milioni per le 12 città e a 167 milioni per le regioni del Mezzogiorno.
  Con riferimento alla concreta attuazione della misura, faccio presente che 11 delle 12 città individuate dalla legge hanno avviato la sperimentazione sulla «nuova» social card. In particolare, si sono concluse le procedure di selezione e sono in corso i controlli sulle dichiarazioni dei richiedenti, per la verifica preventiva dell'effettivo possesso dei requisiti dichiarati sulla base delle informazioni disponibili negli archivi dell'INPS e dell'anagrafe tributaria. Soltanto all'esito della verifica i Comuni potranno procedere all'erogazione del beneficio.
  Roma, destinataria di quasi un quarto del budget complessivo della sperimentazione, aveva deciso di posporre l'avvio della sperimentazione a causa delle concomitanti elezioni amministrative.
  Il beneficio che si intende attribuire con la nuova misura è calcolato sulla base della numerosità del nucleo familiare e risulterà notevolmente superiore ai 40 euro mensili previsti dalla social card ordinaria, potendo arrivare a un importo mensile di circa 400 euro per le famiglie con 5 o più componenti. Secondo stime preliminari condotte sulla base delle domande pervenute dalle 11 città, se dovessero essere rispettati i requisiti richiesti, si otterrebbe una platea di beneficiari di circa 10 mila nuclei familiari per circa 40 mila persone destinatarie dell'intervento.
  Obiettivo della sperimentazione è la lotta alla povertà minorile, a partire dalle famiglie con maggiore disagio economico (ad esempio, con ISEE inferiore a 3.000 euro) e più marginali rispetto al mercato del lavoro (nessuno dei componenti che lavori, ma almeno uno che abbia perso il lavoro negli ultimi 3 anni, ovvero con attività lavorativa molto precaria – cioè con redditi inferiori a 4.000 euro negli ultimi 6 mesi). L'erogazione del sussidio si associa alla predisposizione di misure attive di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale. La concessione della Carta al beneficiario è, infatti, condizionata alla sottoscrizione di un progetto personalizzato di intervento dal carattere multidimensionale, predisposto dai servizi sociali del Comune in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell'ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit. I progetti dovranno riguardare adulti e bambini e prevedere specifici impegni in termini di: contatti con i servizi; ricerca attiva di lavoro; adesione a progetti di formazione; frequenza e impegno scolastico; prevenzione e cura volti alla tutela della salute.
  La sperimentazione sarà oggetto di valutazione da parte del Ministero che rappresento, al fine di accertare l'efficacia della integrazione del sussidio economico con servizi a sostegno dell'inclusione attiva nel favorire il superamento della condizione di bisogno.
  Ricordo, inoltre, che il disegno di legge di stabilità, nel testo approvato dal Senato, ha inteso, in primo luogo, rifinanziare anche per l'anno 2014, nella misura di 250 milioni di euro, l'ordinaria carta acquisti, con possibilità di destinarne una quota all'ulteriore sperimentazione di cui al decreto-legge «Semplifica Italia».
  Inoltre, il medesimo disegno di legge ha intesto destinare ulteriori 40 milioni di euro alla social card sperimentale, affinché la stessa sia estesa ai territori del Centro-Nord che non siano già coperti.
  Da ultimo, faccio presente che nell'ambito del prossimo ciclo di programmazione dei fondi strutturali comunitari, al Tavolo sull'inclusione sociale – uno dei quattro avviati dal Ministero per la coesione territoriale per la definizione dell'Accordo di partenariato – è stato proposto un programma nazionale volto a rafforzare la sperimentazione della nuova social card, secondo i principi della raccomandazione comunitaria sull'inclusione attiva, soprattutto con il sostegno ai servizi di accompagnamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rilancio economico

struttura sociale