ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01571

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/11/2013

SOLLECITO IL 29/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01571
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   BINETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   è in diffusione presso i Ministeri dell'istruzione e della salute d'Europa, un documento dell'Organizzazione mondiale della sanità, contenente gli standard per l'educazione sessuale in Europa. Si tratta di un documento secondo l'interrogante indistinguibile da un manuale di corruzione dei minori, nonostante il lessico voglia apparire scientificamente fondato e ispirato alla ideologia di genere, mentre contraddice principi elementari di opportunità e di prudenza nella formazione dei minori in questo delicato campo;
   attraverso la guida standard di educazione sessuale in Europa, l'organizzazione cerca di definire infatti principi e contenuti di base che gli Stati devono sviluppare per educare i bambini europei alla sessualità e all'affettività, secondo i pregiudizi e i precetti dell'ideologia di genere e nella convinzione che i bambini diventino sessualmente attivi sempre più precocemente;
   si tratta di un documento di enorme influenza, diretto ai Ministri della salute e dell'istruzione in Europa, un documento che, tuttavia, a giudizio dell'interrogante, non prende in considerazione i genitori come responsabili per l'educazione dei propri i figli e contraddice profondamente i modelli educativi tipici della cultura occidentale, che hanno sempre avuto nella famiglia il punto di riferimento stabile per la formazione dei minori;
   il documento dell'Organizzazione mondiale della sanità, nelle premesse, chiarisce che il compito di condurre i bambini e i ragazzi alla scoperta delle loro facoltà sessuali ricade prima di tutto sulla scuola, sugli psicologi, psicoterapeuti e sessuologi e non sui genitori che spesso «non sono all'altezza del compito» e poi questi spesso «si imbarazzano ad affrontare l'argomento»;
   le linee guida proseguono stabilendo che l'educazione sessuale deve iniziare sin dai primissimi giorni di vita e deve perciò essere inserita come materia obbligatoria nelle scuole primarie e secondarie. Nella parte finale del documento, attraverso uno schema diviso per fasce di età, si indicano le informazioni da fornire ai giovanissimi educandi e le capacità che questi devono sviluppare;
   a parere dell'interrogante è sottinteso nel documento il principio per il quale i genitori sono una «fonte informale» di educazione, rispetto allo Stato come «fonte formale», «scientifica» e veritativa. I genitori appaiono esautorati proprio in uno di quei campi in cui il far famiglia ha la sua dimensione più profonda sul piano affettivo e su quello etico. Inoltre, il principio per cui l'educazione affettiva e sessuale dei bambini deve essere pianificata in funzione di una «sensibilità di genere», introduce sul piano delle scelte educative qualcosa che va ben oltre il naturale rispetto dovuto a persone di sesso diverso e che dovrebbe garantire accettazione e accoglienza reciproca con un deciso rifiuto di ogni forma di violenza, soprattutto nei confronti delle donne;
   all'interrogante non è ben chiaro per quale motivo vige il principio per il quale gli insegnamenti dell'Organizzazione mondiale della sanità siano «scientifici» e «neutrali» mentre quelli dei genitori vadano adeguatamente filtrati –:
   quali urgenti iniziative intenda porre in essere per dare una valutazione adeguata ad un documento che secondo l'Organizzazione mondiale della sanità andrebbe diffuso su tutto il piano nazionale e se non ritenga opportuno assumere iniziative per rivederne principi e contenuti, che non sono affatto universalmente riconosciuti; premessa stessa del documento che non considera la famiglia e i genitori come fonte di educazione primaria, limitando un diritto naturale che per altro è garantito anche a livello costituzionale. (5-01571)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

educazione sessuale

scuola europea

minore eta' civile

fanciullo